Google ha raggiunto un accordo con le autorità francesi per chiudere un’indagine sul mancato pagamento delle imposte in Francia, accettando di pagare una multa di 549 milioni di dollari insieme a 510 milioni di dollari di tasse arretrate.
LE ACCUSE DI GOOGLE
Il gigante americano punta il dito contro le regole poco chiare della tassazione internazionale, una sorta di spada di Damocle per le grandi società digitali. «Continuiamo a credere che il modo migliore per fornire un quadro chiaro alle imprese che operano in tutto il mondo sia la riforma coordinata del sistema fiscale internazionale», ha messo per iscritto il colosso di Mountain View.
CHE COSA È SUCCESSO
Mercoledì 11 settembre un tribunale parigino ha condannato il motore di ricerca più utilizzato al mondo a pagare 500 milioni di euro; la società ha così deciso di mettere tutti i suoi conti in regola pagando 465 milioni di euro aggiuntivi e chiudere le indagini di “frode fiscale aggravata» avviate nel 2015.
I NUMERI IN BALLO
La multa da 500 milioni di euro, accettata da Google France e Google Ireland, è stata convalidata nell’ambito di un accordo giudiziario di interesse pubblico (CJIP), che consente a una società di negoziare un’ammenda senza doversi sottoporre a un processo o a una procedura di «dichiarazione di colpevolezza». Lo ha dichiarato la stessa società che ha pubblicato un comunicato sull’accordo ottenuto con la giustizia francese.
IL PRECEDENTE CON L’ITALIA
Risale al 2017, invece, l’accordo di Google con l’Agenzia delle entrate italiana, con cui aveva accettato di versare 306 milioni di euro per il periodo 2002-2015. «Abbiamo messo fine alle controversie fiscali che abbiamo avuto in Francia per molti anni», ha dichiarato Google nel comunicato. «Questi accordi includono un pagamento di 500 milioni di euro annunciato da un tribunale francese, così come un importo di 465 milioni di euro di tasse aggiuntive che abbiamo accettato di pagare», ha aggiunto.