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I dazi Usa sulla pasta: bufera vera o tempesta in un bicchier d’acqua?

Usa, l’amministrazione Trump vara dazi al 107% contro la pasta italiana. Fatti, numeri e scenari. L'articolo di Italia Oggi tratto dalla rassegna stampa di Liturri.

(Italia Oggi, Luigi Chiarello, 4 ottobre 2025, 11:00 CEST)

L’articolo in breve

  • Dal 1° gennaio 2026, gli USA imporranno dazi del 107% sulla pasta italiana: 15% base più 91,74% punitivo per accuse di dumping contro La Molisana e Garofalo, esteso ad altri 11 produttori come Barilla e Rummo.
  • L’export di pasta verso gli USA (671 milioni di euro annui, secondo mercato dopo la Germania) rischia l’azzeramento, con prezzi che raddoppieranno (da 3 a 6 dollari a pacco), rendendo il prodotto non competitivo.
  • Reazioni: Filiera Italia lo definisce “inaccettabile” e “strumentale”; Coldiretti “colpo mortale”; il ministro Lollobrigida e la Farnesina monitorano, con ricorsi in corso per revocare la misura.

Cinque citazioni chiave

1. Il super-dazio al 107% rischia di azzerare l’export di pasta negli USA

“Dal primo gennaio 2026 l’amministrazione Usa si prepara a imporre un dazio del 107% sulla pasta italiana. Alla tariffa del 15% già imposta dalla Casa Bianca si aggiungerebbe una batosta del 91,74%, motivata dalle accuse di dumping.”

2. L’indagine USA accusa di dumping La Molisana e Garofalo, colpendo altri

“Nella relazione del dipartimento, oltre a Garofalo e alla Molisana, sono citati altri esportatori italiani, tra cui Agritalia, Aldino, Antiche Tradizioni Di Gragnano, Barilla, Gruppo Milo, Pastificio Artigiano Cav. Giuseppe Cocco, Pastificio Chiavenna, Pastificio Liguori, Pastificio Della Forma, Pastificio Sgambaro, Pastificio Tamma e Rummo.”

3. Filiera Italia: decisione politica, non tecnica

“Per Luigi Scordamaglia, ad di Filiera Italia: ‘È inaccettabile. Abbiamo accettato un dazio verso gli Usa del 15%, alto per moltissimi prodotti del nostro food & beverage, per avere garanzia di stabilità. E invece, appena raggiunto l’accordo, gli Usa escono con questo provvedimento strumentale e sproporzionato.’”

4. Coldiretti: colpo mortale al Made in Italy

“Per Coldiretti la decisione americana è ‘un colpo mortale per il made in Italy. Un dazio del 107% raddoppierebbe il costo di un primo piatto per le famiglie americane e aprirebbe un’autostrada all’Italian sounding’.”

5. Il ministro Lollobrigida contesta il meccanismo protezionista

“Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: ‘Insieme con l’ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Marco Peronaci, seguiamo con attenzione la presunta azione anti dumping, che farebbe scattare un meccanismo iper protezionista verso i nostri produttori di pasta del quale non vediamo né la necessità né alcuna giustificazione.”

(Estratto dal blog diGiuseppe Liturri)

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