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Sanzioni

Banche, Difesa, pensioni, scuola. Novità e retromarce dalla legge di Bilancio definitiva

L'articolo di Michelangelo Colombo

Il testo della legge di bilancio c’è. Al termine di una gestazione durata quindici giorni, i 108 articoli della manovra, dopo la firma del capo dello Stato, arrivano al Parlamento: tra il 29 e il 30 novembre è previsto che il ddl approdi in Aula alla Camera.

Ma se è vero che viene confermato lo stanziamento di 16 miliardi per i due cavalli di battaglia di M5s e Lega, reddito di cittadinanza e quota 100, come e quando le misure partiranno è ancora tutto da scrivere. Così come è aperta la discussione su interventi divisivi come il taglio alle pensioni d’oro. Come andrà a finire, dipende ancora da due fattori critici: Bruxelles e i mercati.

Il premier Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera, dice che “attribuire al governo la responsabilità” dei dati su Pil e disoccupazione “è irragionevole e profondamente ingiusto. Gli effetti positivi delle nostre riforme si vedranno a partire dal 2019. La nostra rivoluzione è appena iniziata”, dice il premier convinto “che la ricetta per la nostra economia debba essere responsabile sì, ma espansiva”. E “nel confronto con la Commissione europea riusciremo a dimostrare la bontà di una manovra di crescita”.

Vediamo ora in dettaglio la legge di Bilancio composta di 75 pagine, più tabelle e relazione tecnica.

REDDITO E PENSIONI FUORI DALLA LEGGE DI BILANCIO

L’elemento più interessante è che, in termini normativi, il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni con quota 100 sono fuori dalla legge di Bilancio, e saranno introdotti nel dettaglio con “appositi provvedimenti”. Non cambia, invece, l’articolo che dispone due fondi da 9 miliardi per il reddito e di 6,7 miliardi (7 miliardi dal 2020) per le pensioni. Il tentativo è quello di posticipare nel tempo due delle questioni più delicate sul tappeto.

BANCHE E DINTORNI

E’ previsto un miliardo e mezzo per i risparmiatori “truffati dalle banche”, con fondi dai “conti correnti e dei rapporti bancari definiti come dormienti all’interno del sistema bancario nonché del comparto assicurativo e finanziario”. Nel testo si spiega che per questi risparmiatori “è istituito un Fondo di ristoro con una dotazione finanziaria iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021”. Chi sono questi soggetti? “Coloro che hanno subìto un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), in ragione della violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria” nella “prestazione dei servizi e delle attività di investimento relativi alla sottoscrizione e al collocamento di azioni emesse da banche aventi sede legale in Italia poste in liquidazione coatta amministrativa, dopo il 16 novembre 2015 e prima della data del 1 gennaio 2018, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze”.

SPESE MILITARI E DIFESA

Nella bozza si legge anche che “le spese militari sono ridotte di euro 60 milioni annui a decorrere dall’anno 2019 e di ulteriori euro 531 milioni nel periodo dal 2019 – 2031”.

REGIONI RIVEDANO VITALIZI, O TAGLI ALL’80%

Vengono poi previsti, dal 2019, tagli alle Regioni pari al 80% dei trasferimenti statali se non viene rivista la disciplina sui vitalizi. Si deve provvedere “a rideterminare la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale”, recita il testo.

CABINA REGIA INVESTIMENTI A CHIGI

Arriva “Investitalia”, la cabina di regia a palazzo Chigi per la promozione degli investimenti pubblici e privati. All’articolo 18 si parla dell’istituzione di “una Struttura di missione per il supporto alle attività del presidente del Consiglio dei ministri di coordinamento delle politiche del governo e dell’indirizzo politico e amministrativo dei ministri in materia di investimenti pubblici e privati”. La struttura, che “opera alla dirette dipendenze del presidente del Consiglio anche in raccordo con la Cabina di regia Strategia Italia”, potrà contare su una dotazione di 25 milioni di euro dal 2019.

UNA CENTRALE PER LE OPERE PUBBLICHE

A decorrere dal primo gennaio 2019, è istituita la “Centrale per la progettazione delle opere pubbliche”, presso l’Agenzia del demanio che assume la denominazione di Agenzia del demanio e della progettazione. Al fine di consentire lo svolgimento dei compiti previsti, è autorizzata l’assunzione a tempo indeterminato, a partire dall’anno 2019, presso l’Agenzia e con destinazione alla Centrale, di un massimo di 300 unità di personale. Per le prime 50 assunzioni si “può procedere al reclutamento, prescindendo da ogni formalità, attingendo dal personale di ruolo”. E’ autorizzata la spesa di 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019.

SCUOLA, LE NOVITA’ PER GLI ATA

Passano a tempo pieno gli assistenti tecnici e amministrativi (Ata) assunti nel 2018-19: “A decorrere dall’anno scolastico 2019/2020, è autorizzata la trasformazione, da tempo parziale a tempo pieno, del rapporto di lavoro degli assistenti amministrativi e tecnici assunti nell’anno scolastico 2018/2019”. Verranno inoltre tassate le ripetizioni: l’aliquota è stata stabilita nel 15 per cento.

CENTRI IMPIEGO

Nella bozza sono previsti due miliardi tra il 2019 e il 2020 (uno all’anno) per migliorare il funzionamento (assumendo personale e automatizzandoli) dei centri per l’impiego senza i quali la norma sul reddito di cittadinanza diventa quasi impraticabile: “Nell’ambito del Fondo per il reddito di cittadinanza di cui al comma 1, fino a 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, è destinato ai centri per l’impiego al fine del loro potenziamento e, fino a 10 milioni di euro per l’anno 2019, è destinato al finanziamento del contributo per il funzionamento di ANPAL Servizi S.p.A”.

SALTA L’AUMENTO DEL FONDO PER LA FAMIGLIA

Scompare, dall’ultima versione del testo, l’incremento di 100 milioni della dotazione del fondo “politiche per la famiglia”. A sostegno della famiglia (e delle aree rurali) arriva invece la possibilità di avere un territorio a titolo gratuito per due anni, a patto di avere un terzo figlio nel prossimo triennio. Prevista anche la possibilità di un mutuo a tasso zero, fino a 200 mila euro, per comprare una casa nelle vicinanze del territorio stesso.

IL DOCUMENTO COMPLETO DELLA LEGGE DI BILANCIO

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