skip to Main Content

Banca Popolare Di Bari

Popolare Bari, ecco come Fitd e Mcc cercano di sedurre soci e obbligazionisti

Che cosa prevede il piano di Fitd, Mcc e commissari straordinari per i soci attuali della Banca Popolare di Bari che parteciperanno all'assemblea che dovrà deliberare sulla trasformazione in società per azioni.

Per cercare di avere la maggioranza per la trasformazione in società per azionisti, i vertici della Banca Popolare di Bari guidati dai commissari nominati da Bankitalia propongono a soci e obbligazionisti subordinati una serie di cosiddetti “incentivi” per evitare la dissoluzione dell’istituto di credito.

Per i soci, essendo di fatto azzerato il valore dei titoli, quello che si prevede è comunque qualcosa, nota un osservatore del settore che ha seguito il dossier Popolare di Bari: con l’intervento pubblico-privato di Mcc (la banca controllata da Invitalia del ministero dell’Economia) e Fitd (il fondo interbancario costituito da tutte le banche attive in Italia), governo e Bankitalia ritengono di aver messo le basi per dare un futuro alla maggiore banca del Mezzogiorno.

CHE COSA PREVEDE IL PIANO DEI COMMISSARI PER GLI AZIONISTI DELLA POPOLARE DI BARI

Il piano di salvataggio di Fitd e Mcc, d’intesa con i commissari straordinari della Popolare di Bari, prevede un’offerta transattiva di 2,38 euro per azione ai soci che parteciperanno all’assemblea. Si tratta, spiega una nota della stessa Popolare di Bari, dell’ultimo prezzo di quotazione del titolo nel mercato HI-MTF. Ai soci verrà chiesta la rinuncia ad ogni pretesa o azione connessa agli aumenti di capitale della Banca, deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015. Sono esclusi da questa proposta i clienti della Banca con posizioni in sofferenza o cd. “unlikely to pay” e le altre categorie che saranno precisate nel documento esplicativo.

TUTTI I DETTAGLI PER GLI OBBLIGAZIONISTI

La Banca sottolinea poi i vantaggi per gli obbligazionisti nel caso del buon esito del piano di salvataggio e rilancio. L’istituto di credito ha emesso in corso di tempo prestiti subordinati non convertibili che costituiscono “strumento di classe 2”, per un totale di 283,3 milioni di euro. Questi prestiti sono regolati dalla clausola di subordinazione secondo la quale, in caso di liquidazione della Banca, le obbligazioni saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti gli altri creditori non ugualmente subordinati.

LA NOTA DELLA POPOLARE DI BARI

Tutti i prestiti possiedono i requisiti previsti dalla Banca d’Italia per la loro inclusione nel capitale di classe 2. Il percorso di risanamento della Banca, ove realizzato, rende possibile l’integrale rimborso del capitale e pagamento della remunerazione stabilita alle scadenze previste, di tutti gli obbligazionisti subordinati.

+++

ECCO IL COMUNICATO INTEGRALE DELLA BANCA POPOLARE DI BARI

Nella più ampia operazione di trasformazione in società per azioni, ricapitalizzazione e rilancio dell’Istituto, grazie al contributo complessivo di 1,6 miliardi di euro da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (il FITD) e di Mediocredito Centrale (MCC), la Banca Popolare di Bari in Amministrazione Straordinaria (la Banca), d’intesa con il FITD e MCC, rende noti – in vista dell’Assemblea dei Soci che sarà a breve convocata (l’Assemblea) – gli interventi a beneficio degli azionisti e dei portatori di obbligazioni subordinate della Banca e in particolare:

  • Benefici per gli Azionisti e per gli Obbligazionisti Subordinati con copertura integrale delle perdite e ricostituzione di un capitale minimo di 10 milioni di euro
  • Azioni gratuite per 20 milioni di euro a tutti i Soci che parteciperanno all’Assemblea
  • Offerta transattiva per le persone fisiche che hanno aderito all’aumento di capitale 2014/15: 2,38 euro per azione (ultimo valore di quotazione HI-MTF) a chi partecipa all’Assemblea
  • Incentivo per i Soci che parteciperanno all’Assemblea: un warrant per ciascuna azione posseduta, diversa da quelle sottoscritte nell’aumento di capitale 2014/15, oltre ulteriori benefici infra descritti.
  • Immissione di risorse necessarie per rendere possibile il pagamento, alle scadenze previste e con la remunerazione stabilita, di tutti gli obbligazionisti subordinati

Tali interventi e misure sono resi possibili grazie al fatto che il FITD rinuncerà ai versamenti già erogati a favore della Banca per 364,3 milioni di euro e coprirà attraverso ulteriori versamenti le perdite della Banca al 31 marzo 2020.

Sono quattro le tipologie di interventi previsti, e differiscono per tipologia, portata e destinatari: la copertura integrale delle perdite, l’assegnazione delle azioni gratuite, la proposta transattiva e le misure di incentivazione.

Il Progetto Industriale, ove realizzato, avrà altresì impatti positivi di pieno soddisfacimento per i portatori di obbligazioni subordinate della Banca che potranno ottenere l’integrale rimborso del capitale e pagamento della remunerazione stabilita alle scadenze previste.

Gli Azionisti e i Soci della Banca potranno beneficiare di tali interventi solo a condizione che i Soci che interverranno nell’Assemblea, previa realizzazione delle condizioni richiamate nel documento esplicativo che sarà pubblicato nel sito internet della Banca – sezione “News e Eventi” – e previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità Competenti, deliberino positivamente, con le maggioranze di legge e di statuto, sulla trasformazione in società per azioni e sulla conseguente approvazione del nuovo Statuto sociale e sull’aumento di capitale della Banca, che costituiscono il presupposto per l’ingresso nella compagine sociale del FITD e di MCC e per la conseguente ricapitalizzazione della Banca stessa.

Pertanto, ove non si verificassero le condizioni predette, e, in particolare, ove i Soci non dovessero esprimere, nel rispetto delle maggioranze di legge e di statuto, voto favorevole, e quindi la Banca non dovesse trasformarsi in s.p.a. e la complessiva operazione di incremento di capitale riservato a FITD e a MCC non venisse eseguita, le erogazioni ulteriori a cura del FITD e di MCC non potrebbero realizzarsi e nessuno dei seguenti eventi, interventi e provvidenze potrebbe avrebbe luogo.

Il successo di tale operazione garantirà le condizioni per la creazione di un forte Istituto bancario con vocazione territoriale nel Mezzogiorno d’Italia, a servizio delle famiglie e delle imprese.

Copertura integrale delle perdite e ricostituzione del capitale minimo

A tutti gli Azionisti è destinata la copertura integrale delle perdite e la ricostituzione del capitale pari a 10 milioni di euro richiesto dalla normativa vigente. Il FITD, d’intesa con MCC e i Commissari Straordinari della Banca, in una prospettiva di sistema e con grande senso di responsabilità procederà alla rinuncia, in favore della Banca e dei suoi azionisti attuali, dei versamenti già erogati per 364,3 milioni di euro. Inoltre, il FITD coprirà integralmente le ulteriori perdite, sino a concorrenza delle stesse, sempre, in favore della Banca e dei suoi azionisti attuali, traendo tale importo dal complessivo ammontare deliberato di 1,17 miliardi di euro, corrispondente alla quota del FITD rispetto al contributo complessivo di 1,6 miliardi di euro. Sempre a valere su tale importo, il FITD farà un ulteriore versamento, ancora in favore della Banca e dei suoi azionisti attuali, di modo che tutti gli Azionisti della Banca restino tali anche dopo l’abbattimento del capitale per perdite e la sua ricostituzione, per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro dedicato alla totalità degli Azionisti, ai quali permarranno azioni della Banca altrimenti destinate all’integrale annullamento.

Assegnazione delle azioni gratuite

Il FITD, d’intesa con MCC e con i Commissari Straordinari, metterà a disposizione Azioni Gratuite, per un valore totale pari a 20 milioni di euro, destinate ai Soci attuali della Banca che avranno partecipato all’Assemblea, a prescindere da come essi abbiano votato, secondo criteri di proporzionalità nei limiti che saranno definiti nella documentazione assembleare

Proposta transattiva

a proposta transattiva è rivolta a quei Soci che avranno partecipato all’Assemblea, a prescindere da come essi abbiano votato, e che abbiano aderito ad almeno uno degli aumenti di capitale della Banca, deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015. I destinatari della proposta transattiva sono persone fisiche (anche se titolari di ditta individuale) portatrici delle azioni della Banca al 31 marzo 2020.

L’indennizzo non sarà erogato a Soci che, prima della data di pubblicazione dell’offerta transattiva, abbiano venduto, ceduto o trasferito a terzi le azioni.

Sono esclusi dall’offerta transattiva i soggetti collegati alla Banca o che, a partire dal 1° gennaio 2010, abbiano rivestito o rivestano all’interno della Banca le cariche di membri degli organi sociali, direttori generali, vicedirettori generali o dirigenti apicali, loro stretti familiari o destinatari di provvedimenti sanzionatori della Banca d’Italia o della Consob. Sono esclusi altresì i soggetti coinvolti in procedimenti penali, riguardanti la gestione della Banca, per delitti contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica ovvero in materia tributaria che, alla data di adesione all’offerta transattiva, non si siano ancora conclusi con provvedimenti di archiviazione o proscioglimento.

Sono infine esclusi da questa proposta i clienti della Banca con posizioni in sofferenza o cd. “unlikely to pay” e le altre categorie che saranno precisate nel documento esplicativo che sarà pubblicato nel sito internet della Banca – sezione “News e Eventi”.

La proposta transattiva prevede che la Banca corrisponda un indennizzo pari a 2,38 euro per azione – ovvero pari all’ultimo prezzo di quotazione del titolo nel mercato HI-MTF – ricevuta originariamente a seguito della sottoscrizione degli aumenti del capitale, al netto di eventuali distribuzioni o altri bonus (ad esempio, dividendi distribuiti dalla Banca ai Soci, azioni gratuite), a fronte della rinuncia da parte del beneficiario, fra l’altro, ad ogni pretesa o azione connessa agli aumenti di capitale della Banca, deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015. Il numero di azioni cui la Banca farà riferimento ai fini del calcolo dell’ammontare di ciascun indennizzo sarà individuato, sulla base delle risultanze delle iscrizioni alla data del 31 marzo 2020 nel sistema di gestione accentrata, limitatamente al numero delle sole azioni originariamente ricevute a seguito della sottoscrizione degli aumenti del capitale 2014-2015.

La proposta transattiva avrà efficacia solo al raggiungimento di un numero minimo di adesioni pari al 50% dei destinatari della proposta e portatori di un numero di azioni ordinarie della Banca pari al 60% del controvalore in Euro delle azioni, sempre valorizzate al prezzo di euro 2,38 per azione sopra indicato, detenute dai destinatari della proposta e a condizione che vengano adottate ed iscritte presso il Registro delle Imprese competente le delibere di trasformazione in società per azioni e di aumento del capitale sociale. Il beneficio complessivo massimo, ipotizzando l’adesione all’offerta della totalità della platea degli aventi diritto, si stima, approssimativamente, in circa 65 milioni di euro.

Misure di incentivazione

L’incentivo prevede l’assegnazione da parte della Banca di un warrant1 per ciascuna azione detenuta, escludendo le azioni sottoscritte nell’ambito degli aumenti del capitale sociale della Banca deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015. I destinatari potranno ottenere warrant a titolo gratuito a valere su azioni di futura emissione, da sottoscriversi a partire dal quinto anno successivo all’Assemblea e in determinate finestre temporali, sulla base di un prezzo di sottoscrizione che sarà calcolato sul valore della Banca post-money.

Potranno accedere all’incentivo i portatori di azioni della Banca alla data del 31 marzo 2020, che avranno partecipato all’Assemblea, a prescindere da come essi abbiano votato, e che siano essi persone fisiche (anche se titolari di ditta individuale), società di persone, società di capitali, società cooperative o enti no profit.

Sono esclusi dall’incentivo gli investitori istituzionali e professionali, i soggetti collegati alla Banca o che, a partire dal 1° gennaio 2010, abbiano rivestito o rivestano all’interno della Banca le cariche di membri degli organi sociali, direttori generali, vicedirettori generali o dirigenti apicali, loro stretti familiari o destinatari di provvedimenti sanzionatori della Banca d’Italia o della Consob.

Sono esclusi altresì i soggetti coinvolti in procedimenti penali, riguardanti la gestione della Banca, per delitti contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica ovvero in materia tributaria che, alla data dell’Assemblea, non si siano ancora conclusi con provvedimenti di archiviazione o proscioglimento.

I termini e le condizioni dell’incentivo sono resi noti nel documento esplicativo che sarà pubblicato nel sito internet della Banca – sezione “News e Eventi”.

L’incentivo verrà riconosciuto a condizione che vengano da ultimo adottate ed iscritte presso il Registro delle Imprese competente le delibere di trasformazione in società per azioni e di aumento del capitale sociale.

I destinatari della proposta transattiva e dell’incentivo potranno inoltre accedere a servizi e prodotti bancari e assicurativi a condizioni agevolate. I destinatari dell’incentivo potranno altresì accedere al Tavolo di Conciliazione di Solidarietà istituito dalla Banca, come sarà meglio precisato nel documento esplicativo che sarà pubblicato nel sito internet della Banca – sezione “News e Eventi”. Questi ultimi benefici saranno inoltre resi accessibili agli Azionisti non Soci della Banca.

Impatti favorevoli per i portatori di obbligazioni subordinate della banca

La Banca ha emesso in corso di tempo prestiti subordinati non convertibili che costituiscono “strumento di classe 2”, per un totale di 283,3 milioni di euro. Questi prestiti sono regolati dalla clausola di subordinazione secondo la quale, in caso di liquidazione della Banca, le obbligazioni saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti gli altri creditori non ugualmente subordinati.

Tutti i prestiti possiedono i requisiti previsti dalla Banca d’Italia per la loro inclusione nel Capitale di classe 2.

Il percorso di risanamento della Banca, ove realizzato, rende possibile l’integrale rimborso del capitale e pagamento della remunerazione stabilita alle scadenze previste, di tutti gli obbligazionisti subordinati.

I dettagli degli indennizzi sono spiegati nel documento di appendice al presente comunicato. I Soci potranno inoltre da lunedi 8 giugno 2020 chiamare il numero verde 800 745 691 (+39 06 97635079 per chi chiama dall’estero), attivo nei giorni feriali dalle 9:00 alle 18:00 o scrivere all’indirizzo e-mail: assemblea.bpb@investor.morrowsodali.com per ricevere tutte le informazioni di cui avranno necessità.

Back To Top