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Eba

I conti in tasca ai banchieri

Che cosa emerge dalla relazione Eba sui redditi dei manager delle banche in Europa. L'articolo di Emanuela Rossi.

 

Aumentano in Europa i manager che guadagnano più di 1 milione di euro: in totale sono quasi 2.000 di cui 351 in Italia. A dirlo è l’Autorità bancaria europea (EBA) nella sua relazione sui redditi elevati per il 2021. L’incremento “significativo” rispetto al 2020, scrive l’istituzione guidata da José Manuel Campa, è dovuto “al buon andamento complessivo degli istituti, in particolare nel settore dell’investment banking, del trading e delle vendite, ai continui trasferimenti di personale dal Regno Unito all’Ue e all’aumento generale delle retribuzioni”.

L’ANALISI DELL’EBA

La relazione dell’Autorità viene elaborata in conformità alla direttiva 2013/36/UE (CRD) e alla direttiva (UE) 2019/2034 (IFD), che impone di raccogliere informazioni sul numero di persone che lavorano per banche e imprese di investimento dell’Ue che hanno una retribuzione pari o superiore a un milione di euro per esercizio, ed è comprensiva dell’area di attività interessata e delle principali componenti di retribuzione, premi e contribuzione pensionistica. L’analisi prende in considerazione i dipendenti dei 27 Paesi dell’Unione e quelli dei 3 Paesi dello Spazio economico europeo (See) ovvero Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

COSA SUCCEDE IN GIRO PER L’EUROPA

Osservando quanto accade nei diversi Stati del Vecchio Continente, si nota che i redditi compresi tra 1 e 2 milioni di euro si riscontrano in 26 dei 30 totali. Oltre 1 milione di euro è portato a casa da 1.957 persone, in crescita del 41,5% dal 2020 (quando erano 1.383) e valore più alto dal 2010 (quando erano circa 900), e 1.516 guadagnano una cifra compresa tra 1 e 2 milioni di euro. La fascia di pagamento più alta è però quella tra 14 milioni e 15 milioni di euro.

Scendendo nel dettaglio dei singoli Stati, il 70% dell’aumento del numero di redditi tra 1 e 2 milioni arriva da Germania (dove rappresentano il 30% del totale), Francia (19%) e Italia (18%) che hanno rispettivamente 598, 371 e 351 dipendenti con questa retribuzione. Al quarto posto di questa speciale classifica c’è la Spagna (221), seguita a grande distanza da Norvegia (68), Svezia (66), Irlanda (48), Paesi Bassi (46). Nel nostro Paese l’incremento rispetto al 2020 (quando erano 187) sfiora l’88%, in Francia raggiunge il 63% e in Spagna il 73%.

Per quanto riguarda invece i settori, nel 2021 rispetto al 2020 sono aumentati i dipendenti con alto reddito che lavorano soprattutto nell’investment banking e nella gestione patrimoniale.

IL CONTRIBUTO DELL’INFLAZIONE

Secondo quanto riferisce l’Eba, l’inflazione ha contribuito ad un aumento del numero di redditi alti, soprattutto per quanto riguarda quelli compresi nel range 1-2 milioni di euro. A dicembre 2021 il tasso di inflazione annuo all’interno dell’Ue era pari al 5,3%, mentre un anno prima era pari allo 0,3%. Parallelamente all’inflazione, il costo del lavoro per il quarto trimestre del 2021 era cresciuto del 2,3%.

IL RAPPORTO REMUNERAZIONEVARIABILE-REMUNERAZIONE FISSA

L’Autorità bancaria fornisce pure altri elementi. Per esempio il fatto che il rapporto medio ponderato tra remunerazione variabile e remunerazione fissa per tutti i redditi più alti sia aumentato dall’86,4% nel 2020 al 100,6% nel 2021. Poiché la remunerazione variabile è legata alla performance finanziaria dell’ente, ciò ha spinto a far crescere alcuni bonus. Secondo l’Eba altri fattori rilevanti a sostegno di questo trend possono essere individuati nell’eliminazione delle restrizioni dovute al Covid 19 e alla prosecuzione del trasferimento del personale a causa della Brexit. Nel 2021, sottolinea l’Autorità bancaria europea, l’evoluzione complessiva del rapporto tra remunerazione variabile e remunerazione fissa è correlata allo sviluppo del Pil e alla performance degli istituti di appartenenza.

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