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Sindacati? Troppo di sinistra. Report Ipsos-Cgil

Che cosa emerge dal sondaggio “Il ruolo del sindacato nella società italiana" realizzato da Ipsos per conto della Cgil di Bergamo.

 

I sindacati sono troppo di sinistra? La risposta è “sì” stando ai dati del report “Il ruolo del sindacato nella società italiana realizzato da Ipsos per conto della Cgil di Bergamo.

Ecco tutti i dettagli sul sondaggio che si inseriscono nella giornata del Primo Maggio.

Il campione: chi sono gli intervistati

L’indagine demoscopica è stata svolta su un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 anni in su, equamente distribuita tra uomini e donne, occupati e non occupati. Circa il 33% del campione è collocato nella fascia d’età 31-50 e il 35% risiede nel Mezzogiorno, ben il 55% degli intervistati ha un titolo di studio inferiore alla licenza di scuola superiore.

La fiducia: meglio Confindustria che la Cgil

Secondo il campione intervistato, Confindustria è più affidabile dei sindacati. Tuttavia tra questi la CGIL è quello gode di maggior fiducia, sebbene solo 13 intervistati su 100 affermi di fidarsi “molto” della CGIL, in 36 si fidano poco, 25 in maniera insufficiente e 26 discretamente. E per il futuro gli italiani prevedono un ruolo sempre più marginale per i sindacati: quasi uno su due dichiara che sarà Confindustria ad avere maggior influenza sulle decisioni dei governi.

Gli attori imprescindibili per la democrazia

Gli italiani credono che i sindacati non siano indispensabili per la tenuta democratica del nostro paese. Prima viene una magistratura indipendente, una stampa libera, le associazioni imprenditoriali, i movimenti di opinione, l’università e solo in sesta posizione i sindacati. Peggio di loro se la passano i partiti, collocati in nona posizione (all’ultimo posto gli ordini professionali). Contrastanti le opinioni secondo le quali “La presenza di sindacati indipendenti è assolutamente fondamentale per il buon funzionamento di una democrazia moderna” (d’accordo il 66%) e “I sindacati al giorno d’oggi hanno perso la loro funzione storica e se ne potrebbe fare a meno (d’accordo il 62%).

Le priorità per i sindacati

Dal sondaggio emerge che per tre italiani su quattro i sindacati dovrebbero difendere i diritti dei lavoratori e che il governo dovrebbe sempre coinvolgere i sindacati quando si parla di lavoro. Per gli italiani il compito principale del sindacato è quello di vigilare sul rispetto delle leggi che tutelano i lavoratori, a seguire il ruolo di mediazione tra governo ed esigenze dei lavoratori e solo dopo l’assistenza burocratico-legale per i propri iscritti. Tra i temi che raccolgono la maggiore attenzione da parte del campione ci sono: parità salariale, sicurezza sul lavoro e salario minimo, considerati allo stesso tempo urgenti e che daranno buoni risultati nei prossimi anni. Più cupe le previsioni future per altri due temi importanti, riduzione delle tasse e lotta al precariato, gli italiani credono che siano temi urgenti ma con scarse possibilità di soluzione nel prossimo futuro.

Sindacati e politica: quale futuro?

Circa un terzo degli intervistati individua nel PD il partito più vicino alla CGIL. Per gli altri sindacati, CISL e UIL, il legame con un partito è di gran lunga meno evidente. Il 78% critica o ritiene anacronistico il legame storico tra sindacati e sinistra, solo un esiguo 22% ritiene ancora che difendere i diritti dei sia “uno dei valori fondamentali della sinistra”. I sindacati politicizzati non sono ritenuti né più attrattivi né più efficaci: solo 1 italiano su 5 è incentivato a iscriversi dalla vicinanza di idee politiche del sindacato, il 24% è invece frenato ad avvicinarsi a un sindacato se questo è politicizzato anche se ne condivide le posizioni. Inoltre avere una chiara e definita indentità politica rende il sindacato meno credibile e meno efficace sui temi del lavoro nella contrattazione con le parti sociali. Sono di questo avviso 44 intervistati su 100.

Niente politica, il sindacato si occupi di lavoro

Il 55% degli intervistati ritiene che il sindacato dovrebbe occuparsi solo di ciò che riguarda il mondo del lavoro, il 25%, invece, crede che il sindacato debba prendere una posizione chiara su tutti i principali temi di cui si occupa la politica. Tra questi, però, il 43% pensa che il sindacato debba limitarsi ad esprimere la sua opinione ma le iniziative politiche devono restare di prerogative dei partiti. Tra gli iscritti alla CGIL le percentuali si ribaltano: il 50% pensa che il sindacato debba occuparsi di politica in maniera attiva.

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