skip to Main Content

Murdoch

Perché Murdoch ci ripensa sulla fusione tra Fox e News Corp

Rupert Murdoch ha bloccato la fusione tra News Corp (The Wall Street Journal, New York Post, tra gli altri) e il gruppo televisivo Fox entrambi controllati dal magnate. I fondi che era contrari hanno fatto cambiare idea a Murdoch... Fatti, numeri e commenti

 

Tutto resta così com’è: Rupert Murdoch fa marcia indietro rispetto alla proposta per unire Fox Corp con News Corp, in un accordo che avrebbe riunito l’impero dei media che ha diviso quasi un decennio fa.

Il magnate miliardario ha inviato infatti una lettera a News Corp e Fox ritirando la sua proposta di riunire le società. Ha indicato che lui e suo figlio, l’amministratore delegato di Fox Corp Lachlan Murdoch, avevano stabilito che la combinazione “non era ottimale” per gli azionisti.

Murdoch aveva proposto di riunire News Corp. e Fox lo scorso autunno, a quasi dieci anni di distanza dalla separazione: nel 2013, gli azionisti hanno approvato un piano per dividere le attività del gigante dei media, che includono il Times, il Wall Street Journal e alcune testate australiane, dalla sua divisione di intrattenimento. Murdoch disse all’epoca che la separazione avrebbe “sbloccato il vero valore di entrambe le società e dei loro beni distinti”.

E ora quel valore non accrescerebbe secondo Murdoch tornando insieme.

In realtà, sul progetto pesavano i dubbi di alcuni grandi investitori. Come Independent Franchise Partners e Irenic Capital che avevano dichiarato la loro opposizione alla fusione. Per il via libera alla fusione, sarebbe servita la maggioranza dei voti degli azionisti non facenti parte della famiglia Murdoch, che detiene circa il 39% delle azioni con diritto di voto di News Corp. e il 42% di Fox.

Non solo, la proposta è stata ritirata dal momento che News Corp è in trattative avanzate per vendere la sua partecipazione in Move Inc. a CoStar, come ha confermato la società stessa.

MURDOCH RITIRA LA PROPOSTA DI RIUNIRE NEWS CORP E FOX

Murdoch ha inviato una lettera a News Corp e Fox ritirando la sua proposta di riunire le società, secondo un deposito normativo. Ha indicato che lui e suo figlio, l’amministratore delegato di Fox Corp Lachlan Murdoch, avevano stabilito che la combinazione “non era ottimale” per gli azionisti.

La famiglia Murdoch detiene circa il 40% dei voti sia alla Fox che alla News Corp, ma qualsiasi accordo richiede l’approvazione della maggioranza degli investitori.

NON ERANO CONVINTI GLI INVESTITORI DI NEWS CORP

Riunire Fox e News Corp avrebbe dato alle società combinate una maggiore scala per competere, ma importanti investitori di News Corp si sono opposti all’idea.

A novembre, Irenic Capital Management ha dichiarato in una lettera a News Corp che avrebbe votato contro la fusione, sostenendo che l’accordo proposto avrebbe probabilmente sottovalutato News Corp, secondo quanto riferito dal New York Times.

E martedì la società di investimento attivista ha applaudito la decisione di non andare avanti, riporta Reuters. “Questa è la decisione giusta”, ha detto Adam Katz, chief investment officer di Irenic. “Guardando al futuro, News Corp ha l’opportunità di creare un valore sostanziale per i suoi proprietari”.

COSA AVREBBE COMPORTATO LA RIUNIONE PER FOX E NEWS CORP

Tuttavia, una combinazione delle due società avrebbe unificato la leadership nell’impero di Murdoch e tagliato i costi in un momento in cui il pubblico si sta riducendo sia per la stampa che per la TV. News Corp. controlla Dow Jones, l’editore del Wall Street Journal, e molti altri asset nel mondo, tra cui la casa editrice HarperCollins e diverse testate giornalistiche in Australia e Regno Unito. Fox Corp. detiene l’intero network Fox, con ciò che era rimasto dalla vendita di Twenty-First Century Fox da 71,3 miliardi di dollari alla Disney nel 2019, stazioni televisive locali e il servizio streaming Tubi.

In particolare, “la fusione pianificata avrebbe unito le risorse del canale televisivo di destra e molto controverso Fox News e TMZ con le operazioni di notizie di News Corp, che includono i giornali e i siti web Times e Sun nel Regno Unito, il Journal e il New York Post negli Stati Uniti, e un gruppo di giornali australiani” commenta il Guardian.

Back To Top