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Fossili

Petrolio, come giochicchiano i trader sul greggio Wti

Il commento di Ole S Hansen, Head of Commodity Strategy di Saxo Bank, su petrolio Wti e dintorni.

I rapporti Commitments of Traders, emessi da US Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e the ICE Exchange Europe per il petrolio, danno una fotografia delle posizioni assunte dai traders sul mercato.

Analizzando le posizioni futures e le modifiche apportate dagli hedge fund su materie prime, forex, obbligazioni e azioni fino allo scorso martedì 5 maggio, appare evidente una riduzione del rischio per azioni, obbligazioni e valute. Nel frattempo, l’indice Bloomberg Commodity ha registrato un rendimento del 4,5%, poiché il complesso energetico e le materie prime legate ai biocarburanti hanno registrato un forte rialzo.

Andamento delle Commodities

Gli hedge fund hanno mantenuto un forte interesse all’acquisto di petrolio greggio e gas naturale mentre i titoli dei metalli preziosi sono stati ulteriormente ridotti. Il settore agricolo ha continuato a essere scambiato con una propensione breve guidata da mais, zucchero e cotone.

Complessivamente la posizione netta tra i 24 futures su materie prime monitorata è balzata del 10% a 620 mila lotti. Posizione lunghe in energia (lotti 690k) e metalli preziosi (lotti 182k), hanno più che compensato posizioni corte in grano (lotti -188k) e soft commodities (lotti 71k).

Il settore zootecnico è stato “venduto” nonostante le notizie sulle carenze di carne dovute alla chiusura dei principali impianti di trasformazione degli Stati Uniti a causa dell’emergenza sanitaria per il Covid-19.

Energia: il rally del petrolio ha attratto continui acquisti con i fondi che hanno alzato le posizioni lunghe sul combinato petrolio Brent e WTI da 50.000 lotti a 477.000 lotti, il massimo di tre mesi.

Cosa ha alimentato le speranze di recupero?

– rapida riduzione della produzione USA di shale oil, con il crollo della scorsa settimana nella flotta di perforazione attiva a un minimo di 11 anni
– cenni di ripresa della domanda globale
– l’inizio dell’accordo OPEC+ per frenare la produzione.

Metalli: la posizione sull’oro è stata ridotta di 12.000 lotti a 172.000 lotti, il più basso degli 11 mesi. Mentre gli investitori con orizzonte a lungo termine hanno continuato a comprare gli ETF garantiti da lingotti, ora sembra che i fondi si siano stancati dell’incapacità dell’oro di staccarsi da $ 1700/oz.

L’argento ha fatto anche peggio: le posizioni nette sono state ridotte dell’85% da febbraio. Su questo vale la pena tenere d’occhio la prossima settimana per verificare segnali emergenti di forza contro l’oro dopo che il rapporto XAUXAG ha interrotto il recente trend rialzista. Nessun segnale interessante dal rame al momento.

Agricoltura: il mais ha continuato a essere venduto con un short netto che ha raggiunto il massimo di un anno a 190.000 lotti. Debole la domanda dei produttori di etanolo e un forte inizio per la prossima stagione delle colture hanno mantenuto il prezzo vicino ad un minimo pluriennale appena sopra $ 3/bu.

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