Balza Fincantieri a Piazza Affari (+2,6% in apertura di mercato) dopo i risultati dei primi nove mesi del 2023.
Il costruttore navale italiano chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi per 5,38 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% rispetto ai 5,32 miliardi dello stesso periodo del 2022, confermando le aspettative per il 2023. In linea con le previsioni, l’incremento complessivo vede un aumento significativo dei ricavi del settore Offshore e navi speciali.
Fincantieri ha dichiarato di essere “sulla buona strada” per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel suo piano aziendale per il periodo 2023-27, dopo aver registrato un Ebitda in crescita in valore assoluto del 60% nei nove mesi.
Confermata la guidance sull’esercizio su ricavi, Ebitda e Posizione finanziaria netta. Le previsioni di volumi di attività, si legge nella nota, “consentiranno di consolidare i ricavi sui livelli del 2022, garantendo una marginalità’ intorno al 5%”.
Tutti i dettagli.
CRESCONO I RICAVI
Fincantieri ha archiviato i conti da gennaio a settembre 2023 con ricavi pari a 5,38 miliardi di euro: un incremento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, confermando le aspettative per il 2023.
In linea con le previsioni, spiega la nota del gruppo di Trieste, l’incremento complessivo vede un aumento significativo dei ricavi del settore Offshore e navi speciali, che chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi in aumento del 28,2%, e dal business Sistemi, Componenti e Infrastrutture, che presenta un aumento dei ricavi di circa il 35,3%. La crescita di questi settori compensa la riduzione dei ricavi del settore Shipbuilding, che registra una diminuzione del 5,3% rispetto al 30 settembre 2022. Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 74% (80% nei primi nove mesi 2022), Offshore e Navi speciali per il 12% (10% nei primi nove mesi 2022) e Sistemi, Componenti e Infrastrutture per il 14% (10% nei i primi nove mesi 2022) sul totale ricavi e proventi di gruppo.
CARICO DI LAVORO
Il carico di lavoro complessivo al 30 settembre è pari a 32,6 miliardi di euro, circa 4,4 volte i ricavi del 2022 con un backlog di 22,2 miliardi (23,8 miliardi a dicembre) e 86 navi in consegna fino al 2030 e un soft backlog (opzioni, lettere di intenti, commesse in negoziazione) di 10,4 miliardi (10,5 miliardi a dicembre).
GLI ORDINI
Gli ordini si attestano a 4 miliardi, di cui 1,9 miliardi nel solo terzo trimestre, “grazie ad un forte contributo del settore Offshore Wind” e il ‘book to bill’ è superiore a 1.
“Nei primi nove mesi abbiamo acquisito 4 miliardi di ordini, in aumento del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, concretizzando le attese di crescita del piano industriale anche nel settore navale militare ed eolico offshore oltre che nella croceristica di lusso”.
MIGLIORANO I MARGINI
PEGGIORA L’INDEBITAMENTO
La posizione finanziaria netta è a debito per 2,71 miliardi in aumento rispetto ai 2,53 miliardi di inizio anno, in seguito, principalmente agli investimenti del periodo in digitalizzazione e modernizzazione dei cantieri. I vertici hanno precisato che la “Posizione finanziaria netta consolidata risulta, inoltre, ancora condizionata dalla strategia di supporto agli armatori implementata a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19. Il Gruppo ha infatti in essere al 30 settembre 2023 crediti finanziari non correnti per euro 94 milioni concessi ai propri clienti”. Tuttavia, il dato netto a fine settembre 2023 è in linea con le previsioni per il 2023, secondo la nota di Fincantieri.
LA ROTTA PER LA FINE DELL’ANNO
Infine, i risultati dei primi nove mesi “confermano la guidance 2023” ha sottolineato l’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, commentando in conference call i risultati al 30 settembre.
“Il Gruppo prosegue quindi nella positiva delivery del Piano Industriale 2023-2027 con l’implementazione delle iniziative strategiche volte a perseguire una posizione di leadership nell’innovazione del settore verso la nave digitale e green, insieme all’eccellenza operativa nell’execution del backlog anche attraverso la modernizzazione dei cantieri” ha concluso il numero uno di Fincantieri.