Natale amaro per Ryanair. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha inflitto una sanzione da 255.761.692 euro a Ryanair DAC e alla sua controllante Ryanair Holdings Plc per abuso di posizione dominante.
Al termine di un’articolata istruttoria, l’Antitrust ha stabilito che, tra l’aprile 2023 e l’aprile 2025, il vettore irlandese ha sfruttato il proprio potere di mercato per tagliare fuori agenzie di viaggio e OTA (Online Travel Agencies). Secondo il provvedimento dell’Autorità, la compagnia ha agito deliberatamente poiché “Ryanair ha attuato una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile e/o economicamente o tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli di Ryanair sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggio, Ota e fisiche, in combinazione con voli di altri vettori e/o con altri servizi turistici e assicurativi”.
LA POSIZIONE DOMINANTE DI RYANAIR
L’Agcm ha accertato che il Gruppo Ryanair rappresenta oggi il principale operatore nel trasporto aereo in Italia, detenendo quote di mercato per i passeggeri domestici che oscillano tra il 44% e il 50%. Nel provvedimento si legge infatti che Ryanair “detiene una posizione dominante nel mercato a monte dei servizi di trasporto aereo di linea passeggeri, nazionali ed europei, da/per l’Italia, quale input per le agenzie di viaggio, online (Ota) e fisiche”. Tale forza commerciale permette alla società di agire in modo indipendente da concorrenti e consumatori, forte di una capillarità di rete che copre circa l’80% delle città aeroportuali italiane, distanziando significativamente gli altri vettori.
LE FASI DELLA STRATEGIA DI OSTACOLO
La strategia di Ryanair – afferma l’Antitrust – si è articolata in tre fasi di intensità crescente a partire dalla metà di aprile 2023. Inizialmente, la compagnia ha introdotto procedure di verifica facciale (biometrica) obbligatorie solo per i passeggeri che avevano acquistato tramite agenzia, impedendo loro l’accesso alla prenotazione o al check-in online.
Successivamente, Ryanair ha implementato lo “Shield”, un sistema tecnico volto a “identificare e bloccare sul nascere le prenotazioni delle OTA”, monitorando e inibendo i pagamenti effettuati con carte di credito commerciali o B2B. Infine, il vettore ha esercitato pressione per imporre accordi di partnership restrittivi, utilizzando il blocco intermittente delle vendite e campagne di comunicazione aggressive contro quelle che definiva pubblicamente “OTA pirata”:
IMPATTO SU INTERMEDIARI E CONSUMATORI
Le condotte accertate dall’Agcm hanno causato una drastica contrazione dell’attività delle agenzie, con una riduzione dell’80% in volume delle vendite di voli Ryanair da parte delle OTA in Italia. L’Autorità ha dunque concluso che tali comportamenti “hanno pregiudicato la possibilità delle agenzie di acquistare voli Ryanair per combinarli con i voli di altri vettori e/o servizi turistici aggiuntivi, riducendo la concorrenza, diretta e indiretta”. Questo ha inciso negativamente sulla qualità e sulla quantità dei servizi offerti agli utenti finali, limitando la disponibilità di soluzioni di viaggio integrate che il vettore non offre direttamente sul proprio sito.
IL RIPRISTINO DELLA CONCORRENZA
Il periodo di infrazione si è concluso nell’aprile 2025, quando Ryanair ha reso disponibile alle agenzie la soluzione tecnologica “whitelabel iFrame”. Con questo intervento, secondo l’Antitrust, la compagnia “ha fornito l’integrazione delle applicazioni informatiche (le cosiddette Api) che, ove ben implementate, permettono di ripristinare corrette condizioni di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici”. Le nuove interfacce API consentono ora alle agenzie di combinare i voli Ryanair con altri servizi in modo integrato, pur restando soggetta a valutazione la congruità delle condizioni economiche concretamente applicate dal vettore.







