L’Italia, come altri paesi europei, sostiene attraverso contributi pubblici l’attività editoriale di quotidiani e periodici. La finalità è garantire il principio del pluralismo dell’informazione, con una particolare attenzione alle voci, e dunque alla stampa, delle realtà locali. In questa categoria rientrano anche i giornali in lingua non italiana diffusi sul territorio nazionale ma ricevono fondi anche le imprese editrici di quotidiani o di periodici italiani diffusi all’estero.
I GIORNALI SUL TERRITORIO NAZIONALE CHE POSSONO ACCEDERE AI CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA
I contributi pubblici all’editoria sono destinati a quelle realtà imprenditoriali che svolgano un’attività informativa autonoma e indipendente di carattere generale:
- le cooperative giornalistiche;
- le imprese editrici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro, limitatamente ad un periodo di cinque anni a decorrere dal 15 novembre 2016, data di entrata in vigore della legge 26 ottobre 2016, n. 198;
- gli enti senza fini di lucro ovvero le imprese editrici il cui capitale è interamente detenuto da tali enti;
- le imprese editrici che editano quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche.
I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA ALLA STAMPA ESPRESSIONE DELLE MINORANZE LINGUISTICHE: PIÙ DI 5,5 MILIONI DI EURO
Sono otto le imprese editrici di quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche che ricevono finanziamenti pubblici per un totale di 5.566.571,88 euro. L’assegno più generoso va a Dolomiten, quotidiano in lingua tedesca edito da Athesia Druck s.r.l., che riceve 3.088.498,02 euro assorbendo più di metà del fondo a disposizione. A distanza segue Primorski Dnevnik, in lingua slovena, edito da PR.A.E. Promozione Attivita Ed.le s.r.l. che si è visto corrispondere un assegno da 867.531,36 euro, Die Neue Sudtiroler Tageszeitung, in lingua tedesca, che riceve 536.672,82 euro e Ff-Sudtiroler Wochenmagazin, sempre in tedesco e con un assegno da 322.643,97 euro. Gli altri cinque giornali che ricevono finanziamenti sono:
- Südtiroler Wirtschaftszeitung – SWZ (173.711,79 euro)
- BZ (172.243,55 euro)
- Novi Matajur (055,36 euro)
- Novi Glas (140.382,95 euro)
- La Usc di Ladins, quotidiano in lingua ladina (129.832,06 euro)
I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA PER I GIORNALI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
Sono previsti anche contributi pubblici all’editoria per imprese editrici di periodici italiani all’estero che trattano argomenti di interesse per le comunità italiane, e questo al fine di tutelare i legami con l’Italia e contribuire a diffondere la lingua e la cultura italiana nonché la promozione del sistema Italia all’estero. Possono accedere ai contributi le imprese/associazioni che editano:
- periodici editi e diffusi all’estero con testi scritti almeno per il 50 per cento in lingua italiana;
- periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero.
AI GIORNALI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO POCO PIÙ DI MEZZO MILIONE DI EURO
Sono solo tre i quotidiani di “italiani all’estero” che ricevono finanziamenti per un totale di 514.898,42 euro. L’assegno più generoso, da 236.106,26 euro, va a “La voce del popolo!”, quotidiano edito dall’Ente giornalistico editoriale EDIT Fiume, a seguire c’è il Corriere Canadese, con 162.643,04 euro, e, infine, Il Globo, quotidiano degli italiani all’estero, con 116.149,12 euro.
DAL FONDO STRAORDINARIO 90 MILIONI DI EURO PER CHI HA INVESTITO IN INNOVAZIONE
Inoltre la legge di Bilancio 2022 – 2024 ha istituito il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” dotandolo di 90 milioni di euro per l’anno 2022 e di 140 milioni di euro per l’anno 2023 (Legge 30 dicembre 2021 n. 234, L’art. 1, c. 375). La misura straordinaria finanzia interventi di sostegno all’editoria, con l’obiettivo di incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, all’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media, e a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione.
IL BONUS EDICOLA: 2MILA EURO UNA TANTUM AGLI EDICOLANTI
Il settore dell’editoria è così in difficoltà che non basta aiutare i giornali a essere pubblicati, è necessario anche sostenere il reddito degli edicolanti. Il D.P.C.M. 28 settembre 2022 ha previsto, come misura di sostegno alle edicole, un contributo una tantum fino a 2mila euro, entro il limite di 15 milioni di euro. Per il reperimento dei fondi si attinge al Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria.