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Perché Intesa Sanpaolo pizzica la quotata Sit

Le azioni di Sit, società che realizza sistemi per il controllo del clima e la misurazione dei consumi, calano a Piazza Affari dopo la revisione della guidance per il 2024. Gli analisti di Intesa Sanpaolo esprimono un giudizio negativo. Ecco numeri e dettagli.

Le azioni di Sit, società che realizza sistemi per il controllo del clima e per la misurazione dei consumi, hanno perso il 2,3 per cento alla borsa di Milano, attestandosi su un valore di 1,02 euro: nelle prime contrattazioni erano scese fino a 0,96 euro e il titolo era stata sospeso al ribasso.

SIT ABBASSA LE ASPETTATIVE PER IL 2024

Il calo delle azioni è legato alla revisione al ribasso delle aspettative per l’anno fiscale 2024, comunicata venerdì sera. Per quest’anno, infatti, le vendite della divisione heating & ventilation sono previste previste in riduzione a doppia cifra (low double digit, per la precisione) rispetto al 2023, anziché a cifra singola (high single digit). Per la divisione dedicata al metering, ossia alla misurazione, le aspettative sono invece state confermate e le vendite dovrebbero essere in linea con quelle del 2023.

L’Ebitda percentuale dovrebbe essere “appena superiore” rispetto all’esercizio precedente, ha spiegato la società, “in quanto a causa della riduzione dei volumi di vendita non è previsto realizzare il miglioramento precedentemente comunicato (previsto tra 100 e 200 punti base)”. L’indebitamento finanziario netto è atteso in linea con le comunicazioni precedenti, ossia tra i 145 e i 150 milioni di euro.

IL GIUDIZIO NEGATIVO DI INTESA SANPAOLO

Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno giudicato negativamente la revisione della guidance di Sit, che a loro dire implica “un rinvio della ripresa”.

“Supponendo che i ricavi di Heating & Ventilation FY24 siano in calo a due cifre e il margine Ebitda al 9,3% (rispetto al 9,8% nelle nostre stime attuali), l’Ebit FY24 sarebbe leggermente negativo e l’Ebit FY25 sarebbe in calo a due cifre rispetto alle nostre stime attuali”, scrivono gli analisti.

“Mentre sottolineiamo anche che la struttura finanziaria di SIT non è attraente, mettiamo il nostro Rating e Target Price sotto revisione”, concludono.

I PIANI DI SIT

Nel comunicato sulla revisione delle aspettative per il 2024 Sit spiega anche di stare lavorando al riposizionamento strutturale dell’azienda che verterà, nel breve termine, sulla difesa della profittabilità attraverso la riduzione dei costi.

Sia nella divisione heating & ventilation che in quella metering il gruppo ha intenzione di ampliare la gamma di prodotti offerti.

RISULTATI FINANZIARI, AZIONISTI E DIRIGENTI

Al 31 dicembre 2023 Sit ha registrato un fatturato di 326 milioni di euro. La società ha sede a Padova, conta circa duemila dipendenti, possiede cinque centri di ricerca e sviluppo ed è presente con degli stabilimenti in Italia (Padova, Rovigo e Macerata), Paesi Bassi, Romania, Portogallo, Tunisia, Cina e Messico.

Il maggiore azionista di Sit, con il 52,8 per cento delle quote, è Technologies Sapa di F.D.S. S.S., con sede a Padova; Sit Technologies ha il 23,4 per cento.

Il presidente e amministratore delegato è Federico de Stefani, laureato in Economia aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia e poi passato alla Harvard Business School negli Stati Uniti. Ha lavorato per Vaillant, società tedesca di impianti di climatizzazione, poi in Ernst & Young e dal 1996 al 1998 è stato direttore generale di Sit Controls, la filiale inglese del gruppo.

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