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Perché l’Enav di Pasqualino Monti plana sul G7 Agricoltura?

Quali sono le connessioni fra Enav e agricoltura? Ah saperlo, avrebbe detto Dagospia quando era ancora Dagospia e non Dagoslurp? La lettera di Francis Walsingham

Caro direttore,

sono ancora frastonato da questo post letto ieri su Linkedin firmato Pasqualino Monti (Enav):

“Un onore ed un immenso piacere aver ricevuto la visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni accompagnata dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida presso lo stand ENAV al G7 Divinazione Expo Agricoltura e Pesca, una grande opportunità per dimostrare che la nostra Azienda è pronta a rispondere alle più urgenti sfide globali, andando ben oltre la propria dimensione e competenza. ENAV è pronta a fornire servizi ad alto fattore tecnologico, adattando le aree di intervento anche a beneficio di settori strategici come quello agricolo. La Società può contribuire in modo innovativo allo sviluppo economico del Paese, alla sicurezza alimentare e alla gestione delle risorse naturali”.

Il post è stato scritto dall’amministratore delegato dell’Enav, Pasqualino Monti, che ho riletto un paio di volte e almeno 5 volte ho controllato cosa fosse davvero l’Enav, che io pensavo fosse la società a controllo statale per l’assistenza al volo.

In effetti, come si legge sul sito, Enav è proprio questo: “Gestiamo il traffico aereo da 45 torri di controllo e quattro Centri di controllo d’area (ACC) sul territorio nazionale 24 ore su 24. Guardiamo sempre all’innovazione e creiamo nuove soluzioni per i mercati internazionali”, si legge.

A questo punto mi sono chiesto: che ci azzecca l’Enav con l’Agricoltura e le genuflessioni verso Meloni e Lollobrigida?

Certo, Pasqualino Monti deve la sua nomina al governo Meloni – all’inizio forse era più in quota Lega che Fratelli d’Italia ma i flussi elettorali consigliano di avvicinarsi di più alla Fiamma e di allontanarsi un po’ dal Carroccio – quindi ci sta slinguazzare (magari con garbo) i membri del governo, ma senza esagerare perché l’Enav è comunque quotata in Borsa e non una società in house di qualche regione.

Ma quello che mi ha incuriosito molto sono le (presunte) connessioni della società che gestisce il traffico aereo degli scali, vincendo commesse di prestigio anche all’estero, con l’agricoltura.

Mi viene in soccorso il dettagliato comunicato stampa che 4 giorni fa la società guidata da Pasqualino Monti ha dedicato alla decisione dell’Enav di avere uno spazio espositivo  al G7 Agricoltura e Pesca, in programma ad Ortigia (SR) dal 21 al 29 settembre.

Lascio la parola a Pasqualino:

“Questa partecipazione è una grande opportunità per dimostrare che ENAV è pronta a rispondere alle più urgenti sfide globali, andando ben oltre la propria dimensione e competenza, aprendosi alla fornitura di servizi ad alto fattore tecnologico, adattando le aree di intervento anche a beneficio di settori strategici come quello agricolo. La Società può contribuire in modo innovativo allo sviluppo economico del Paese, alla sicurezza alimentare e alla gestione delle risorse naturali, supportando la pianificazione delle attività e delle pratiche agricole e l’utilizzo ottimale dei terreni e delle colture. Come Gruppo, peraltro, stiamo sviluppando progetti in via sperimentale nell’ambito del cosiddetto “Internet of Things”: strumentazioni capaci di raccogliere, elaborare e scambiare informazioni, consentendo di implementare sistemi di trasmissione automatica dei dati per migliorare la sorveglianza meteorologica contribuendo alla crescita delle aziende”.

Direi che è tutto chiaro. O no?

Boh.

A me, però, sorge solo una domanda, caro direttore: ti pare normale che la società di controllo aereo – controllata dal ministero dell’Economia – finanzi il G7 Agricoltura?

Ti lascio con questo interrogativo, ma non volevo turbarti la giornata.

Cordiali saluti

Francis Walsingham

 

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