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Fallimenti

Perché l’indice di fiducia in Germania è fiacco

Indice Ifo tedesco a ottobre: i problemi della catena di approvvigionamento oltre a danneggiare il settore manifatturiero iniziano ad avere riflessi anche sul commercio. Il commento di Aniello Dell'Anno, economista della direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo

Ifo: il meglio è alle spalle, la crescita va verso il trend.

L’indice di fiducia tedesco Ifo è sceso nuovamente ad ottobre a 97,7 da un precedente 98,9. A cedere è principalmente la componente delle attese che passa a 95,4 da un precedente 97,4. La valutazione sulla situazione corrente flette solo marginalmente, a 100,1 da 100,4 precedente. La presenza di colli di bottiglia dal lato dell’offerta continua a penalizzare il settore manifatturiero e a rallentare la ripresa post-Covid.

Lo spaccato settoriale mostra un calo del clima di fiducia diffuso a quasi tutti i settori. Nel manifatturiero, il morale è calato a 17,2 da un precedente 20. Nei servizi, la fiducia è passata a 16,5 da 19,1. Nella distribuzione, il morale crolla di 4,5 punti a 8,6, anche per effetto del calo di fiducia nel commercio al dettaglio -2,1 da 2. Le costruzioni, in salita a 12,9 punti da 11,1 precedente, mostrano un morale stabile su un trend di ripresa.

L’indagine di ottobre ha evidenziato che i problemi della catena di approvvigionamento, sebbene non in peggioramento, oltre a danneggiare il settore manifatturiero (in particolare il settore automotive) iniziano ad avere riflessi anche sul commercio.

Nei mesi estivi, l’indice Ifo si è aggirato in media a 99,8 grazie al miglioramento della componente delle condizioni correnti suggerendo una crescita del Pil tedesco nel 3° trimestre intorno al 2,2% t/t. Attualmente, la nostra previsione di crescita del PIL di 2,7% nel 2021 sembra essere soggetta a rischi verso il basso proprio a causa della debole entrata dell’indice sintetico nel trimestre autunnale.

 

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