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Perché il Tar ha confermato la multa Antitrust a Wind

Che cosa ha deciso il Tar del Lazio sulla multa dell'Antitrust a Wind per pratica commerciale scorretta

 

È stata confermata dal Tar del Lazio la multa da 165mila euro inflitta nel 2009 dall’Antitrust a Wind per una pratica commerciale scorretta consistenti in talune tariffe Infostrada pubblicizzate sul proprio sito web e con spot televisivi. La decisione è contenuta in una sentenza con la quale i giudici hanno respinto un ricorso proposto dalla stessa compagnia telefonica.

AL MULTA A WIND

A conclusione di un complesso procedimento istruttorio, l’Autorità rilevò che Wind “aveva realizzato una pratica commerciale – ne dà conto il Tar in sentenza – consistente nel non aver correttamente informato i clienti finali circa l’effettiva possibilità di interrompere il rapporto commerciale con Telecom, quale operatore ‘incumbent’, in relazione al pagamento del canone a quest’ultima, al momento del passaggio a Wind stessa”.

LE PRATICHE INGANNEVOLI

L’ingannevolezza della pratica derivava dalle modalità seguite da Wind “per ingenerare nel consumatore finale la convinzione di poter accedere immediatamente alla nuova rete da lei gestita interrompendo subito e contestualmente ogni rapporto con Telecom”.

CHE COSA DICE IL TAR

Per il Tar “l’ingannevolezza del messaggio e la consequenziale scorrettezza della pratica risultano puntualmente analizzate nel provvedimento impugnato e motivate in modo esaustivo e persuasivo, dovendosi, pertanto, rilevare l’insussistenza del dedotto difetto di motivazione”; e “dalla lettura del provvedimento risulta che, nella determinazione della sanzione, l’Autorità si è attenuta ai parametri di riferimento” individuati dalla normativa di settore.

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