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Bioera

Non solo Visibilia di Santanché, cosa combina il fondo arabo Negma?

Le operazioni del fondo Negma con sede a Dubai e le aziende in difficoltà (come Visibilia): ecco come funzionano i prestiti obbligazionari convertibili cum warrant al centro di un esposto di un azionista di minoranza della società amministrata per anni dall'attuale ministro Santanché

 

L’ultima puntata di Report ha acceso i riflettori sulle attività imprenditoriali del ministro del turismo Daniela Santanchè e sulle difficoltà finanziarie di KiGroup e Visibilia. La prima è un’azienda di distribuzione di cibo biologico, gestita in passato dall’ex marito del ministro Santanchè, Canio Mazzaro, e presieduta dalla stessa Santanchè dimessasi anni fa, mentre la seconda è stata amministrata fin dalla nascita dall’attuale ministro del Turismo che però si è dimessa e ha venduto le sue quote.

LE DIFFICOLTÀ DI DI KIGROUP E VISIBILIA E L’INTERVENTO DEL FONDO NEGMA

Le difficoltà delle aziende hanno avuto ripercussioni negative sui dipendenti delle due società ma non solo. Le società, in grave crisi di liquidità, sono finite nell’orbita del fondo arabo Negma Group Ltd, dislocato a Dubai e domiciliato in un paradiso off shore. I risultati, però, non sono stati profittevoli per le aziende, i valori dei titoli di entrambi sono precipitati causando danni ai dipendenti delle aziende e agli azionisti. L’intervento in veste di finanziatore del fondo Negma prevedeva l’erogazione di prestiti obbligazionari convertibili cum warrant che le aziende in difficoltà hanno sottoscritto. Il fondo Negma ha convertito le obbligazioni in azioni delle società finanziate, le stesse venivano poi vendute sul mercato. L’affare era tutto per Negma dato che la conversione avveniva a prezzi scontati rispetto ai valori di mercato e dalla vendita in borsa Negma ci ricavava una plusvalenza.

L’ANALISI DI AMBROMOBILIARE: LE AZIENDE CHE HANNO USUFRUITO DEL FONDO NEGMA

Questi movimenti non hanno coinvolto solo le aziende KiGroup e Visibilia. Uno studio di Ambromobiliare ha preso in esame l’andamento dei prestiti obbligazionari convertibili cum warrant che hanno interessato diverse aziende tra il 2017 e il 2021. L’analisi ha esaminato le società quotate su Euronext Growth Milano. Le aziende analizzare da Ambromobiliare sono: Askoll Eva, una casa motociclistica italiana che produce scooter elettrici, biciclette a pedalata assistita e monopattini elettrici, Axélero, un’azieda di digital marketing, Casta Diva Group, una società di comunicazione, Caleido Groum, una società di turismo, Energica Motor Company, un’azienda che costruisce motoveicoli elettrici, Illa, azienda produttrice di utensili da cucina, Prismi, azienda di comunicazione, Sciuker Frames, azienda che produce infissi, SMRE, azienda edile, l’emittente Mondo TV France, KiGroup, azienda  attiva nel settore della distribuzione e produzione di alimenti biologici e naturali e Visibilia Editore. Un’altra società che ha avuto rapporti con il fondo arabo per un Poc è Fenix Enterteinement.

COME OPERA IL FONDO NEGMA

A questo punto bisogna fare qualche precisazione. Le aziende in crisi di liquidità siglano accordi con fondi specializzati e società di investimento, come il fondo Negma, che prevedono l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili cum warrant. I prestiti obbligazionari emessi sono “sotto la pari” ciò significa che il prezzo risulta essere inferiore al valore nominale del titolo. A questo va aggiunto che, di solito, non è previsto il pagamento di una cedola. Viceversa, se il POC è emesso alla pari, viene riconosciuto il pagamento di una cedola. Inoltre, per favorire l’emissione, il POC è abbinato a una warrant che altro non è che uno strumento che garantisce al possessore dell’obbligazione la possibilità di acquisto o di vendita da esercitarsi entro una certa scadenza. Il warrant è spesso utilizzato per rendere più appetibili le proprie obbligazioni.

I VANTAGGI ALL’ACQUISTO PER IL FONDO NEGMA

Il numero di azioni oggetto di ciascuna conversione viene determinato sulla base di un prezzo di conversione pari a una determinata percentuale (tra il 90 e il 95 del prezzo medio ponderato per i volumi delle transazioni (volume weighted average price VWAP) sul titolo della società. Quindi, la convenienza per il fondo sta nel fatto che la conversione delle obbligazioni avviene con uno sconto rispetto al prezzo di mercato, inoltre la società d’investimento, a fronte del proprio impegno di sottoscrizione, riceve una commitment fee da parte dell’emittente. Infine, il contratto prevede la risoluzione dello stesso se ricorrono determinati eventi come il caso in cui il prezzo delle azioni per un periodo consecutivo di 5 giorni di negoziazione risulti inferiore al 50 del prezzo registrato nel giorno in cui è stato sottoscritto il contratto di investimento.

LE CONDIZIONI DI PARTENZA DELLE SOCIETÀ PRESE IN ESAME DALL’ANALISI DI AMBROMOBILIARE

Tutte le società analizzate presentavano situazioni di squilibri finanziario. Una delle ipotesi avanzate dallo studio è che l’emissione di POC fosse uno dei pochi strumenti disponibili per reperire risorse liquide. Infatti, dallo studio dei bilanci operato da Ambromobiliare emerge che tutte le società emittenti (tranne Axélero) subiscono perdite e l’EBITDA risulta negativo in 8 casi su 12. Le cose non migliorano nemmeno dopo la prima emissione: tutte le società sono ancora in perdita e il risultato d’esercizio peggiora in 8 casi su 11.

I RISULTATI DELLO STUDIO: CHI CI GUADAGNA SONO LE SOCIETÀ CHE SOTTOSCRIVONO I POC

Il risultato dello studio rende evidente che tutti i titoli delle società emittenti subiscono un chiaro trend discendente nel lungo periodo, trend che inizia in prossimità delle richieste di conversione da parte della società di investimento. La conversione delle obbligazioni, quindi, ha un effetto negativo sull’andamento del titolo: i prezzi delle azioni di tutte le società presentano una importante riduzione del valore rispetto alla data di emissione del prestito, e 8 società su 9 presentano una riduzione del valore delle azioni di oltre il 30%. Chi guadagna davvero sono le società d’investimento (quindi nel caso analizzato da Report il fondo Negma) che sottoscrivono il POC e che ottengono un rendimento potenziale pari o superiore al 15%. Gli azionisti, invece, si trovano tra le mani un titolo che perde da un minimo del 35 fino anche all’ 80% del suo valore.

COME IL FONDO NEGMA HA GUADAGNATO SU VISIBILIA

Report, nell’ultima puntata, ha raccontato che il fondo Negma, dopo aver convertito le obbligazioni di Visibilia in azioni se ne è liberata vendendole. Risultato? Il titolo dell’azienda è sprofondato e ha perso il 98% del valore passando da 3,68 euro a 20 centesimi. L’azionista di minoranza di Visibilia, Giuseppe Zeno, ha presentato un esposto in Procura, secondo il quale i profitti ottenuti da Negma con le operazioni di conversione sarebbero stati la conseguenza di una manipolazione criminale del mercato azionario. Come dimostra lo studio realizzato da Ambromobiliare Negma è riuscita a convertire le azioni quando il titolo era molto basso e le vendeva poco dopo, quando il valore dell’azione di Visibilia risaliva. Il Fondo di Dubai è riuscito a guadagnare quasi 600.000 euro sul prestito di tre milioni. La domanda che si è posta la trasmissione di Rai 3 condotta da Sigrido Ranucci è chi possa trovare profittevole l’acquisto di azioni di una società all’attenzione della Procura della Repubblica e che perde ogni anno da sempre. Nel novembre scorso il Tribunale di Milano ne aveva chiesto il fallimento.

LE IPOTESI DI REPORT SUI LEGAMI TRA VISIBILIA E IL FONDO NEGMA

L’ipotesi sottaciuta dalla trasmissione è che vi sia un legame tra il Fondo Negma e Visibilia, come riportato anche dal Fatto quotidiano dello scorso 24 novembre. Tale ipotesi è stata immediatamente allontanata dall’ex amministratore delegato di Visibilia e compagno di Daniela Santanché, Dimitri Kurz. L’unico legame tra le due società è costituito dal presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale il 15 febbraio 2021 ha partecipato telefonicamente a una riunione del collegio sindacale di Visibilia, in qualità di avvocato della società. Nello stesso periodo La Russa svolgeva attività legale anche per il Fondo Negma. Infatti, per conto della società di Dubai, l’attuale presidente del Senato, ha inviato al quotidiano online Milano Today una diffida con in calce la sua firma.

LO STUDIO DI AMBROMOBILIARE

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