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Popolare Vicenza e Veneto Banca, ecco la bozza del decreto attuativo pro risparmiatori (e la risposta del governo ai dubbi di Bruxelles)

Tutti i dettagli e i documenti sul caso del fondo risparmiatori di Popolare Vicenza e Veneto Banca: la bozza del decreto attuativo e la replica del governo alla Commissione Ue

 

E’ pronta la risposta del Tesoro italiano alle perplessità della Commissione europea sul fondo per il ristoro dei cosiddetti risparmiatori truffati di banche come Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Ecco lo stato dell’arte della trattativa fra governo, Mef e Bruxelles, mentre è già pronta la bozza dei decreto attuativo sul Fondo.

Ecco la posizione dell’esecutivo Conte alle obiezioni della commissione Ue sul funzionamento del Fondo risparmiatori (Fir) da 1,5 miliardi introdotto dalla legge di bilancio.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA BOZZA DI DECRETO MINISTERIALE ATTUATIVO

ECCO CHE COSA FARA’ IL GOVERNO CON BRUXELLES SUL FONDO PRO TRUFFATI DI POPOLARE VICENZA E VENETO BANCA

“Gli uffici stanno lavorando ad una risposta, che ha un forte carattere politico oltre che tecnico”, ha detto due giorni fa il sottosegretario al Mef Massimo Bitonci (Lega), durante un incontro sulla riforma della giustizia tributaria, in merito alla lettera dell’Ue sulla possibile procedura per aiuti di Stato che potrebbe scattare per le modalità degli indennizzi ai risparmiatori colpiti dal crac della banche popolari venete. “L’Italia – ha detto Bitonci – ha scelto questa procedura di rimborso diretto in autonomia, con fondi propri che vengono dallo steso settore (conti dormienti di assicurazioni e banche, ndr), quindi si tratta di una procedura corretta. Di Maio e Salvini pochi giorni fa a Vicenza hanno dato un messaggio univoco: il governo non cambia idea su questa misura”.

TUTTI I DETTAGLI SULLA TRATTATIVA FRA TESORO E BRUXELLES SU POPOLARE DI VICENZA E VENETO BANCA

La scelta di prevedere rimborsi a tutto campo per i risparmiatori incappati nei crack bancari è dettata dalle ragioni di «urgenza sociale» che si sono determinate per le «violazioni massive» degli obblighi di correttezza e trasparenza nella vendita di prodotti finanziari da parte di Veneto Banca, Popolare di Vicenza e delle quattro banche regionali fallite nel 2015. Proprio la presenza di «violazioni massive», al centro anche di una serie di procedimenti giudiziari, permette di aggirare il passaggio da un arbitro per il via libera ai rimborsi, che sarà invece affidato alla commissione tecnica di 9 membri da creare al ministero dell’Economia. La commissione valuterà caso per caso il diritto all’indennizzo, che sarà certificato però dalla documentazione portata dai risparmiatori senza gli elementi di “discrezionalità” che caratterizzano le decisioni giudiziarie o arbitrali. E’ quello che scrive oggi il Sole 24 Ore dando conto delle trattative fra ministero dell’Economia e Commissione di Bruxelles.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA BOZZA DI DECRETO MINISTERIALE ATTUATIVO

CHE COSA IL GOVERNO RISPONDERA’ A BRUXELLES

La risposta che dovrebbe essere inviata a Bruxelles tra oggi e domani punta a difendere su tutta la linea l’impianto disegnato dalle bozze di decreto attuativo compresa la platea dei possibili rimborsati, che oltre alle persone fisiche si estende, nelle intenzioni del governo, anche alle Onlus e alle micro-imprese fino a 2 milioni di fatturato e 10 dipendenti.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

Scrive il Sole 24 Ore: “La complessità della risposta, stretta fra l’esigenza di cercare un accordo con la Ue e quella di non tradire le aspettative delle associazioni dei risparmiatori, è alla base dei continui rinvii seguiti agli annunci dei vicepremier Di Maio e Salvini sull’arrivo imminente dei rimborsi. Delle quattro obiezioni di Bruxelles, due ricevono dalla risposta italiana una replica quasi scontata: «il pagamento della compensazione solo dopo aver posto in atto il burden sharing» non crea problemi, perché la «condivisione dei costi» c’è stata sia per le due banche venete sia per i quattro istituti regionali, e tutti hanno già raggiunto «l’uscita dal mercato» chiesta dai tecnici Ue. Sulle altre due questioni, giudizio arbitrale e platea, la trattativa ripartirà nelle prossime ore”.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA BOZZA DI DECRETO MINISTERIALE ATTUATIVO

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