La svizzera Roche punta su terapie immunitarie complesse contro diversi tipi di tumore del sangue per incrementare la propria pipeline di sviluppo e lo fa acquisendo il partner statunitense Poseida Therapeutics, con cui ha chiuso un accordo in contanti del valore massimo di 1,5 miliardi di dollari. L’operazione dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2025.
L’ACCORDO TRA ROCHE E POSEIDA THERAPEUTICS
Secondo i termini dell’accordo, Roche offrirà 9 dollari per azione in contanti alla chiusura, per un totale di 1 miliardo di dollari, più un diritto di valore contingente non negoziabile (CVR) fino a un totale di 4 dollari per azione. Il prezzo pagabile alla chiusura rappresenta un premio di circa il 215% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni Poseida del 25 novembre.
COSA OFFRE POSEIDA
Poseida, pioniera nelle terapie con cellule CAR-T derivate da donatori, aggiungerà alla pipeline di Roche queste terapie che utilizzano cellule immunitarie geneticamente modificate per attaccare le cellule tumorali o per trattare le malattie autoimmuni.
La pipeline dell’azienda comprende anche terapie cellulari CAR-T allogeniche in fase di sperimentazione per tumori ematologici, malattie autoimmuni e tumori solidi, oltre a farmaci genetici in vivo in fase di sperimentazione che si rivolgono a popolazioni di pazienti con un elevato bisogno medico insoddisfatto. L’approccio di Poseida inoltre si basa sulle sue piattaforme proprietarie di editing genomico, la molecola Booster e le tecnologie di rilascio del gene su nanoparticelle, nonché sulla produzione interna di terapie cellulari GMP.
“Questa entusiasmante acquisizione ci consentirà di guidare ulteriori progressi nella terapia cellulare allogenica, sfruttando al contempo la partnership di successo esistente con Poseida – ha affermato Levi Garraway, responsabile dello sviluppo prodotti e direttore medico di Roche -. Siamo molto incoraggiati dai primi dati clinici e questa acquisizione si basa sui nostri progressi congiunti per catalizzare lo sviluppo di terapie cellulari potenzialmente prime e migliori della categoria in oncologia, immunologia e neurologia”.
LA COLLABORAZIONE GIÀ AVVIATA
L’acquisizione si basa sulla partnership tra Roche e Poseida a seguito dell’accordo di collaborazione del 2022, che si concentra sullo sviluppo di terapie con cellule CAR-T pronte all’uso per soddisfare le esigenze mediche dei pazienti con neoplasie ematologiche.
“Abbiamo lavorato a stretto contatto con Roche attraverso la nostra collaborazione incentrata sui tumori maligni ematologici e siamo entusiasti di unirci a Roche per lavorare insieme come colleghi nella nostra pipeline e nei programmi futuri”, ha dichiarato Kristin Yarema, presidente e Ceo di Poseida.
PIANI E FLOP DI ROCHE
L’amministratore delegato di Roche, Thomas Schinecker, secondo quanto scrive Reuters, “sta perseguendo una serie di campi terapeutici per compensare il calo delle vendite di farmaci oncologici”. Inoltre, “ha stabilito un ritmo elevato di transazioni per ripristinare una pipeline di sviluppo che è stata colpita da battute d’arresto nelle sperimentazioni sull’Alzheimer e sull’immunoterapia del cancro nel 2022”.
A tal proposito, proprio oggi Roche ha fatto sapere che il candidato farmaco tiragolumab non è riuscito a migliorare la sopravvivenza in alcuni casi di cancro al polmone. Il tiragolumab fa parte di una nuova classe di farmaci noti come anti-TIGIT, di cui Roche è stata pioniera, attirando una serie di sviluppatori rivali che lavorano su composti simili. La concorrente Merck, precisa Reuters, ha tuttavia interrotto due sperimentazioni che esplorano questa classe di farmaci, mentre i partner Gilead e Arcus all’inizio di quest’anno hanno modificato le priorità del loro programma di sperimentazione.
Un anno fa Roche aveva inoltre accettato di rilevare Carmot per 2,7 miliardi di dollari in anticipo, provando così a sfidare i produttori dominanti di nuovi farmaci per la perdita di peso.