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Ponte

Perché Salini Impregilo diventa Webuild

Salini Impregilo cambia nome e diventa Webuild. Tutti i dettagli sulle novità. Gli obiettivi di Progetto Italia. E i prossimi passi del piano del nuovo campione nazionale sostenuto anche da Cdp, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm   Salini Impregilo cambia nome e diventa Webuild, “più grande e più forte al servizio del Paese”. Questo…

 

Salini Impregilo cambia nome e diventa Webuild, “più grande e più forte al servizio del Paese”. Questo il messaggio della campagna pubblicitaria che parte oggi su testate e siti web di informazione italiani. Un lancio che avviene nel giorno dell’assemblea degli azionisti di Salini Impregilo, “chiamata ad approvare il nuovo nome di un gruppo pronto a dare il suo contributo per riattivare l’economia italiana, nell’ambito di un piano di investimenti in infrastrutture in grado di creare da subito migliaia di posti di lavoro” evidenzia il gruppo stesso.

SALINI, CDP E NON SOLO PER PROGETTO ITALIA

Il lancio del nuovo nuovo della società, che a breve sarà online al sito www.webuildgroup.com e sui social con il nuovo account Webuild, segna un’ulteriore tappa nel processo di evoluzione dell’azienda sotto la direzione e il coordinamento di Salini Costruttori, realizzato nell’ambito di Progetto Italia anche grazie al supporto di Cdp Equity (gruppo Cassa depositi e prestiti) e dei principali istituti finanziari del Paese (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm).

IL RUOLO DI PROGETTO ITALIA

Progetto Italia è di fatto il nucleo fondante del campione nazionale nel settore delle opere pubbliche e delle infrastrutture che nasce dall’unione di Salini Impregilo/Webuild e Astaldi; gruppo aperto anche ad altre aziende del settore che versavano già da tempo in situazioni non floride: il gruppo appena nato arriverà ad un backlog complessivo di €42,5 miliardi, considerando il portafoglio ordini totale di Salini Impregilo (€36 miliardi) e quello di Astaldi (€6,5 miliardi).

L’OBIETTIVO SISTEMICO

L’obiettivo è anche quello di superare la polverizzazione del comparto composto da molte piccole aziende non in grado di reggere la competizione che è e sarà sempre più internazionale.

I NUMERI DI SALINI E NON SOLO

Il nuovo gruppo – si legge nella nota di Salini – “valorizzerà il know how italiano e creerà opportunità di crescita per le PMI italiane della filiera delle costruzioni: Salini Impregilo e Astaldi hanno acquistato presso fornitori del Paese per quasi €1.300 milioni nel biennio 2018/2019, e la sola Salini Impregilo ha lavorato nel 2019 con oltre 1.500 aziende, il 90% delle quali di piccole e medie dimensioni. Il Gruppo Webuild, risultante dal progetto di integrazione con Astaldi, impiegherà circa 70.000 lavoratori diretti ed indiretti a livello globale, che arrivano a circa 130.000 considerando l’intero indotto. Solo in Italia l’occupazione di Webuild post integrazione con Astaldi arriverà a contare 11.000 dipendenti diretti ed indiretti, con un totale di circa 25.000 persone occupate considerando l’intero indotto”.

IL NUOVO PONTE DI GENOVA

Sfondo della campagna è il Nuovo Ponte di Genova, che il Gruppo sta realizzando insieme a Fincantieri a tempi record, e che Webuild ha vestito della magia delle luci tricolore negli ultimi giorni, a seguito del completamento della struttura portante dell’opera, illuminando il ponte in tutta la sua lunghezza e ciascuna delle 18 pile con i colori della bandiera italiana, effetto che si è aggiunto al laser tricolore che illumina il ponte da sopra.

LA COMUNICAZIONE E IL NUOVO LOGO

Sottolinea il gruppo Salini: “La campagna ruota attorno al nuovo naming, in grado di evocare con chiarezza la visione di un’azienda ancorata al verbo “Build” per rappresentare il DNA di chi costruisce infrastrutture da 114 anni, in tutti i continenti e in tutte le condizioni, dalle grandi città, ad aree tropicali, ai deserti e alle aree ghiacciate del mondo. “We” esprime il ruolo fondamentale delle persone e della squadra, per la realizzazione di un business in cui sostenibilità e sicurezza rappresentano elementi essenziali. L’innovazione del naming si concilia con la volontà di valorizzare le solide fondamenta costruite finora, con il mantenimento dell’elemento grafico del logo, la sfera con i 5 “whirl”. Il naming mantiene inoltre l’ancoraggio alla promessa di settore, “costruire per creare valore”, una definizione già patrimonio del brand del Gruppo Salini Impregilo, con il suo payoff e con il nome del magazine digitale proprietario nato nel 2015, “We Build Value”. Per rappresentare questa evoluzione in continuità, nel complesso del sistema di “brand identity” oltre al nome è stato sviluppato un font proprietario, il cosiddetto “We Build type”. Una decisione finalizzata a dare ulteriore forza al brand, per renderlo immediatamente distinguibile ed innovativo.

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