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Post Covid, come e quanto la Bei finanzierà l’Italia

Il punto sugli interventi del gruppo Bei (Banca europea per gli investimenti) in Italia

 

E’ stata siglata il 30 luglio scorso la prima tranche da 1 miliardo dei 2 complessivi di finanziamenti Bei destinati alla sanità italiana. Il prestito finanzierà, tra l’altro, 3.500 nuovi posti letto per la terapia intensiva, 4.225 in semi-intensiva, 4 strutture mobili per 300 posti di terapia intensiva, ristrutturazione di 651 pronto soccorso, forniture mediche e attrezzature sanitarie, mezzi di trasporto sanitari, personale sanitario aggiuntivo (anche temporaneo) per 9.600 unità.

E’ uno dei progetti finanziati in Italia dalla Bei in direzione anti Covid-19. Ecco tutti i dettagli.

Sei miliardi e mezzo di nuovi finanziamenti per affrontare l’emergenza economica causata dalla pandemia da Covid-19 e gettare le basi per la ripresa dei prossimi mesi è l’impegno complessivo in Italia del gruppo Banca europea per gli investimenti (Bei e Fei) nel periodo marzo-luglio, con una serie di operazioni giá perfezionate nei settori della Sanitá, Pmi e Midcap, e in ambito territoriale. A queste – si legge in una nota della Bei – si aggiungono molte negoziazioni in corso con i destinatari dei prestiti Bei per aumentare i plafond dei finanziamenti giá esistenti.

All’inizio dell’autunno, si aggiungerà poi l’attività addizionale della Bei sulla base dell’European Guarantee Fund (EGF), lo strumento varato lo scorso 26 maggio dal Consiglio di amministrazione della Banca e sostenuto dagli Stati membri della UE azionisti della Bei.

L’EGF ha l’obbiettivo di mobilizzare 200 miliardi di investimenti in tutta Europa nei prossimi due anni, soprattutto nel settore di PMI e Midcap.

Ecco il dettaglio delle operazioni giá approvate e firmate, come si rileva dal comunicato stampa della Bei.

Due miliardi per la Sanità. Framework loan per due miliardi complessivi alla Repubblica Italiana, di cui una prima tranche di un miliardo firmata lo scorso 30 luglio. La liquidità sarà canalizzata attraverso il MEF, con il Ministero della Salute parte attiva nella realizzazione del progetto; al Commissario Straordinario del governo l’incarico di dare attuazione ai piani regionali. Il finanziamento coprirà quasi i due terzi dei 3,25 miliardi di investimenti previsti dal “Decreto rilancio” del Governo italiano (convertito nella legge 77/2020) a sostegno del settore sanitario. Nel dettaglio, il prestito della BEI finanzierà progetti per il rafforzamento della rete ospedaliera: 3.500 nuovi posti letto per la terapia intensiva, 4.225 in semi-intensiva e quattro strutture mobili per 300 posti di terapia intensiva, ristrutturazione di 651 pronto soccorso, forniture mediche e attrezzature sanitarie, mezzi di trasporto sanitari, personale sanitario aggiuntivo (anche temporaneo) per 9.600 unità, assistenza domiciliare e sistemi digitali per il monitoraggio da remoto.

Per importo, si tratta di uno tra i maggiori prestiti finora concessi con una singola operazione nella storia ultrasessantennale della Bei nell’intera Unione europea. La durata del finanziamento è di 15 anni.

A 13.500 Pmi e Midcap 3,3 miliardi in partnership con gli intermediari. Come risposta alla crisi causata dalla pandemia, la novitá principale dell’azione della Bei per Pmi (fino a 250 addetti) e Midcap (250-3.000) riguarda le finalitá dei prestiti che sono canalizzati all’economia grazie alla partnership con gli intermediari finanziari. Le nuove risorse possono finanziare infatti anche il cosiddetto “capitale circolante”, cioè le esigenze di liquidità determinate dalla pesante crisi in corso legate all’attività tipica dell’impresa, e non solo gli investimenti pluriennali.

Nelle scorse settimane sono stati sottoscritti accordi con un gruppo di sei banche italiane per totali 1,8 miliardi, con durate medie di cinque anni. Destinatari dei nuovi finanziamenti saranno circa 7.500 Pmi e Midcap. Altri accordi seguiranno nel mese di settembre.

Stessa finalitá per un’operazione con la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la banca di promozione nazionale italiana. La Bei ha finanziato con 1,5 miliardi la “Piattaforma imprese” di CDP dedicata a Pmi e Midcap attraverso la collaborazione con il settore bancario. I nuovi finanziamenti sono a disposizione anche delle Reti d’imprese, le aggregazioni di imprenditori definiti dalla legge n. 33 del 2009 e alle imprese in filiera. Seimila le aziende italiane destinatarie, con un importo medio stimato in 250.000 euro per progetto sostenuto. In questo caso i tempi di restituzione potranno arrivare anche a 10 anni.

Finanziamenti territoriali 700 milioni – Fondo Emergenza imprese 400 milioni – Moratoria crediti esistenti. Con riferimento agli ambiti territoriali, l’azione della BEI è stata triplice. Da una parte, in attuazione al “Decreto rilancio”, la sospensione per Comuni, Province e Città metropolitane delle quote capitale delle rate di ammortamento dei finanziamenti in scadenza nel 2020 e nel 2021, fino al 31 dicembre 2021: l’accordo è stato siglato da Bei con Anci (Comuni) e Upi (Province), lo scorso 20 giugno. Le richieste di sospensione da parte degli Enti locali dovranno pervenire alla Bei entro il 30 settembre 2020.

Per quanto riguarda le nuove risorse, invece, sono stati approvati Accordi con due Regioni e con intermediari finanziari in ambito regionale per sostenere sia i Piani pluriennali sia le Pmi in ambito territoriale per un totale di 700 milioni di euro. Nuove operazioni con altre Regioni sono attese per il mese di settembre.

A questi accordi si aggiunge il Fondo di debito “Emergenza Imprese”, una struttura finanziaria che, utilizzando i Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) con la flessibilità offerta dalla Commissione europea tramite la Coronavirus Response Investment Initiative, ha permesso di stanziare in totale 200 milioni (importo elevabile a 400 milioni sulla base delle richieste) per il sostegno alle imprese tramite prestiti di lungo termine a tassi agevolati. Un’erogazione con la Regione Sardegna è giá stata perfezionata (100 milioni), una è in dirittura d’arrivo con la Regione Sicilia (50 milioni), altre seguiranno a partire da settembre.

Dal FEI 80 milioni di garanzie. Per quanto riguarda il controllato Fondo europeo per gli investimenti (FEI, attivo nelle garanzie, private equity e venture capital nel settore Pmi), sono state firmate tre operazioni di garanzia con altrettanti intermediari finanziari per un totale di 77,8 milioni, che avranno l’effetto di mobilizzare almeno 120 milioni di prestiti. Altre operazioni, per circa 700 milioni, sono state approvate dal Board del FEI e saranno perfezionate nelle prossime settimane.

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