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Sanzioni Russia

Sanzioni, Russia fuori dal sistema internazionale Swift?

Secondo la Cnn, gli Usa stanno prendendo in considerazione anche l'esclusione da sistema Swift tra possibili sanzioni per la Russia

 

Torna la minaccia di Swift exit per la Russia.

C’è anche l’esclusione dal sistema Swift tra le sanzioni economiche che gli Stati Uniti stanno ponderando nell’eventualità di un’invasione russa dell’Ucraina. È quanto hanno riferito alla Cnn fonti ben informate.

Tagliare fuori Mosca dal sistema Swift (Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali), hanno spiegato le fonti, sarebbe la cosiddetta “opzione nucleare”.

Altre contromisure colpirebbero invece il settore dell’energia, il debito sovrano russo e gli oligarchi vicini al presidente Vladimir Putin, limitando la loro capacità di recarsi all’estero e di accedere ai servizi bancari e alle carte di credito americane.

Non è la prima volta che si discute dell’espulsione di Mosca dal sistema Swift. La scorsa primavera, in un incontro con i ministri degli esteri dell’Ue, il rappresentante dell’Ucraina aveva dichiarato di aver chiesto un nuovo duro pacchetto di sanzioni, compresa l’espulsione delle banche russe dalla rete Swift, che attualmente collega più di 11.000 banche che operano in almeno 200 paesi e territori in tutto il mondo.

Ma come scattano le sanzioni di esclusione dalla rete Swift?

Tutti i dettagli.

LE SANZIONI IN CASO DI ATTACCO ALL’UCRAINA

Gli Stati Uniti, insieme all’Unione europea, sarebbero già pronti ad approvare un piano di sanzioni contro la Russia in caso di attacco all’Ucraina, secondo Politico.

Un alto funzionario dell’amministrazione Biden ha affermato che se la Russia non ritirerà le forze militari al confine con l’Ucraina, gli Stati Uniti sarebbero pronti ad adottare contromisure che potrebbero danneggiare l’economia russa. Lo ha riportato la Cnn.

L’ESCLUSIONE DELLA RUSSIA DAL SISTEMA SWIFT

Tra queste, si sta prendendo in considerazione la possibilità di disconnettere la Russia dal sistema di pagamento internazionale Swift, hanno detto alla Cnn due fonti che hanno familiarità con la questione. Il Parlamento europeo ha già approvato una risoluzione non vincolante che chiede la mossa se la Russia invade l’Ucraina, segnala la Cnn.

Come detto all’inizio, non è la prima volta che per Mosca si palesa questa minaccia.

La minaccia statunitense di scollegare la Russia dalla rete Swift pende sulla testa di Mosca da diversi anni. L’ultima risale a primavera.

CONTROFFENSIVA RUSSA?

Lo scorso aprile il ministero degli Esteri aveva affermato che la Russia aveva bisogno di creare una propria alternativa basata su blockchain, come riportato da The Moscow Times. Il capo dell’associazione bancaria russa ha messo in guardia Swift dalla disconnessione, definendolo un atto di “autocastrazione”. All’epoca gli esperti sostenevano che le possibilità che la Russia venisse disconnessa erano scarse. Inoltre, il probabile impatto sul paese, sebbene serio, potrebbe non essere esagerato.

COS’È LA RETE SWIFT

Fondato nel 1973, Swift è un fornitore globale di servizi di messaggistica finanziaria sicuri, come si legge sul sito.  È una cooperativa di proprietà dei membri che collega più di 11.000 banche, istituzioni finanziarie e società in più di 200 paesi e territori. Fu fondata per sostituire il telex.

Il sistema, che facilita comunicazioni sicure e veloci tra istituti finanziari, è spesso etichettato erroneamente come “sistema di pagamento”, ma in realtà è una rete di notifica e comunicazione.

“Swift è essenzialmente un servizio di messaggistica. Il denaro in realtà non scorre attraverso la rete Swift, che è ciò che molte persone non si rendono conto”, aveva commentato lo scorso aprile Brian O’Toole, membro dell’Atlantic Council al The Moscow Times.

LE CONSEGUENZE PER MOSCA

“L’eliminazione della Russia dal sistema Swift presenterebbe significative implicazioni negative per l’ambiente degli investimenti e il settore delle esportazioni della Russia”, aveva dichiarato al Moscow Times il direttore di Scope Ratings Jakob Suwalski.

“Se la Russia fosse disconnessa da Swift oggi, ci sarebbe un grande impatto, non riduciamolo al minimo. Ma toglierli non li esclude dalle banche statunitensi, perché le istituzioni russe possono utilizzare Telex o un’altra forma di messaggistica finanziaria. C’è troppa attività economica in gioco perché quelle banche non ricorrano ad altri metodi”, aveva aggiunto.

“Di per sé, disconnettere le banche russe da SWIFT significa solo aumentare i costi e rallentare le transazioni finanziarie”, aveva affermato Oleg Bogdanov, analista capo della società di investimento QBF. “Le connessioni tradizionali verranno interrotte e ci vorrà del tempo per ripristinarle. Ma si può fare in una settimana o due”.

COME FUNZIONA LA RETE

Swift è una società cooperativa di diritto belga ed è controllata dai suoi azionisti (istituti finanziari) che rappresentano circa 3.500 aziende di tutto il mondo. Gli azionisti eleggono un Consiglio di 25 Amministratori indipendenti, in rappresentanza delle banche di tutto il mondo, che governa la Società e sovrintende alla gestione della Società. Il Comitato Esecutivo è un gruppo di dipendenti a tempo pieno guidati dall’Amministratore Delegato.

A supervisionare la rete ci pensano le banche centrali del G-10 (Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera e Svezia), nonché la Bce.

COME AGISCE SWIFT IN CASO DI SANZIONI

Come aveva sottolinea The Moscow Times, la decisione di esclusione della Russia dal sistema Swift non compete agli Stati Uniti.

Tutte le decisioni sulla legittimità delle transazioni finanziarie ai sensi delle normative applicabili, come i regolamenti sulle sanzioni, spettano agli istituti finanziari che le gestiscono e alle loro autorità internazionali e nazionali competenti, si legge sul sito di Swift.

Come spiega sul sito, Swift è costituita secondo la legge belga pertanto deve conformarsi alla relativa normativa Ue, come confermato dal governo belga. In quanto utility con un carattere globale sistemico, Swift non ha l’autorità per prendere decisioni in materia di sanzioni. Qualsiasi decisione di revocare le sanzioni nei confronti di paesi o singole entità spetta esclusivamente agli organi governativi e ai legislatori competenti.

Qualsiasi azione contro Mosca richiederebbe quindi nuovi passi da parte dell’Ue.

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