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Whirlpool

Perché Whirlpool non va ceduta. L’intervento di Bentivogli (Fim-Cisl)

Il punto sulla vertenza Whirlpool nell'intervento di Marco Bentivogli, segretario generale Fim-Cisl

Oltre duemila lavoratori provenienti da tutti i siti Whirlpool d’Italia hanno manifestato per le strade di Roma contro la chiusura del sito di Napoli, annunciata dalla multinazionale americana del bianco.

Nell’incontro che si è da poco concluso con il Ministero dello Sviluppo Economico con il ministro Patuanelli, il Ministro ha dichiarato che il Ministero in questi mesi ha fatto il possibile per mandare avanti la trattativa ma la condizione è che Whirlpool si sieda al tavolo senza pregiudiziali.

Ha fatto inoltre sapere che la prossima settimana, mercoledì 9 ottobre, il Presidente del Consiglio vuole incontrare i Segretari generali di Fim, Fiom, e Uilm come segnale di attenzione per questa vertenza e per lavoratori.

Whirlpool inoltre — ha riferito il Ministro — ha fatto sapere che intende concordare le modalità per riaprire il tavolo di trattativa.

In questa vertenza sono cambiati i gruppi dirigenti ma lo stile e le modalità sono sempre le stesse, anche nel 2015 avevamo costruito un accordo che prevedeva qualche sacrificio ma salvaguardava l’impegno industriale nel nostro Paese. L’azienda fa ricorso da anni ad ammortizzatori sociali quindi si poteva lavorare con più serietà nella gestione di questa crisi.

Come Fim, Fiom e Uilm sulle riconversioni non ci siamo mai girati dall’altra parte, ma va fatto con serietà e con un piano industriale solido. Whirlpool ha già mostrato con vertenza Embraco scarsa serietà.

Per questo anche la discussione sulla riconversione è assolutamente falsata. Oggi però abbiamo la necessità di dare una risposta ai lavoratori, in particolare su articolo 47 bisogna che faccia un passo indietro.

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