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Fed

Perché la mossa della Fed di Powell non avrà grandi effetti. Il commento di Sersale

La Fed di Powell si è fatta prendere dalla precipitazione, quando ancora la situazione non è chiara, dando al mercato un segnale di grave preoccupazione. Il commento di Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr

Il Fomc della Fed ha optato per un taglio dei tassi intrameeting, di 50 bps. La mossa è stata accompagnata da un breve statement in cui si osserva che l’economia rimane robusta ma il Coronavirus comporta dei rischi, che giustificano il taglio.

Un’ora dopo, Powell si è presentato in conferenza stampa e ha ribadito i concetti illustrati sopra, aggiungendo che l’impatto sul ciclo globale dell’epidemia si comincia a vedere.

Come mai c’è stata una reazione negativa dei mercati alla mossa della Fed?

Personalmente identifico una commistione di fattori:

** L’aggiustamento è così brusco e improvviso, da lasciar intendere che la Fed sia davvero molto preoccupata per il ciclo Usa e globale, a prescindere dalle dichiarazioni di prammatica. Con la mossa, Fomc ha usato praticamente 1/3 dello spazio residuo che ha, prima di arrivare al floor di 0%. E l’epidemia in US è ancora agli inizi. Il fatto che Powell & c abbiano ripetuto ad nauseam che ci voleva un serio cambio di scenario per indurli a interrompere la  pausa,  costituisce un aggravante.

**  Quando è stato l’ultimo taglio intrameeting della Fed? L’8 ottobre del 2008, nel bel mezzo della Grande Crisi Finanziaria, poco  dopo  il  fallimento  di Lehnam. Oltre 11  anni fa. Il Fomc non ha ritenuto di aspettare 2  settimane, fino alla prossima riunione (18 marzo).

** Questo tipo di shock per l’economia non sembra del tipo che si cura con l’abbassamento del costo del capitale. L’impatto dei blocchi sulle catene di approvvigionamento crea un deficit di offerta, mentre dal  lato della domanda abbiamo l’impatto delle misure di contenimento su viaggi, turismo e commercio e quello dell’incertezza sui consumi, e sugli investimenti delle aziende. Il costo del capitale non era un problema nemmeno prima,  e abbassarlo ha un effetto modesto.

** Infine, non sembra di vedere alcun coordinamento con gli altri istituti di emissione. Trattandosi di un taglio  intrameeting, sarebbe stato sensato attendersi,  dopo le  promesse odierne del  G7, che altre Banche Centrali unissero gli sforzi. Ma, per  il momento, nessun altro si è fatto vivo (anche se non possiamo escludere che avvenga a breve). Per  inciso, se ne ricava l’impressione che effettivamente la  Fed sia un po’ succube della Casa Bianca.

In sostanza l’impressione è che Powell e C. si siano fatti prendere dalla precipitazione, e abbiano utilizzato parte consistente della loro potenza di fuoco troppo presto, quando ancora la situazione non è chiara, e dando al mercato un segnale di grave preoccupazione (a proposito di allarmismo).

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