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Perché i consumatori Ue hanno denunciato Temu? Report Le Monde

Le associazioni europee dei consumatori hanno presentato una denuncia contro Temu, la piattaforma cinese di shopping online che, solo nell'Unione europea, conta più di 75 milioni di utenti mensili. Tutti i dettagli nell'articolo di Le Monde

 

Giovedì 16 maggio le associazioni europee dei consumatori hanno annunciato di aver presentato una denuncia contro la piattaforma cinese di shopping online Temu, accusata di manipolare gli utenti online e di violare diverse disposizioni del regolamento dell’Unione europea (UE) sui servizi digitali (DSA), scrive Le Monde.

INTERFACCE INGANNEVOLI PER FAR COMPRARE DI PIÙ

Temu, che conta più di 75 milioni di utenti mensili nell’UE, “è piena di interfacce ingannevoli – ‘dark patterns’ – per incoraggiare i consumatori a spendere di più sulla piattaforma”, spiega Monique Goyens, direttore generale dell’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), citata in un comunicato stampa.

Questa federazione di associazioni e 17 dei suoi membri – tra cui UFC-Que choisir in Francia – hanno presentato contemporaneamente denunce alla Commissione europea e alle autorità nazionali competenti.

Su Temu, “i consumatori si vedono proporre versioni diverse e più costose quando hanno cliccato su un determinato prodotto, e si trovano di fronte a un percorso a ostacoli quando vogliono chiudere il loro account”, lamenta Goyens.

PERCHÉ TEMU VIOLA IL DSA

Da febbraio, il DSA ha imposto nuovi obblighi a tutte le piattaforme online per proteggere meglio gli utenti dai contenuti illegali, con sanzioni pecuniarie. Ad esempio, il regolamento vieta le interfacce ingannevoli e impone una maggiore trasparenza sugli algoritmi utilizzati per indirizzare gli utenti di Internet. Richiede di verificare l’identità dei venditori sulle piattaforme e di bloccare i truffatori recidivi.

Temu “spesso non fornisce ai consumatori informazioni cruciali sui venditori di prodotti e non è quindi in grado di indicare se il prodotto soddisfa i requisiti di sicurezza dell’UE”, critica il BEUC. La piattaforma cinese, che negli ultimi due anni ha fatto progressi fulminei in Europa grazie a una strategia di prezzi bassi, “non fornisce inoltre informazioni sufficienti sui suoi sistemi di raccomandazione e sul modo in cui i vari criteri che utilizza portano a proporre determinati prodotti”, deplora l’organizzazione.

“Temu viola il regolamento UE sui servizi digitali e deve essere indagato dalle autorità”, afferma il BEUC.

ANCHE ITALIA E GERMANIA ACCUSANO TEMU DI IRREGOLARITÀ

A ottobre, l’associazione italiana dei consumatori Altroconsumo ha testato 13 prodotti cosmetici venduti sulla piattaforma e ha scoperto che 9 di essi non specificavano, o specificavano solo parzialmente, l’elenco degli ingredienti.

All’inizio dell’anno, la federazione tedesca delle organizzazioni dei consumatori (VZBV) ha accusato Temu di mostrare avvisi fuorvianti sui prodotti venduti e di ingannare i consumatori mostrando riduzioni di prezzo. Ha ottenuto da Temu delle modifiche che, per il momento, si applicano però solo al mercato tedesco.

(Estratto dalla rassegna stampa estera a cura di eprcomunicazione)

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Per quanto riguarda il Digital Service Act (DSA), un portavoce di Temu ha evidenziato:

“Temu è arrivato da poco in Europa, dopo avere fatto ingresso nei nostri primi mercati poco più di un anno fa. In questo periodo abbiamo ascoltato attentamente i feedback dei clienti, degli enti regolatori e dei gruppi di difesa dei consumatori. Abbiamo adattato attivamente il nostro servizio per allinearlo alle pratiche e alle preferenze locali e ci impegniamo a rispettare pienamente le leggi e i regolamenti dei mercati in cui operiamo. Il nostro obiettivo non è solo quello di soddisfare i requisiti minimi di legge, ma di superarli aderendo alle principali best practice. Per raggiungere questo obiettivo, lavoriamo a stretto contatto con i nostri venditori terzi, con le autorità di regolamentazione, con le associazioni dei consumatori e con gli altri stakeholder. I nostri interessi nella protezione dei consumatori sono reciproci e allineati. Il nostro impegno per la conformità e la nostra volontà di coinvolgere le parti interessate a livello globale sono visibili nelle nostre azioni proattive. Temu ha sottoscritto una dichiarazione cease-and-desist con la tedesca VZBV, impegnandosi a rispondere alle preoccupazioni sollevate sulle nostre pratiche, molte delle quali sono oggetto della denuncia del BEUC. Inoltre, Temu ha firmato un impegno per la sicurezza dei prodotti con la Fair Trade Commission della Corea del Sud, impegnandosi ad adottare un sistema completo per individuare, prevenire e rimuovere dalla circolazione i prodotti non sicuri. Temu si impegna a fornire servizi innovativi e convenienti ai consumatori, dando priorità alla loro sicurezza. Operiamo con integrità e siamo guidati da un insieme di valori fondamentali che mettono sempre i consumatori al primo posto. Siamo pronti a collaborare rapidamente e diligentemente con le parti interessate per garantire la sicurezza dei consumatori e la crescita sostenibile della piattaforma. Per quanto riguarda il reclamo del BEUC, lo prendiamo molto sul serio e lo studieremo a fondo. Ci auguriamo di continuare il dialogo con le parti interessate per migliorare il servizio di Temu per i consumatori. Laddove individuiamo aree di miglioramento, siamo desiderosi di lavorare insieme per migliorare il nostro servizio e correggere eventuali carenze. Abbiamo a cuore gli interessi dei consumatori e ci sforziamo di fornire un servizio sicuro e affidabile che sia apprezzato dai consumatori e che aggiunga un valore significativo. Siamo impegnati nella trasparenza e nel pieno rispetto di tutte le leggi e le normative vigenti”.

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