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Nb Aurora Farmo

NB Aurora si abbufferà senza glutine con Farmo

Storia di due società che hanno deciso di guardare insieme al futuro Il mercato gluten-free fa gola a NB Aurora Sicaf-Raif. La società quotata in Italia sul mercato MIV – Segmento Professionale organizzato e gestito da Borsa Italiana con l’obiettivo di acquisire partecipazioni in PMI italiane di eccellenza non quotate – ha rilevato attraverso il…

Il mercato gluten-free fa gola a NB Aurora Sicaf-Raif. La società quotata in Italia sul mercato MIV – Segmento Professionale organizzato e gestito da Borsa Italiana con l’obiettivo di acquisire partecipazioni in PMI italiane di eccellenza non quotate – ha rilevato attraverso il veicolo interamente controllato NB Aurora Holdings una quota di minoranza nel capitale sociale di Farmo Holding, socio unico di Farmo S.p.A.

Il contratto siglato in data 30 luglio 2021 riguarda il 47% del capitale della società attiva nel settore del gluten-free in Italia. La maggioranza (53%) resta nelle mani della famiglia fondatrice.

CHI È NB AURORA E DI COSA SI OCCUPA

NB Aurora è una società di investimento a lungo termine lussemburghese quotata in Italia sul MIV – Mercato degli Investment Vehicles – mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana dedicato alla quotazione di veicoli che investono in economia reale, principalmente Fondi d’Investimento Alternativi (FIA) di tipo chiuso.

L’obiettivo principale di NB Aurora è quello di ottenere dall’investimento un apprezzamento del capitale a lungo termine: le risorse finanziarie, infatti, vengono convogliate a supporto della crescita ed internazionalizzazione delle imprese, contribuendo così a sostenere l’economia reale del Paese.

Si interessa soprattutto a PMI italiane di eccellenza, leader in nicchie di mercato ad alto potenziale di crescita, con fatturato compreso tra 30 e 300 milioni di euro e con una forte propensione all’export.

Il primo veicolo di permanent capital quotato in Italia sul MIV è promosso da Neuberger Berman, uno dei principali attori globali nel mondo del private equity. La società di investimento privata, indipendente e controllata dai propri dipendenti, vanta circa 433 miliardi di dollari in gestione al 30 giugno 2021.

NB AURORA E LE SUE SCELTE D’INVESTIMENTO

Grazie alla quotazione sul MIV, NB Aurora ha raccolto 150 milioni di euro, utilizzati in parte per rilevare il 44,55% delle quote di Fondo Italiano di Investimento (17 partecipazioni iniziali quali attualmente mantiene ancora l’investimento in Ligabue, DBA Group, Sira Industrie, Amut Group e Zeis Excelsa) e poi per acquisire altre partecipazioni dirette di minoranza.

Attualmente, NB Aurora detiene 9 investimenti in PMI, di cui 4 in maniera diretta e 5 attraverso la partecipazione di FII.

Il fondo ha investito in: Club del Sole (leader nel settore camping-village in Italia), Dierre Group (leader in Italia nella produzione di componenti tech per l’automazione industriale), PHSE (leader italiano nel trasporto a temperatura controllata di farmaci e campioni biologici), BluVet (rete di cliniche veterinarie), Rino Mastrotto Group (leader mondiale nella produzione e commercializzazione delle pelli per i settori fashion, automotive e dell’arredamento), Engineering (leader in Italia nella trasformazione digitale di aziende, organizzazioni pubbliche e private), Veneta Cucine (leader nella progettazione, produzione e realizzazione di mobili per cucina, living e complementi d’arredo) e Comet (leader in Italia nello sviluppo e produzione di mescole in gomma naturale e sintetica).

Farmo è il decimo investimento di NB Aurora dalla sua quotazione (4 maggio 2018) e il quarto dopo il completamento dell’aumento di capitale chiuso a novembre 2020.

MB Aurora ha chiuso il 2020 con un profitto di circa 1,4 milioni di euro e con un NAV (capitale raccolto) di 253,4 milioni di euro.

A guidare la società Francesco Moglia, Patrizia Polliotto, Fereshteh Pouchantchi, Alessandro Spada e Galeazzo Pecori Giraldi.

FARMO ECCELLENZA ITALIANA DEL GLUTEN FREE: TUTTI I NUMERI

Farmo nasce nel 2000 per intuizione dell’attuale presidente Remo Giai che decide di dare all’impresa di famiglia, già attiva dal 1922 nella produzione alimentare, la svolta che l’ha resa oggi leader nel settore del senza glutine.

Da allora, Farmo è cresciuta non solo sul mercato interno ma anche su quello internazionale, puntando soprattutto sulla Ricerca e Sviluppo per produrre alimenti con elevate caratteristiche nutrizionali e organolettiche, specificatamente mirate al mondo del Gluten Free.

Negli anni è diventata leader nello sviluppo e produzione di alimenti “better for you”, gluten free, plant based, high protein e keto friendly, affacciandosi al mercato internazionale nel 2010. Oggi è la prima azienda esportatrice negli Stati Uniti e in Canada con oltre il 65% delle vendite (30% in Europa).

Circa 50 i dipendenti dell’azienda che ha deciso di produrre esclusivamente in Italia. Con il suo sito produttivo di Casorezzo, in provincia di Milano, Farmo copre tutta la value chain (ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione degli alimenti).

Nonostante la pandemia il business di Farmo è notevolmente migliorato nel 2020: realizzati ricavi per circa 20 milioni di euro, in aumento del 35% rispetto all’anno precedente. L’esercizio si è chiuso con un utile di 756 mila euro, più che raddoppiato rispetto ai 352 mila euro del 2019.

Il 100% del capitale sociale di Farmo è in mano a Farmo Holdings S.r.l.

LA PARTNERSHIP FARMO – NB AURORA A COSA MIRA?

Quali motivazioni hanno spinto due aziende così diverse ad incontrarsi? Farmo ha deciso di unirsi a Nb Aurora per espandersi ulteriormente nei paesi europei e in Nord America e per dare maggiore impulso all’attività di R&D, dove al momento investe circa il 5% del fatturato annuo.

Questa partnership “è l’incontro tra le prospettive globali di un grande investitore e lo spirito imprenditoriale di due generazioni della famiglia Giai, orientate a creare un futuro di innovazione e stile di vita sano”, ha dichiarato il presidente di Farmo Remo Giai.

NB Aurora, invece, ha deciso di affiancare Farmo nel suo percorso di ulteriore crescita “perché crediamo fortemente che abbia ancora molto potenziale da esprimere”, spiegano Lorenzo Baraldi e Stefano Tatarella, rispettivamente managing director e senior vice president.

 

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