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Banche

Tutto su Signature Bank che ha fatto splash dopo Silicon Valley Bank

Dopo il fallimento di Silicon Valley Bank, le autorità americane hanno chiuso Signature Bank, tutelando i correntisti ma non gli investitori. Ecco numeri, business (non solo criptovalute) e azionisti della banca, un tempo legatissima alla famiglia Trump.

 

Per cercare di impedire che il fallimento di Silicon Valley Bank, il secondo più grande nella storia americana, degeneri in una vasta crisi bancaria, domenica 12 marzo le autorità di regolazione degli Stati Uniti hanno chiuso Signature Bank, un istituto di credito con sede a New York particolarmente attivo nel settore delle criptovalute.

L’INTERVENTO PUBBLICO A TUTELA DEI CORRENTISTI

Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, la Federal Reserve (la banca centrale americana) e la FDIC (l’ente governativo che fornisce assicurazione sui depositi delle banche) hanno garantito che i correntisti di Signature Bank avranno pieno accesso ai loro fondi.

Giuseppe Liturri, analista economico per Startmag, ha spiegato che “nessun depositante perderà un dollaro, grazie all’intervento del fondo di garanzia. La FED fornirà liquidità a condizioni ‘speciali’ per evitare che le banche ricorrano alla vendita di attività in perdita. Perdite su azionisti ed obbligazionisti subordinati. Sembra chiusa così”.

La Federal Reserve e il dipartimento del Tesoro hanno creato un programma d’emergenza per soccorrere i depositi sia alla Signature Bank che alla Silicon Valley Bank utilizzando l’autorità creditizia emergenziale della banca centrale.

Il fondo di assicurazione dei depositi della FDIC verrà utilizzato per coprire i correntisti, molti dei quali non erano assicurati; gli azionisti e i possessori di obbligazioni delle due banche non verranno invece tutelati. La dirigenza di Signature Bank verrà rimossa.

TUTTI I NUMERI DI SIGNATURE BANK

Signature Bank è una delle banche principali per l’industria delle criptovalute assieme a Silvergate, che – ricorda la CNBC – ha annunciato la liquidazione pochi giorni fa.

Venerdì scorso, prima della chiusura, Signature aveva un valore di mercato di 4,4 miliardi di dollari, dopo una svendita (sell-off) del 40 per cento riportata quest’anno. L’istituto ha risentito della fase di crisi delle criptovalute – iniziata nel 2022 e legata all’aumento dei tassi di interesse – che ha spazzato via attori di peso come l’hedge fund Three Arrows Capital, la società di prestiti Celsius e la piattaforma di scambio FTX.

Al 31 dicembre scorso la banca possedeva asset per 110,4 miliardi di dollari e depositi per 88,6 miliardi.

CHI SONO GLI AZIONISTI

Gli azionisti principali di Signature Bank sono le società di investimento Vanguard Group (11,1 per cento), Capital Research & Management (7,7 per cento), BlackRock Fund Advisors (5 per cento), SSgA Funds Management (4,9 per cento) e T. Rowe Price Associates (4,9 per cento).

IL BUSINESS DI SIGNATURE BANK E I LEGAMI CON LA FAMIGLIA TRUMP

Signature Bank era una banca commerciale con uffici negli stati di New York, Connecticut, California, Nevada e Carolina del nord. Aveva nove linee di business, scrive Reuters, tra cui gli immobili commerciali e gli asset digitali.

A settembre 2022, circa un quarto dei depositi dell’istituto proveniva dal settore delle criptovalute; tre mesi dopo, tuttavia, Signature Bank annunciò che avrebbe ridotto i suoi depositi legati al mondo cripto di 8 miliardi di dollari.

La banca era molto legata all’ex-presidente americano (nonché imprenditore) Donald Trump, al quale aveva fornito conti correnti, oltre ad aver finanziato diverse iniziative economiche della sua famiglia. L’istituto ha tagliato i rapporti con Trump nel 2021, dopo l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, chiedendone le dimissioni.

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