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Oro

Ecco perché l’affare Newmont-Newcrest rivoluzionerà il mercato dell’oro

Newmont, colosso statunitense dell'oro, acquisirà la rivale australiana Newcrest nel più grande accordo di sempre per il settore. I lingotti si scambiano a prezzi record, ma il futuro presenta diverse sfide per i produttori del metallo prezioso.

 

Newmont, la più grande società di estrazione dell’oro al mondo, ha raggiunto un accordo per acquisire l’azienda australiana Newcrest Mining e rafforzare la sua posizione dominante sul settore: una volta inglobata Newcrest, infatti, la sua capacità produttiva di oro sarà più che doppia rispetto a quella della rivale principale, Barrick Gold.

COSA CAMBIA PER NEWMONT

Newmont ha sede negli Stati Uniti e possiede miniere nelle Americhe, in Africa, in Australia e in Papua Nuova Guinea. L’acquisto di Newcrest la trasformerà nella maggiore società statunitense di oro e rame per capitalizzazione di mercato, prima di Freeport McMoRan.

L’operazione ha un valore di 19,2 miliardi di dollari (28,8 miliardi di dollari australiani) ed è stata approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione di Newcrest, ma deve ancora ricevere il via libera dalle autorità di regolazione. Si tratta del più grande accordo di sempre nel settore dell’oro, anche più dell’acquisizione di Goldcorp – sempre da parte di Newmont, peraltro – nel 2019.

COSA CAMBIA PER IL MERCATO DELL’ORO

Bloomberg, che aveva anticipato l’operazione, scrive che l’accordo Newmont-Newcrest aumenta l’esposizione all’oro in un momento in cui il metallo prezioso viene scambiato a prezzi record. Per buona parte del mese di maggio, finora, un lingotto d’oro si è scambiato sopra i 2000 dollari.

newmont

Le prospettive, tuttavia, non sono troppo rosee per le compagnie aurifere: l’aumento dei costi di produzione e la maggiore complessità estrattiva dei depositi rimasti lasciano immaginare una stagnazione dell’output di oro. Per aumentare i volumi di offerta e migliorare l’efficienza operativa, le aziende del settore stanno allora puntando ad accrescere la loro taglia attraverso fusioni e acquisizioni.

L’operazione tra Newmont e Newcrest dovrebbe inoltre potenziare le forniture di rame, un metallo essenziale per la transizione ecologica la cui domanda – stando alle previsioni – dovrebbe superare l’offerta. L’estrazione del rame produce spesso anche delle quantità di oro.

I PIANI DI NEWMONT SULLE MINIERE

Nei piani di Newmont c’è l’aumento dei flussi di cassa a 2 miliardi di dollari nei due anni successivi alla chiusura della transazione, da raggiungere attraverso l’ottimizzazione del suo portafoglio di asset. È probabile allora che la società cercherà di vendere le miniere di Telfer e di Havieron (entrambe di Newcrest) nell’Australia occidentale: la prima è attiva già da parecchio tempo e la seconda è troppo piccola per poter dare un contributo rilevante al raggiungimento degli obiettivi del colosso statunitense.

L’accordo tra le due società dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2023.

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