La Commissione europea dovrebbe “rispettare” e mantenere una linea di bilancio “coerente e dedicato per l’agricoltura e la pesca” nel prossimo bilancio comune Ue per il 2028-2034, per “salvaguardare il buon funzionamento delle politiche comuni dell’Ue”.
Lo scrivono Italia e Grecia, sostenute da altri 9 Stati membri, in un documento per opporsi all’idea della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di istituire un fondo unico raggruppando le risorse agricole della Pac e quelle della Politica di coesione nel prossimo bilancio Ue a lungo termine.
I firmatari sostengono che tale mossa metterebbe “a rischio la tanto necessaria stabilità e prevedibilità del settore agricolo e la sicurezza alimentare”.
I CONTRARI ALLA PROPOSTA DI VON DER LEYEN
Italia e Grecia ieri hanno presentato al Consiglio Agricoltura un documento per salvare la Politica agricola comune (Pac) dalla riforma del quadro finanziario pluriennale (il bilancio 2028-34 dell’Ue) che von der Leyen intende presentare in luglio.
“È necessario mantenere il finanziamento della Pac separato, dedicato e indipendente, sulla base dell’attuale struttura a due pilastri”, si legge nella nota informativa del Consiglio Ue.
Ai due Paesi del Mediterraneo si sono uniti anche Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Francia, Ungheria, Irlanda, e Portogallo.
LE RAGIONI
“Nutriamo forti preoccupazioni circa l’idea, spesso avanzata, di istituire un fondo unico e un Piano nazionale che sostituirebbero l’attuale approccio basato su fondi e programmi separati per agricoltura e pesca. Ciò comporterebbe il rischio concreto di indebolire l’efficacia e la coerenza delle politiche e di perdere la flessibilità necessaria per rispondere alle esigenze del settore”, prosegue il documento.
Le idee della Commissione sul nuovo quadro finanziario pluriennale, aggiungono gli undici governi, metterebbero “a rischio la tanto necessaria stabilità e prevedibilità del settore agricolo e la sicurezza alimentare”. E quindi, “per rispettare gli elevati standard e gli obiettivi della Pac e della Politica comune della pesca, è essenziale prevedere strumenti di finanziamento distinti per agricoltura, pesca e acquacoltura”.
FINANZIAMENTI SEPARATI E ADEGUATI
Il documento chiede inoltre di garantire livelli adeguati di finanziamento per il periodo post-2027 al fine di assicurare sicurezza alimentare, sostegno al reddito e competitività dei settori, nonché l’autonomia strategica dell’Unione in uno scenario di instabilità politica, crisi sanitarie, economiche e cambiamenti climatici.
IL COMMENTO DI LOLLOBRIGIDA
Anche il ministro dell’Agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che rappresenta l’Italia all’Agrifish, ha ripetuto che la Pac “deve essere adeguatamente finanziata e deve trovare lo spazio che le compete nell’ambito del futuro bilancio dell’Unione europea”.
“Per quanto concerne i criteri di riparto dei fondi agricoli tra gli Stati membri, pur ricordando che le questioni di bilancio sono di competenza del Consiglio europeo – ha aggiunto -, ribadisco l’urgenza di garantire una maggiore coerenza tra obiettivi dei pagamenti diretti della Pac e l’allocazione delle risorse”.
LE POSIZIONI DI CONFAGRICOLTURA E COLDIRETTI
“La nota congiunta di Italia e Grecia, con il sostegno di Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Francia, Irlanda, Portogallo, Repubblica Ceca e Ungheria per una Pac forte e adeguata ad affrontare le sfide future è un segnale importante di condivisione che mette in evidenza le nostre ferme posizioni sull’agricoltura europea e la necessità di riservare al settore un bilancio coerente e dedicato”. È il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
Sono d’accordo sull’opporsi alla proposta di von der Leyen anche Coldiretti e Filiera Italia, le quali ritengono che l’idea di un fondo unico, oltre a rappresentare “un errore strategico e politico”, condurrebbe a “un indebolimento della politica agricola e a un trasferimento di risorse verso capitoli non legati alla produzione, snaturando il senso originario della Pac”.
“Ora, però – rimarcano le due associazione – è necessario che si facciano passi concreti per sostenere davvero gli agricoltori e i pescatori europei che hanno bisogno di chiarezza e certezze sul loro futuro”.