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Parliamo dei premi dei giornaloni per le aziende?

Non solo reputazione dei top manager. Come sono organizzati i premi dei giornaloni per le aziende? La lettera di Francis Walsingham

Caro direttore,

ho visto che nei giorni scorsi su X (fu Twitter) qualche professore si è interessato alla mia missiva sul ranking dei “Top Manager”. Approfondendo il tema di ranking e premi, sono approdato ad un altro capitolo piuttosto interessante: i premi per le aziende.

Non ti sarà sfuggito, caro direttore, che spesso i quotidiani italiani, in particolare modo quelli a carattere economico, elargiscono premi alle aziende: “Leader della crescita”, “Campioni del servizio”, un certo numero di premi alla sostenibilità (alcuni più selettivi, altri molto meno) e altri premi assegnati dai consumatori (io non sono mai stato chiamato ad esprimere il mio giudizio, e tu direttore?).

Incuriosito, mi sono concentrato su alcuni dei più prestigiosi. Per intenderci: quelli che spingono una grande azienda a fare un comunicato per annunciare di essere stata premiata.

Hanno due caratteristiche in comune: sono rilasciati un ente certificatore internazionale in collaborazione con il quotidiano di turno e hanno tante (tantissime) categorie. E per ogni categoria una classifica piuttosto lunga. Dove sono tutti vincitori. Questa classifica è solitamente costruita intorno ad uno “score”, un punteggio.

Ho cercato a lungo di capire meglio quali criteri fossero utilizzati per costruire questi “score”, sono potuto approdare esclusivamente ad una pagina generica “Metodologie” di uno degli enti certificatori che dispensa sigilli di qualità, ed ho potuto capire che i metodi sono fondamentalmente due: interviste telefoniche ai clienti e “social listening”. Ovvero misurare (quantitativamente e qualitativamente) le interazioni social intorno ad una certa azienda.

Anche per premi come “TOP qualità / prezzo”, sondaggio. Top job (ovvero un posto dove lavorare è particolarmente bello)? Social listening. Come per i premi “Green” o quelli per i migliori ecommerce o le migliori aziende “digitali”.

So a cosa stai pensando: sono metodi scientificamente un po’ claudicanti. Voglio rincuorarti, per “Leader della crescita” si guarda ai dati economici. Comunicati dall’azienda, ovviamente.

Ora, la domanda che mi sono posto è: a che pro un ente certificatore ed un grande ed autorevole quotidiano impiegano tempo e risorse per premiare migliaia e migliaia di aziende, sulla base di un semplice sondaggio?

La risposta (un po’ triste, per dirla tutta) è arrivata da un caro amico che si occupa di marketing e comunicazione in una grande azienda, che nelle mie investigazioni ho visto comparire più volte in diversi “TOP 100” con diversi score, ma che non ha mai dato notizia di aver ricevuto questi prestigiosi premi.

Questo amico ha risposto alla mia domanda su quale fosse la ratio di tutti questi premi, inviandomi una letterina ricevuta poche settimane fa. Che recita (più o meno): Gentile responsabile marketing, siamo lieti di comunicarti che la tua azienda è tra i vincitori del prestigioso riconoscimento tal dei tali. Se vuoi ricevere il sigillo di qualità con il quale vantarti con i tuoi clienti e competitor di questo premio, possiamo offrirtelo a poche migliaia di euro (altrimenti non sei autorizzato a fregiarti della medaglia che siamo molto lieti di appuntarti).

Non è tutto bellissimo?

Cordiali saluti

Francis Walsingham

+++

E ora fuori i nomi, please. (M.A.)

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