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Cellnex Benetton

Perché Edizione di Benetton non si scalda troppo per Cellnex?

Edizione della famiglia Benetton si diluirà al 13% nel capitale di Cellnex Telecom, dal 29% attuale, dopo l'aumento di capitale da 4 miliardi di euro deliberato dalla società delle torri tlc. Il ruolo di Goldman Sachs. Fatti, numeri e ricostruzioni

 

La Edizione della famiglia Benetton si diluirà al 13% nel capitale di Cellnex Telecom, dal 29% attuale, dopo l’aumento di capitale da 4 miliardi di euro deliberato dalla società delle torri tlc presieduta da Franco Bernabé e guidata dall’amministratore delegato Tobias Martinez.

I Benetton non credono più nel business – peraltro ritenuto redditizio dagli analisti anche se al momento la società è in perdita – di Cellnex o hanno necessità di fare cassa per dare linfa agli altri business del gruppo Benetton che non vanno benissimo?

E’ questa la domanda che si stanno ponendo in queste ore addetti ai lavori e investitori dopo quanto emerso ieri dalle comunicazioni ufficiali della Edizione della famiglia Benetton.

Ecco fatti, numeri e analisi.

In una nota di ieri, Connect Due Srl, veicolo integralmente controllato da Edizione, ha annunciato di aver sottoscritto con Goldman Sachs un contratto per la vendita di 63,4 milioni di diritti di sottoscrizione dell’aumento di capitale che rappresentano la totalità dei diritti spettanti alla holding.

Goldman Sachs intende esercitare i diritti di opzione relativi a soli 50 milioni di titoli (13% circa) e pertanto, al fine di evitare effetti ribassisti sulle quotazioni legate all’incertezza sugli altri diritti non esercitati, avvierà una operazione di collocamento accelerato sui restanti 13,2 milioni di azioni. Questo pacchetto è pari al 3,4% del capitale e per un valore di 802 milioni di euro al prezzo di chiusura di ieri.

All’interno del prospetto dell’aumento di capitale inviato all’Autorità di Borsa spagnola (Cnmv), dopo l’indicazione che Azure Vista C 2020, Canada Pension Plan Investment Board, Lisson Grove Investment e Permian Investment Partners – detentori rispettivamente del 6,73%, 4,95%, 6,73% e 0,29% del capitale della società – hanno concordato di sottoscrivere l’aumento, si legge del “no” di Edizione.

Poi c’è stata la comunicazione per informare che ConnecT Due (la società interamente controllata da Edizione in cui è finito il 16,45% delle quote possedute in Cellnex dopo la liquidazione del veicolo ConnecT che vedeva i Benetton insieme ai fondi di Singapore e Abu Dhabi detenere il 29,9% della società) ha sottoscritto con Goldman Sachs un contratto per la vendita di 63,4 milioni di diritti di sottoscrizione dell’aumento di capitale che rappresentano la totalità dei diritti spettanti alla holding.

L’operazione con Goldman Sachs, si legge ancora nella comunicazione alla Cnmv come sottolinea oggi il Sole 24 Ore, «nasce nell’ambito delle decisioni di allocazione del capitale di Edizione in relazione al suo portafoglio di investimenti e dopo essere stata informata della decisione di Atlantia di non acquisire tali diritti».

Mentre i fondi di Abu Dhabi e Singapore sottoscriveranno l’aumento di capitale, Edizione evita dunque di mettere mano al portafogli per un’iniezione che sarebbe stata nell’ordine di 660 milioni al prezzo fissato di 39,45 euro per azione.

In ogni caso, la famiglia Benetton ha ribadito nelle sue comunicazioni il fermo appoggio alla strategia di Cellnex e all’aumento di capitale per la crescita. In questo quadro, post aumento Edizione dovrebbe diluirsi al 13 per cento.

Ma davvero c’è un “fermo appoggio”? E allora perché non partecipare all’aumento di capitale evitando di diluirsi? Evidentemente – fa notare un analista che chiede l’anonimato – Edizione ha bisogno di far cassa. La decisione di Atlantia di non acquisire i diritti fa generare in effetti questa deduzione.

Come detto, il pacchetto della banca d’affari americana Goldman Sachs è pari al 3,4% del capitale e per un valore di 802 milioni di euro al prezzo di chiusura di ieri, giorno in cui il titolo ha messo a segno un rialzo dell’8,27%, raggiungendo un nuovo massimo storico di 60,78 euro per una capitalizzazione di mercato superiore ai 23,4 miliardi, ha sottolineato il Sole 24 Ore: “Il mercato, insomma, l’aumento di capitale deciso da Cellnex, dopo i due per 3,7 miliardi del 2019, sembra averlo promosso, come la strategia di crescita per acquisizioni visto che la società presieduta da Franco Bernabé e guidata dall’ad Tobias Martinez, già presente in 8 Paesi europei, ha dichiarato di essere in procinto di esaminare opportunità di mercato per un valore complessivo di 11 miliardi”.

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