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ddl concorrenza

Perché l’Antitrust ha multato Vodafone e Wind Tre

L'Autorità garante della concorrenza del mercato picchia contro Vodafone e Wind Tre per pratiche di Iban discrimination. Ecco tutti i dettagli

 

Nuova multa per Vodafone e Wind Tre: l’Autorità garante della concorrenza del mercato ha sanzionato per 500.000 euro Vodafone e per 300.000 euro Wind Tre per aver discriminato gli utenti che volevano gestire la domiciliazione delle proprie bollette su Iban di banche estere dell’Unione Europea.

Tutti i dettagli.

LE ACCUSE A VODAFONE

In particolare, l’Antitrust accusa Vodafone di non aver “provveduto a consentire al consumatore di procedere, in completa autonomia e senza alcuna discriminazione, alla domiciliazione delle proprie utenze di telefonia fissa su Iban di banche estere dell’Unione Europea mediante l’inserimento di tale Iban all’interno di una stringa dedicata, così come possibile per i consumatori titolari di un Iban italiano”.

LE ARGOMENTAZIONI DI VODAFONE

L’azienda di telecomunicazioni non smentisce. E Vodafone, precisa Agcm nel bollettino, “ha confermato che la richiesta on line di domiciliazione su Iban Ue non è immediata, ma richiede che il cliente sia richiamato da un operatore che procede telefonicamente a finalizzare l’ultima fase di acquisto gestendo la modalità di pagamento”.

L’azienda specifica che si tratta di una “difformità meramente tecnica”. La domiciliazione su Iban nazionale è completamente automatizzata e quella su Iban Ue richiede l’intermediazione di un operatore, ma questo “inciderebbe sui soli tempi di attivazione (circa 6-7 minuti in più) e non costituirebbe, pertanto, un grave ostacolo alla fruizione del servizio”, sostiene Vodafone.

LA SANZIONE A VODAFONE

La condotta rientra nella pratica di di Iban discrimination, sfruttando “la posizione di debolezza in cui versa il consumatore medio a causa di un’asimmetria informativa che non gli consente di avere piena contezza del suo diritto ad ottenere la domiciliazione delle utenze sul proprio conto corrente estero”, spiega Agcm, che ha irrorato una multa da 500.000 euro alla Tlc, che dovrà essere pagata entro trenta giorni.

LE ACCUSE A WIND TRE

Accuse simili per Wind Tre. In base “alla documentazione acquisita nel corso del procedimento è emerso che, rispetto alla procedura online, Wind Tre non ha provveduto a consentire al consumatore di procedere in completa autonomia alla domiciliazione delle proprie utenze su Iban di banche estere dell’Unione Europea mediante l’inserimento dell’Iban estero all’interno di una stringa dedicata”, spiega l’Antitrust.

In pratica, la stringa presente sul sito internet nella pagina dedicata alla scelta dello strumento di pagamento poteva essere utilizzata, almeno sino al 27 luglio 2020, solo dai consumatori titolari di un Iban italiano.

LE ARGOMENTAZIONI DI WIND TRE

Anche Wind Tre ha ammesso le sue colpe, sostenendo che “l’indisponibilità dell’Iban europeo per attivazioni online è dovuta ad un mero errore materiale”.

La società, dal 19 gennaio 2020, ha anche integrato la pagina dedicata alla scelta dello strumento di pagamento, sotto la stringa per l’inserimento dell’Iban italiano, con la seguente frase: “Per domiciliare i pagamenti su Iban europeo chiama gratuitamente il numero 800999205 oppure clicca sull’apposita icona e ti chiamiamo noi”.

LA SANZIONE A WIND TRE

Per Wind Tre, invece, la multa è pari a 300.000 euro e dovrà essere pagata entro 30 giorni.

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