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John Elkann

Stellantis castra la produzione industriale italiana

Che cosa emerge dai dati Istat di giugno relativi all'indice destagionalizzato della produzione industriale.

 

La crisi del settore auto – ovvero il gruppo Stellantis – fa calare la produzione industriale in Italia.

E’ quanto si arguisce dai dati Istat relativi all’indice destagionalizzato della produzione industriale.

Ecco tutti i dettagli.

COME VA L’INDICE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE

A giugno 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,5% rispetto a maggio. Nella media del secondo trimestre si registra un calo del livello della produzione dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti.

DOVE LA PRODUZIONE AUMENTA E DOVE LA PRODUZIONE DIMINUISCE

L’indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale solo per i beni strumentali (+2,0%); viceversa, si osservano flessioni per i beni di consumo (-0,3%) e per l’energia (-1,4%), mentre i beni intermedi risultano stabili.

LA FLESSIONE

Al netto degli effetti di calendario, a giugno 2024 l’indice complessivo registra una flessione in termini tendenziali del 2,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di giugno 2023). Si registra un aumento tendenziale solo per l’energia (+1,0%); mostrano un calo, invece, i beni intermedi (-2,0%), i beni di consumo (-2,9%) e i beni strumentali (-3,9%).

I SETTORI CHE CALANO DI PIU’

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di prodotti chimici (+3,6%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+3,1%) e l’attività estrattiva (+2,7%). Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-13,0%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,0%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,8%).

IL COMMENTO DELL’ISTAT

“A giugno si rileva, per il secondo mese consecutivo, un incremento congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale. Resta, tuttavia, negativo l’andamento congiunturale complessivo nella media del secondo trimestre.In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo è in diminuzione a giugno. Ad esclusione dell’energia, unico aggregato in aumento, la flessione si estende ai principali raggruppamenti di industrie ed è più marcata per i beni strumentali”.

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