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Londra

Lo sapete che nel Regno Unito cala la disoccupazione e i salari crescono?

Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è al 3,5 per cento, il più basso negli ultimi cinquant'anni. Tutti i dettagli nell'articolo di Daniele Meloni

 

Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è sceso al minimo storico, assestandosi al 3,5%, il più basso degli ultimi 50 anni nei tre mesi che vanno da giugno ad agosto 2022. Questi i dati comunicati in mattinata dall’Office for National Statistics (ONS), l’Istat britannico.

Per quanto riguarda i salari, l’ONS registra aumenti su base annua del 5,4%, al livello più alto dall’inizio della crisi del Covid, ma tuttavia non in linea con l’aumento del costo della vita, con gli ultimi dati sull’inflazione che la indicano al 9,9%, e proiezioni dei maggiori istituti di analisi che prevedono un suo aumento nell’ultimo trimestre dell’anno.

La percentuale di persone inattive è del 21,7%, con il numero dei malati a lungo termine che ha raggiunto la cifra record di quasi 2,5 milioni. Le difficoltà nel recruiting delle aziende sono sempre attuali ma il dato sulle job vacancies, i posti di lavoro vacanti, registra un calo di 46mila unità rispetto ai dati dei mesi primaverili ed è sceso a 1 milione 246mila unità.

“I fondamentali della nostra economia sono sani – ha detto il criticatissimo Cancelliere Kwarteng – e il Growth Plan (Piano per la Crescita) del governo produrrà una crescita durevole e con salari migliori per tutti”. Il rientro dalla pausa dei lavori parlamentari per le conference dei partiti si presenta subito impegnativo per il governo Conservatore: oggi al Question Time alla Camera dei Comuni sia il Primo Ministro, Liz Truss, sia lo stesso Kwarteng, saranno sotto il tiro incrociato degli MPs per la loro politica economica. Truss, poi, s’incontrerà con i parlamentari Tory del 1922 Committee, e dovrà esibire tutto lo charme politico di cui è capace per convincerli che lei è la persona giusta per andare avanti e vincere le prossime elezioni.

Intanto, ieri, il ministero del Tesoro ha annunciato che le sue proiezioni sul tanto discusso mini-budget di fine settembre arriveranno in anticipo rispetto alla data che si conosceva in precedenza – 23 novembre – e saranno pubblicate il 31 ottobre.

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