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Lettera Bruxelles

Più Iva e meno spesa pubblica. I consigli (pro crescita?) di Bruxelles all’Italia

Previsioni e suggerimenti della Commissione europea all'Italia. Tutti i dettagli dal rapporto pubblicato martedì 7 maggio

“La possibile attivazione delle clausole di salvaguardia sull’aumento dell’Iva nel 2020 e la spesa potenzialmente più bassa per le nuove misure delineerebbero uno scenario fiscale migliore”.

Lo scrive la Commissione europea, nelle previsioni economiche di primavera sull’Italia.

Dunque, secondo il governo di Bruxelles, più tasse e meno spesa pubblica sono in grado di avere un effetto pro crescita.

E’ lecito dubitarne. Ma a Bruxelles questi dubbi non albergano. E i commissari continuano a gingillarsi con parametri e trattati che non stanno di certo aiutando gli Stati dell’Unione monetaria europea a risollevarsi.

Così nel rapporto della Commissione europea si snocciolano previsioni e suggerimenti per molti versi scontati. Eccoli.

L’Italia si conferma quest’anno il Paese a crescita più bassa dell’intera Ue.

Nel 2019 condivide con la Germania la ‘palma’ di un risultato sotto l’1%, ma la Germania crescerà dello 0,5% mentre l’Italia dello 0,1%.

L’anno prossimo invece si troverà sola sotto l’1% (a quota 0,7%) e la Germania sarà all’1,5%.

Il divario di crescita rispetto al dato Eurozona resta forte: dall’1% nel 2018 sale all’1,1% nel 2019 e scende allo 0,8% nel 2020. La Commissione nota che l’economia “riprende lentamente ritmo in un contesto di alti squilibri di bilancio”.

Secondo Bruxelles, “i rischi per le prospettive di crescita restano prevalentemente negativi man mano che continueranno le tensioni commerciali e prezzi del petrolio più alti di quanto atteso potrebbero avere un impatto negativo sul potere d’acquisto”.

Inoltre, “i mercati finanziari restano molto sensibili ai cambiamenti delle politiche e ogni possibile aumento dei rendimenti sui titoli sovrani potrebbe avere un impatto sul ‘sentiment’ e sulle condizioni di finanziamento del settore privato”.

Come invertire la rotta? ‘La possibile attivazione delle clausole di salvaguardia sull’aumento dell’Iva nel 2020 e la spesa potenzialmente più bassa per le nuove misure delineerebbero uno scenario fiscale migliore”.

Evviva l’austerità. O no?

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