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Disney Licenziamenti

Nuvole nere sul castello fiabesco. Licenziamenti in casa Disney

Richiamato in fretta e furia per limitare le spese aumentate durante la guida del predecessore, il 'nuovo' Ceo Bob Iger ha inaugurato una nuova stagione di licenziamenti in Disney. Fatti, numeri e approfondimenti

Anche Disney inaugura una stagione di forti tagli al personale per ridurre le spese. È lo stesso Ceo, Bob Iger, ad annunciare quello che tutti si aspettavano, ovvero che il Gruppo nella settimana in corso darà il via al primo di tre round di licenziamenti che colpiranno in tutto 7mila dipendenti del gigante dell’intrattenimento.

STAGIONE DI LICENZIAMENTI IN DISNEY

In tutto il mondo, stando ai dati ripresi dalla CNN, Disney dà lavoro a 220mila persone (il dato è di ottobre 2022). Questo piano di licenziamenti andrà a colpire dunque il 3% e riguarderà vari comparti della Big Tech: la distribuzione Disney, i parchi divertimento e anche ESPN. I tagli avranno una ripercussione anche sulla produzione dei contenuti originali: la società ha annunciato di voler tagliare oltre 5 miliardi di dollari di costi, in cui sono appunto inclusi 3 miliardi per la parte creativa.

La notizia non sorprende e non soltanto perché sono mesi che le Big Tech stanno attuando piani di ristrutturazioni imponenti per ridurre i costi, ma anche in quanto Disney era stata costretta a procedere con licenziamenti già nella difficile stagione dei lockdown che avevano fermato i suoi parchi dei divertimenti.

IL RITORNO DI BOB IGER, MR SPENDING REVIEW

Non solo: lo stesso ritorno ai vertici del 71enne Bob Iger in pieno autunno seguito alle dimissioni di Bob Chapek era stato determinato dal tentativo di risollevare le sorti della multinazionale statunitense. “Il consiglio di amministrazione – le parole espresse alla nomina di Iger -ha deciso che, di fronte a un periodo sempre più complesso di trasformazioni dell’industria, Bob Iger è particolarmente adatto a guidare la compagnia durante questo momento delicato”.

“Iger ha il profondo rispetto del team guida di Disney, con cui ha lavorato a stretto contatto fino alla sua fuoriuscita dalla compagnia 11 mesi fa ed è molto ammirato dai dipendenti Disney in tutto il mondo, tutte caratteristiche che dovrebbero garantire una transizione fluida e senza scossoni nella leadership”.

Iger dovrebbe rimanere nel ruolo per i prossimi due anni. E ora per l’Ad è arrivata la stagione dei tagli: “La difficile realtà di molti colleghi e amici che lasciano Disney non è qualcosa che prendiamo alla leggera – sono le parole dell’amministratore delegato -. Nei momenti difficili, dobbiamo sempre fare ciò che è necessario per garantire che Disney possa continuare a offrire un intrattenimento eccezionale al pubblico”.

“A questo proposito, stiamo puntando a risparmi sui costi in tutta l’azienda per oltre 5,5 miliardi dii dollari”, ha detto Iger. In che modo? “In primo luogo, le riduzioni dei costi non legati ai contenuti ammonteranno a circa 2,5 miliardi di dollari, senza tener conto dell’inflazione. Un miliardo di dollari di risparmi è già in corso”, ha detto il neo Ceo che sapeva di essere stato richiamato col solo scopo di diminuire la spesa lievitata nei due anni del predecessore.

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