Poke House è una catena di ristoranti italiana specializzata nella poke, un piatto tipico hawaiiano (poi rivisitato dalla cultura californiana) servito in una ciotola (bowl) a base principalmente di pesce crudo, spesso combinato al riso bianco e all’avocado.
L’azienda è nata nel 2018, fondata da Vittoria Zanetti e Matteo Pichi. Ha sede a Milano ed è presente in diverse città d’Italia, sia a Nord che a Sud, oltre che in vari paesi d’Europa (Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito).
Oggi Poke House ha annunciato di essere diventata l’azionista principale di Sweetfin, un’azienda americana – è attiva a Santa Monica, in California, dal 2017 – specializzata in poke.
I NUMERI DI POKE HOUSE
Poke House ha chiuso il 2021 con un fatturato di oltre 40 milioni di euro. La società punta ad aprire ottanta punti vendita tra Europa e Stati Uniti, arrivando così a un totale di 170, e a portare il proprio fatturato al di sopra dei 100 milioni di euro.
I PIANI PER SWEETFIN
Sweetfin, invece, procederà con quaranta nuove aperture tra gli stati americani di California, Texas e Arizona.
SPINTA SULL’HOME DELIVERY
Poke House afferma che l’home delivery (la consegna a domicilio dei pasti ordinati) sarà una parte importante dell’offerta anche negli Stati Uniti.
CHI HA GESTITO L’OPERAZIONE
L’operazione è stata gestita, per la parte di Poke House, dall’avvocata Giulia Bergamasco con il supporto dello studio Matterhorn Legal. Sweetfin, invece, è stata assistita da Cooley.
LE DICHIARAZIONI
Matteo Pichi, cofondatore e amministratore delegato di Poke House, ha detto che, con l’acquisto di Sweetfin, Poke House entra “nel mercato americano attraverso la porta principale, e attraverso un marchio iconico e amatissimo dai local che ha reso il poke di ispirazione californiana una vera e proprio istituzione”.
Seth Cohen, presidente e co-fondatore di Sweetfin, ha dichiarato di essere “orgogliosi della partnership con Poke House, il brand leader del poke in Europa con una solida presenza internazionale, un incredibile tasso di crescita e un forte orientamento alla tecnologia”.
I NUMERI DI POKE HOUSE
Al 30 settembre 2021 Poke House contava 278 addetti, 18 soci e un capitale sociale di 29.940,35 euro.
I soci dell’azienda sono i cofondatori Matteo Pichi (6665,6 euro) e Vittoria Zanetti (1777,6 euro), Milano Investment Partners (6724,1 euro), Fibonacci Srl (3502,8 euro) e Immobiliare San Rocco (1419,5 euro).
Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 riportava costi per le materie prime di 4.183.503 euro, costi per i servizi di 3.339.920 e costi totali per il personale di 3.345.735. I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontavano a 10.342.183 euro. Il conto economico ha chiuso con una perdita di 1,6 milioni di euro