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Francia

Next Generation Fund, ecco le nuove tasse allo studio dell’Europa. Fonte: Reuters

La Commissione Ue chiede ai governi dell’Unione europea di introdurre nuove tasse dedicate al bilancio Ue per poter ripagare il pacchetto da 750 miliardi di euro proposto per finanziare la ripresa economica dopo la pandemia da coronavirus, scrive Reuters. Tutti i dettagli

Next Generation Fund Ue?

Bagnai (Lega): tasse certe, benefici incerti.

Conte e Di Maio: ora giù le tasse grazie al pacchetto.

Si possono condensare in queste due reazioni antitetiche una delle sfide del pacchetto europeo anti crisi proposto ieri dalla Commissione europea e che sarà discusso e votato a giugno dal Consiglio europeo.

Lo spauracchio di nuove imposte in vista per finanziarie il Next Generation Fund Ue non è stato adombrato solo dall’economista della Lega, Alberto Bagnai.

L’agenzia di stampa Reuters ha scritto: “La Commissione Ue chiede ai governi dell’Unione europea di introdurre nuove tasse dedicate al bilancio Ue per poter ripagare il prestito da 750 miliardi di euro proposto per finanziare la ripresa economica dopo la pandemia da coronavirus. Se tali tasse fossero introdotte entro il 2024, i governi potrebbero iniziare a pagare meno contributi nazionali al bilancio 2021-2027”.

Ecco in breve una scheda della Reuters sul tema con le “possibili nuove entrate che la Ue potrebbe ottenere”.

IMPOSTA SU IMPRESE CHE BENEFICIANO DEL MERCATO UNICO

Le imprese che traggono enormi benefici dal mercato unico europeo e che sopravviveranno alla crisi grazie al sostegno diretto e indiretto della Ue e degli Stati membri potrebbero essere tassate. Entrate stimate in 10 miliardi di euro all’anno.

IMPOSTA DIGITALE

La Ue sta lavorando all’interno dell’OCSE per una tassa globale sui giganti della tecnologia che vendono servizi su Internet. L’idea è che una tassa digitale applicata alle aziende con un fatturato superiore a 750 milioni di euro potrebbe generare fino a 1,3 miliardi all’anno per il bilancio Ue.

ENTRATE EXTRA DA SISTEMA SCAMBIO QUOTE EMISSIONE

I governi manterrebbero quello che ottengono dal sistema di scambio dei permessi di emissione di CO2, ma ogni entrata extra andrebbe al bilancio Ue – come lo scambio di permessi di emissione per il trasporto aereo o marittimo che non sono ancora inclusi nel sistema. Stima delle entrate: 10 miliardi di euro.

TASSA ALLE FRONTIERE SU EMISSIONI CARBONIO

La Ue vuole mettere una tassa sulle merci importate da paesi che non hanno i suoi stessi ambiziosi obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2 per proteggere le aziende europee che dovranno rispettare gli standard più elevati. Le entrate stimate vanno da 5 a 14 miliardi di euro all’anno.

TASSA SULLA PLASTICA

I paesi Ue potrebbero pagare una tassa sulla quantità di plastica non riciclata segnalata ogni anno a Eurostat. Entrate stimate: 7 miliardi di euro all’anno.

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