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Oto Melara Leonardo

Leonardo, ecco perché si scalda l’assemblea dell’ex Finmeccanica

Come si dividono i proxy advisor sull'azione di responsabilità contro Profumo promossa dal fondo Bluebell e la posizione dei vertici del gruppo partecipato dal Mef con il 30%

 

Mercoledì 19 maggio si riunisce l’assemblea degli azionisti di Leonardo e all’ordine del giorno c’è il futuro del capo azienda Alessandro Profumo.

I soci voteranno infatti l’azione di responsabilità contro l’amministratore delegato del gruppo, Profumo, che condannato in primo grado dal Tribunale di Milano nel caso Mps per aggiotaggio e falso in bilancio in relazione alla prima semestrale 2015 della banca.

Il fondo attivista Bluebell, detentore di appena 25 azioni del gruppo, ha proposto formalmente l’azione di responsabilità, con correlata richiesta dei danni derivanti dalla condanna, in una lettera al presidente di Leonardo datata 28 aprile.

Se il proxy advisor Iss ha raccomandato di votare contro l’azione di responsabilità, all’assemblea di Leonardo c’è chi voterà a favore.

Il proxy advisor Glass Lewis, uno dei maggiori consulenti degli investitori istituzionali nelle assemblee delle società quotate nel mondo, ha raccomandato il 14 maggio agli azionisti di Leonardo di votare per un’azione di responsabilità promossa dall’investitore Bluebell Partners. Sulla stella linea di GL, anche il più piccolo proxy Frontis e Alken Asset Management.

Se la mozione venisse approvata da soci che rappresentano almeno il 20% del capitale, scrive Giuseppe Bivona, fondatore di Bluebell Partners al premier Mario Draghi, “l’ad decadrebbe immediatamente a norma di legge (ex. art. 2393 cc)”.

Il cda di Leonardo si è espresso già due volte non rilevando cause ostative all’ad Profumo, che nel frattempo ha presentato ricorso contro la sentenza di primo grado. Per ultimo, lo scorso ottobre, Leonardo ha sostenuto Profumo dichiarando che “non esistevano le condizioni” per dimettersi.

Tutti i dettagli.

L’AZIONE DI RESPONSABILITÀ PROMOSSA DA BUEBELL

Bluebell Partners, che possiede 25 azioni di Leonardo, ha dichiarato di voler proporre l’azione di responsabilità contro Alessandro Profumo e chiedere il risarcimento dei danni derivanti dalla condanna in una lettera al presidente del gruppo di difesa del 28 aprile.

Il fondo guidato da Giuseppe Bivona invoca da mesi le dimissioni dell’ad Profumo a causa del suo coinvolgimento nel caso Mps.

Inoltre, negli ultimi giorni Bluebell ha lamentato il fatto che la sua richiesta di azione di responsabilità sia stata pubblicata tardi da Leonardo, impedendo ai soci e ai proxy advisor di esaminarla in tempo per l’assemblea tanto da chiedere il 10 maggio al cda di rinviare di quattro settimane l’assise.

Non finisce qui, “Bivona ha scritto anche al ministero della Difesa inglese aggiornandolo sull’assemblea di mercoledì”, come riportano MF e Avionews. “Leonardo, infatti, è partner di importanti società britanniche come Bae Systems, Rolls Royce e Mbda Uk nel programma Tempest. Con queste aziende condivide “conoscenze, definizione di prodotto e sviluppo tecnologico” per lo sviluppo congiunto di futuri sistemi aerei da combattimento, anche su sistemi come Typhoon e F-35, così come su Tempest, il sistema aereo da combattimento di nuova generazione avviato nel Regno Unito”.

A FAVORE IL PROXY ADVISOR GLASS LEWIS

”La condanna in primo grado contro Alessandro Profumo è indicativa di ragionevoli motivi per un’azione di responsabilità”, ha detto Glass Lewis nella sua raccomandazione prima dell’assemblea degli azionisti di Leonardo il 19 maggio, riportata da Associated Media. La scelta “sarebbe già maturata da tempo, ma comunicata per questioni procedurali soltanto all’ultimo, accodandosi all’azione di responsabilità promossa dal fondo Bluebell”.

La condanna di Profumo, per il proxy, “ha avuto un sostanziale impatto reputazionale negativo per la società” e “anche se la sentenza è soggetta ad appello riteniamo che funga da sostanziale indicazione che le azioni di Profumo possono danneggiare il valore degli azionisti e che l’azione di responsabilità possa essere giustificata”.

Pertanto Glass Lewis invita i soci “a considerare con attenzione se la proposta azione di responsabilità serva i loro interessi. Per quegli azionisti che hanno l’opzione di votare elettronicamente su questa proposta, consigliamo di sostenere questa iniziativa, che autorizza azioni legali ma non vincola il votante a partecipare direttamente a qualsiasi rivendicazione congiunta”.

E ALKEN ASSET MANAGEMENT

Nel frattempo, come ha riportato MF, “anche Alken Asset Management, società con sede a Londra e specializzata in investimenti in azioni europee (gestisce Alken European Opportunities), ha emesso un comunicato in cui spiega “di essere sorpresa dal fatto che il cda di Leonardo non richieda le dimissioni del signor Profumo dal ruolo di ceo” e che considera il titolo “non investibile se Profumo resta in carica””.

CONTRARIO IL PIÙ GRANDE PROXY ADVISOR ISS

Infine, c’è chi si opporrà alla mozione Bluebell contro Profumo.

La scorsa settimana il proxy advisor Iss ha raccomandato che gli azionisti di Leonardo votino contro un’azione di responsabilità promossa dall’investitore attivista Bluebell contro l’amministratore delegato del gruppo di difesa italiano citando “l’assenza di una motivazione sufficientemente convincente”.

Tuttavia, il proxy advisor ha anche dichiarato che Leonardo aveva omesso di fornire informazioni sulla proposta di Bluebell con sufficiente anticipo rispetto alla prima convocazione dell’assemblea generale, prevista il 10 maggio in prima seduta.

LA POSIZIONE DEL GRUPPO LEONARDO

Nel frattempo, l’ex Finmeccanica ha messo per iscritto la propria posizione riguardo alle sollecitazioni degli azionisti, compreso il ruolo di Profumo.

“In coerenza con la funzione del Comitato Nomine e Governance di monitoraggio sulla idoneità della governance — si legge nella relazione Corporate e Governance 2021 —, il Consiglio di Amministrazione – dopo aver preso atto che, sulla base delle analisi effettuate all’indomani dell’emissione della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Milano nei confronti del Dott. Alessandro Profumo in relazione al processo Monte dei Paschi di Siena, è emerso un quadro che non comporta specifiche limitazioni dell’operatività aziendale – ha affidato al Comitato il compito di monitorare e approfondire ogni potenziale evoluzione della vicenda. Sulla base delle analisi effettuate, il Comitato ha allo stato ritenuto non necessario assumere ulteriori iniziative ed ha informato in tal senso il Consiglio di Amministrazione”.

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