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Nadef e 22 ddl collegati: Libro dei Sogni o Lista dei Miraggi?

Se i Dpef di una volta erano di solito una sorta di Libro dei Sogni, la Nadef è una Lista dei Miraggi con balzi del Pil previsti fino al 15 per cento... Ecco numeri, previsioni e vaneggiamenti del governo. Il corsivo di Michele Arnese

Questa Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza somiglia da vicino ai vecchi Dpef, Documento programmatico di economia e finanza: se il Dpef era considerato da ogni governo una sorta di “Libro dei Sogni”, questa Nadef sembra una “Lista dei Miraggi”.

Innanzitutto i numeri “macro”. Secondo il quadro tendenziale, quest’anno il Pil dovrebbe ridursi del 9% per aumentare nel 2021 del 5,1%. Per memoria, il quadro tendenziale mostra l’andamento spontaneo di un indicatore (in questo caso, la crescita) a legislazione vigente.

E ora veniamo al quadro programmatico. Anche in questo caso, la caduta del pil è del 9%. Ma l’anno prossimo è attesa un aumento della rapidità di produzione della ricchezza nazionale del 6%.

Al di là di un balzo della crescita di 15 punti (manco a Singapore), le tabelle della Nadef mostrano che l’attività legislativa del governo influenzerà la crescita dello 0,9%.

Ma c’è di più. Questo incremento del Pil determinato dalle scelte programmatiche dell’esecutivo sarà per oltre la metà garantito dai sussidi previsti dal Recovery and Resilience Facility, il cosiddetto Recovery Plan.

Il programma europeo, infatti, garantirà il prossimo anno 10 miliardi a fondo perduto, appunto, lo 0,5% del Pil. Mentre i prestiti ammonteranno a 11 miliardi. Insomma, la capacità del governo nello stimolo del Pil è prossimo allo zero.

Poi, casualmente, la gran parte dei sussidi a fondo perduto arriveranno nel 2023, quando terminerà la legislatura. Con l’opportunità per i partiti di governo di concentrare la campagna elettorale proprio su questi 26 miliardi di “donazioni” europee.

Scorrendo la Nadef, però, si scoprono anche altre particolarità. Per esempio, il documento rivela che il governo affiancherà alla Legge di Bilancio (la Finanziaria per chi ha i capelli grigi) ben 22 disegni di legge collegati. Si scoprono a pag. 20. E si va dal riordino del settore dell’alta formazione artistica alla legge quadro per l’artigianato; oltre – ovviamente – alla legge delega di riforma fiscale, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla giustizia tributaria, ai giochi.

Poi, per mettere zizzania fra Salvini e Zaia, previsto anche un disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata.

Si è ben oltre – forse – il Vaste Programme

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