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Net Insurance

Che cosa farà Poste con Net Insurance

Come si è conclusa l'Opa di Poste su Net Insurance e quali sono i conti della compagnia assicurativa acquisita dal gruppo guidato da Del Fante. L'articolo di Emanuela Rossi.

Si è conclusa l’Opa di Poste Italiane sulla compagnia assicurativa Net Insurance. Grazie a quest’operazione, fatta“per accelerare la crescita dell’attività assicurativa nella protezione” come detto dall’amministratore delegato Matteo Del Fante durante la presentazione della trimestrale, Poste è diventato azionista di maggioranza con il 97,84%.

CHI È E COSA FA NET INSURANCE

Net Insurance è una compagnia assicurativa la cui offerta è dedicata alle coperture assicurative legate al mondo del credito e, in particolare, dei prestiti assistiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, alla protezione (persona, famiglia e pmi tramite la bancassicurazione danni non auto e la realtà dei broker retail) e all’insurtech, grazie ad accordi con partner tecnologici. Nel 2018 si è fusa con la Spac Archimede.

Amministratore delegato è Andrea Battista, cfo Luigi Di Capua, presidente Luisa Todini. Il titolo è scambiato sul mercato regolamentato Euronext STAR Milan.

IL BUSINESS NELLA BANCASSICURAZIONE

Negli ultimi tempi Net Insurance si è molto dedicata alla bancassurance. A febbraio 2022, ad esempio, ha annunciato la sottoscrizione di un accordo distributivo con la Cassa di Risparmio di Volterra per collocare prodotti assicurativi nella bancassicurazione danni non-auto con target famiglia e piccola e media impresa. La partnership prevede la distribuzione di un prodotto CPI Mutui a partire dalla fine del primo trimestre dello scorso anno per proseguire con la distribuzione di una polizza CPI Business, un’assicurazione legata ai rischi agricoli e una copertura dedicata alla protezione odontoiatrica.

Due mesi dopo ha concluso un altro accordo di distribuzione con Banca di Credito Popolare per collocare prodotti assicurativi sempre nella bancassicurazione danni non- auto e vita protezione. Un’intesa che ha rafforzato ulteriormente la collaborazione tra i due istituti nel mercato della cessione del quinto.

Fra i distributori di prodotti Net Insurance anche Banca Popolare del Lazio, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare Pugliese, Banco di Desio e della Brianza, Cassa di Risparmio di Bolzano e Findomestic Banca.

I RISULTATI NEL 2022

Il consiglio d’amministrazione ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022 che ha offerto numeri in crescita rispetto al 2021. I premi lordi contabilizzati sono arrivati a 184,8 milioni di euro (+23,8%) e il dato sul “fatturato” ha superato il target di 15,7 milioni di euro (+9,3%) previsto dal Piano Industriale. In particolare, i premi riferiti alla cessione del quinto sono aumentati a 102 milioni di euro (+11,6%) e quelli della bancassicurazione a 41,3 milioni di euro (+57,2%). E ancora: segno più nel segmento Danni, con premi pari a 95,1 milioni di euro (+26%) sia nel Vita, dove la raccolta si è attestata a 89,8 milioni di euro, in crescita del 21,6% rispetto all’anno precedente.

L’utile netto consolidato si è attestato a 8,4 milioni e, in assenza dell’Opa, sarebbe stato pari a 14,3 milioni. L’utile netto normalizzato è arrivato a 13,8 milioni di euro, in aumento del 20% su anno e poco sopra i 13,6 milioni di euro previsti nel Piano.

Il margine della gestione caratteristica è passato da 10,6 milioni di euro del 2021 a 18,2 milioni di euro (+72%, sopra le attese di Piano Industriale). In leggerissimo calo il patrimonio netto consolidato a 88,6 milioni di euro a fronte degli 88,8 milioni di euro del 2021. Infine, il Solvency II Ratio è stato pari a 172,4% (a 180,7% a fine 2021).

DIVIDENDO ED EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il board ha anche proposto un dividendo pari a euro 0,1357 per ogni azione ordinaria e nel complesso l’importo destinato è stato pari a 2.512.386,30 euro, con data di stacco 22 maggio e data di pagamento 24 maggio. Per quanto riguarda i prossimi mesi la compagnia prevede “una robusta crescita dei volumi di business in tutti i segmenti di attività” e punta a consolidare la posizione raggiunta nel mercato della cessione del quinto, a potenziare l’offerta commerciale personalizzata nella bancassurance e il canale dei broker.

L’OPA DI POSTE ITALIANE

Come ricordato da Poste Italiane in occasione della diffusione dei dati trimestrali, il 28 settembre scorso il gruppo ha approvato la promozione di un’Opa volontaria totalitaria per cassa su azioni ordinarie e warrant di Net Insurance S.p.A., di concerto con alcuni azionisti. In seguito, il 20 aprile, si è perfezionata la procedura di squeeze out, grazie alla quale Net Holding – veicolo societario direttamente controllato da Poste Vita, che ha promosso le offerte – ha acquisito una partecipazione di controllo in Net Insurance pari al 97,84%. Partecipazione di minoranza – pari al 2,16% – è nelle mani dell’ad della compagnia, che ha agito di concerto all’Opa. Il 21 aprile IBL Banca S.p.A., ai sensi dell’impegno assunto in caso di buon esito delle offerte, ha acquisito una partecipazione del 40% di Net Holding per 73,1 milioni di euro. Nell’operazione Net Holding ha speso circa 180,8 milioni di euro e il Gruppo Poste circa 108 milioni di euro.

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