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Tutto su Peter Kern, il miliardario che salva La Perla

Dopo mesi di incertezza, lo storico marchio bolognese di lingerie di lusso La Perla non solo è salvo, così come i suoi lavoratori, ma ha anche un nuovo proprietario: Peter Kern, statunitense ma talmente appassionato di Italia che è soprannominato "Mister Brunello di Montalcino". Fatti e curiosità.

 

L’idea si vocifera che non sia stata tutta farina del suo sacco e che a consigliarlo sia stata sua moglie Kirsten ma Peter Kern, ex Ceo di Expedia e proprietario di Villa Bibbiani, le ha dato ascolto e per circa 30 milioni di euro si è aggiudicato l’asta per il marchio di lingerie di lusso La Perla, in liquidazione da novembre 2023.

CHI È IL NUOVO PROPRIETARIO DEL MARCHIO LA PERLA

Peter Kern è un imprenditore statunitense che in passato ha ricoperto l’incarico di vicepresidente e amministratore delegato della società di viaggi online Expedia, a cui fa capo, tra l’altro, Trivago.

LA PASSIONE PER IL VINO (ITALIANO)

Ma sia Kern che sua moglie amano l’Italia – dove risiedono – e infatti sono i proprietari di Villa Bibbiani, la prestigiosa dimora storica della famiglia Frescobaldi in provincia di Firenze, acquistata “per oltre 20 milioni, di cui circa 10 per l’acquisto e altri 10 per gli investimenti relativi agli immobili, giardino botanico ottocentesco, una nuova azienda agricola per la produzione del vino e dell’olio”, scrive il Corriere.

In quanto imprenditore, Kern ha anche investito nel vino. Da qui il soprannome di “Mister Brunello di Montalcino”.

L’ASTA PER LA PERLA

Nonostante rivali come Lovable ma soprattutto Calzedonia – gruppo veronese di Sandro Veronesi, noto per i marchi Intimissimi, Tezenis, Falconeri – e un fondo turco, Kern ha avuto la meglio nell’asta che aveva come protagonista il marchio La Perla.

Per circa 30 milioni di euro, l’imprenditore si è infatti aggiudicato marchio e sito produttivo della società bolognese. “Il primo – ricorda Il Sole 24 Ore – è di proprietà della società di diritto britannico La Perla Global Management Uk, in liquidazione giudiziale in Italia e in liquidazione nel Regno Unito, mentre il secondo è della bolognese La Perla Manufacturing, in amministrazione straordinaria”.

Il prezzo minimo dell’asta era stato fissato 22 milioni di euro.

COSA PREVEDE IL PIANO INDUSTRIALE

“Il salvataggio de La Perla è oggi realtà. Abbiamo restituito prospettiva e futuro a un’icona globale della moda italiana. Un sentito ringraziamento a Luxury Holding Llc e a Peter Kern da cui è pervenuta l’offerta migliore, sia sotto il profilo economico che occupazionale”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al tavolo La Perla che si è tenuto a Palazzo Piacentini e a cui hanno partecipato la nuova proprietà, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali.

Il piano industriale presentato prevede infatti sia l’assunzione di tutti i 210 dipendenti che temevano di perdere il proprio posto che il rafforzamento della forza lavoro con ulteriori 40 nuove assunzioni.

Sono previsti inoltre quasi 30 milioni di euro di investimenti entro il 2027 e il rilancio del sito produttivo di Bologna, nonché un aumento della rete di negozi ridotta durante la crisi.

I NUOVI VERTICI

Questo, ricorda il Corriere, è il quarto passaggio di proprietà dal 1954 quando La Perla è stata fondata da Ada Masotti. Ora, Kern sarà il nuovo presidente, mentre alla guida del marchio torna come amministratore delegato, dopo alcuni anni, Paolo Vannucchi, già alla guida negli ultimi mesi della proprietà di Silvio Scaglia e all’inizio dell’epoca di Lars Windhorst, ultimo proprietario dell’azienda.

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