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FBM Hudson

Perché Meloni ha bloccato la vendita di Fbm Hudson di un gruppo malese a due aziende italiane?

Il governo Meloni è ricorso al golden power per opporsi alla cessione della sussidiaria italiana Fbm Hudson da parte del gruppo malese Knm. Fatti, numeri e il commento di Luca Picotti, avvocato ed esperto di golden power

Il governo Meloni stoppa il gruppo malese Knm nella cessione di Fbm Hudson Italiana, azienda di Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, che produce scambiatori di calore.

Come riportano i media malesiani, il 2 luglio Knm Group Bhd ha dichiarato di stare valutando nuove opzioni per la vendita della sua controllata italiana, Fbm Hudson Italiana SpA, dopo che un terzo tentativo di vendere la Fbm in perdita alla BM Carpenterie Oil & Gas Srl (BMC) con sede a Milano e alla Officine Piccoli SpA con sede a Verona per 16,5 milioni di euro è fallito.

Il 4 giugno l’esecutivo italiano è ricorso infatti al golden power — ovvero i poteri speciali di imporre condizioni o addirittura veto od opposizione, che il Governo può esercitare su operazioni che coinvolgono imprese impegnate in attività strategiche o detentrici di asset strategici per l’interesse nazionale — per opporsi all’acquisizione di Fbm Hudson alle due società italiane. Ora Knm Group Bhd fa sapere che sta valutando nuove offerte di acquisto da parte di potenziali acquirenti per la sua sussidiaria.

Ma perché Palazzo Chigi ha bloccato la vendita della società a due aziende italiane?

Tutti i dettagli.

LA POSIZIONE DEL GRUPPO MALESE KNM

“La società ha ricevuto offerte di acquisto da altre parti interessate e sta attualmente valutando le sue opzioni. Ulteriori sviluppi in relazione alla cessione proposta saranno annunciati a tempo debito”, ha affermato il gruppo malese Knm riguardo i suoi piani di cedere la controllata Fbm Hudson Italiana, in un documento depositato presso Bursa Malaysia.

FALLITA LA VENDITA DI FBM HUDSON ITALIANA

L’annuncio segue il fallimento dell’accordo per la vendita del produttore bergamasco di apparecchiature per il calore e ad alta pressione alla milanese Bm Carpenterie Oil & Gas e alla veronese Officine Piccoli. Knm ha affermato che l’accordo iniziale con questi acquirenti è scaduto il 30 giugno.

Il 4 giugno, il governo italiano ha respinto infatti il tentativo di Knm, tramite Knm Europa BV, interamente posseduta, di vendere Fbm Hudson a Bmc e Officine poiché la transazione non è riuscita a ottenere la necessaria autorizzazione Golden Power.

SECONDO TENTATIVO FALLITO

Questa è la seconda volta che il governo italiano blocca una vendita del genere. Lo scorso novembre, la proposta di Knm Europa BV di vendere Fbm Hudson a Petro MAT FZCO degli Emirati Arabi Uniti per 22 milioni di euro è stata respinta.

Anche l’emiratina Petro non era riuscita a ottenere la stessa autorizzazione Golden Power.

IL COMMENTO DELL’AVVOCATO PICOTTI

“Ad aprile 2024 Knm aveva trovato i due nuovi acquirenti di cui sopra, società basate in Italia, rispettivamente Milano e Verona. Una doveva acquisire il 60%, l’altra il 40%. Eppure, anche questo giro il governo si è opposto. Le motivazioni? Non avendo il dpcm, difficile dirlo”, ha commentato su X Luca Picotti, avvocato ed esperto di golden power aggiungendo che “Knm vuole liberarsi dei suoi asset italiani, in perdita, nell’ottica di una ristrutturazione finanziaria. Il governo italiano per due volte lo impedisce. Nel primo caso, con Petro (Uae) acquirente, può essere anche comprensibile”.

“Ma in quest’ultimo caso si capisce di meno. Salvo la proprietà delle due società italiane non sia riconducibile a qualche altro investitore, dato che non conosco”, ha concluso Picotti.

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