Nuova tegola per Rolls-Royce in vista.
La multinazionale britannica del settore aerospaziale e della difesa potrebbe dover affrontare una potenziale azione legale collettiva da parte degli azionisti per un valore di almeno 350 milioni di sterline. Lo ha rivelato per primo il Telegraph.
Gli investitori stanno collaborando con gli avvocati per ricevere un risarcimento, ritenendo che il produttore di motori a reazione abbia fornito false dichiarazioni al mercato riguardo allo scandalo di concussione e corruzione che ha coinvolto Rolss-Royce nel 2017. Sempre il Telegraph ha riferito che Rolls-Royce si è rivolta a Slaughter & May per evitare un contenzioso, lo stesso studio legale a cui si è affidata durante lo scandalo di corruzione.
Nel gennaio 2017, Rolls-Royce ha dichiarato che avrebbe pagato 671 milioni di sterline per accuse di concussione e corruzione con le autorità di Regno Unito, Usa e Brasile per evitare i procedimenti giudiziari per irregolarità su alcune commesse.
Non è un buon periodo per il colosso di ingegneria di punta della Gran Bretagna. Proprio la scorsa settimana la società ha annunciato che taglierà fino a 2.500 posti di lavoro nel tentativo di ridurre i costi. Negli ultimi dieci anni, Rolls-Royce, i cui motori e sistemi sono utilizzati sull’Airbus A350 e sul Boeing 787, nonché su navi, sottomarini e nella produzione di energia, ha attraversato diverse ristrutturazioni, eliminando più di 13.000 posti di lavoro.
L’ultimo round di licenziamenti è stato annunciato dal nuovo amministratore delegato Tufan Erginbilgic, subentrato all’inizio dell’anno. In un discorso rivolto allo staff della Rolls-Royce non molto tempo dopo aver preso il timone, proprio Erginbilgic ha descritto l’azienda come una “piattaforma in fiamme” che stava rimanendo indietro rispetto ai principali concorrenti e distruggendo valore per gli azionisti.
Tutti i dettagli.
LE ACCUSE DEGLI AZIONISTI
Gli azionisti sostengono che la società ha fornito false dichiarazioni al mercato riguardo allo scandalo di corruzione e hanno intenzione di chiedere un risarcimento di 350 milioni di sterline per le perdite subite a causa della vicenda.
LO SCANDALO DEL 2017
Nel gennaio 2017 Rolls-Royce ha annunciato il pagamento di 671 milioni di sterline dopo aver raggiunto accordi con le autorità di Gran Bretagna, Usa e Brasile che indagavano sulle accuse di corruzione che riguardavano una serie di commesse in diversi paesi del mondo. La condotta è durata tre decenni e ha avuto luogo in paesi tra cui Indonesia, Tailandia, India, Russia, Nigeria, Cina e Malesia.
Grazie all’esborso volontario da parte del gruppo, Rolls-Royce ha evitato i procedimenti giudiziari.
Il procedimento deve ancora essere avviato, ma resta inteso che potrebbero essere mosse accuse contro l’ex amministratore delegato di Rolls, John Rishton, così come contro ex membri del consiglio tra cui Michael Terrett, Sir Simon Robertson e Colin Smith, rileva il Telegraph.
Da parte sua, Rolls-Royce non vuole farsi trovare impreparata e avrebbe già ingaggiato Slaughter and May per respingere il potenziale contenzioso, lo stesso team di avvocati che hanno lavorato all’accordo SFO, aggiunge il quotidiano britannico.
LA POSIZIONE DELLA SOCIETÀ
Infine, un portavoce della società ha dichiarato: “La Rolls-Royce oggi è un business fondamentalmente diverso. Rolls-Royce ha tolleranza zero per la cattiva condotta aziendale. Abbiamo trasformato le nostre procedure interne di etica e conformità, ecco perché nel gennaio dello scorso anno il Serious Fraud Office ha presentato un avviso che ci libera dal Deferred Prosecution Agreement (DPA) del Regno Unito”.
Rolls-Royce ha fatto sapere che “difenderà strenuamente” qualsiasi azione collettiva e ha precisato di non aver ricevuto alcuna richiesta formale.