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Mps

La coppia Lagarde-Lovaglio risolleva Mps?

Che cosa emerge dalla relazione semestrale di Mps, il gruppo bancario guidato dall'amministratore delegato, Luigi Lovaglio.

Anche il Monte dei Paschi di Siena (Mps) beneficia dell’effetto Lagarde e mette a segno un buon primo semestre. Superando le attese degli analisti, il gruppo guidato dall’ad, Luigi Lovaglio (nella foto), archivia il periodo con utile a 619 milioni che consente di prevedere un utile ante imposte per il 2023 oltre il miliardo. Intanto il titolo ringrazia e continua a navigare in territorio positivo dopo che stamani non veniva scambiato perché non riusciva a fare prezzo.

UTILE A 619 MLN DA 53 MLN DI UN ANNO PRIMA, IN CRESCITA MARGINE D’INTERESSE, RICAVI E RACCOLTA

Come si diceva, Siena nel primo semestre dell’anno consegue un utile di 619 milioni, in aumento di oltre 11 volte rispetto ai 53 milioni del periodo gennaio-giugno 2022. Nel secondo trimestre 2023 l’utile sale a 383 milioni (+62,6% sul trimestre), ben oltre i 217 milioni previsti dagli esperti. Si tratta, si legge nella nota che accompagna i conti, del “terzo trimestre consecutivo di crescita dell’utile netto”. Numeri che aiutano a rafforzare il patrimonio di Mps: il Cet 1 ratio fully loaded arriva al 15,9%, +90 punti base, che dota la banca – “di una solidità patrimoniale ai vertici del sistema”.

Andando a leggere i conti si scopre che il margine di interesse arriva a 1,08 miliardi (+64,4% su anno), i ricavi a 1,85 miliardi di euro (+19,2% su anno) anche se le commissioni scendono del 9,1% a 670 milioni e i proventi della gestione finanziaria del 29,1% a 100,3 milioni.

Per quanto riguarda il risultato operativo lordo. si nota un’accelerazione a 937 milioni (+95,9% su anno), anche grazie ai 523 milioni del secondo trimestre (+26,3% sul primo). In flessione del 14,9% i costi soprattutto grazie alle uscite volontarie dello scorso dicembre che portano il cost/income dei primi sei mesi del 2023 al 49%, in miglioramento rispetto ai primi tre mesi e in forte riduzione rispetto al 69% di giugno 2022. Scendono pure le rettifiche su crediti (-8,9%) a 204,9 milioni.

Avanzano poi sia la raccolta diretta (+2,6%) a 84,12 miliardi sia quella indiretta (+2,5%) a 94,7 miliardi; in calo il risparmio gestito (-1,5%) a 56,9 miliardi, in aumento il risparmio amministrato (+9,1%) a 37,8 miliardi.

PER IL 2023 PREVISTO UTILE ANTE IMPOSTE OLTRE 1 MLD

La semestrale presentata spinge Rocca Salimbeni a prevedere di chiudere l’anno in corso con utile prima delle imposte oltre quota 1 miliardo. Il risultato, spiegano dal gruppo, è superiore all’obiettivo al 2026 di 909 milioni previsto dal piano industriale 2022-2026. Allo stesso tempo per il 2023 si attendono un margine di interesse superiore ai 2,1 miliardi e commissioni superiori a 1,3 miliardi, costi sotto 1,85 miliardi e Cet 1 fully loaded di circa il 16,5%.

CEDUTO PACCHETTO DI NPL DA 230 MLN

Ottime notizie per Siena anche dalla qualità del credito. La banca ha infatti ceduto un pacchetto di npl del valore lordo di 230 milioni portando l’incidenza dei crediti deteriorati lordi dal 4,2% al 4% e di quelli netti dal 2,2% al 2,1%.

Il livello di copertura complessiva pro forma dei crediti deteriorati aumenta di 170 punti base a quota 49,8%.

LOVAGLIO: ACCELERIAMO NEL RAGGIUNGIMENTO TARGET, POSSIAMO REGGERE RISCHI LEGALI

Un soddisfatto Luigi Lovaglio, durante la conference call con gli analisti, ha spiegato che Mps è “ben oltre il punto di svolta della nostra strategia per essere banca commerciale più chiara e semplice. Siamo su una corsia preferenziale e abbiamo ottenuto risultati molto buoni, grazie a oltre 600 milioni di utili nel semestre siamo sulla strada per superare un miliardo entro la fine dell’anno”.

Secondo quanto riferisce l’Ansa, Lovaglio ha sottolineato il fatto che il Cet 1 “ha raggiunto un livello record che dimostra la capacità della banca di generare capitale organico e di essere ben attrezzata per affrontare anche uno scenario molto avverso, come dimostrato anche nel recente stress test. Siamo alla velocità giusta e possiamo accelerare sul raggiungimento dei nostri obiettivi” ha poi aggiunto prima di passare a un tema molto rilevante per Siena, ovvero la “bomba” legale, stabile a 4,1 miliardi. “Continuiamo ad osservare una evoluzione positiva viste le varie sentenze favorevoli di vari giudici l’ultima proprio a luglio – ha puntualizzato l’ad -. Il nostro bilancio è ben attrezzato per affrontare qualsiasi scenario potenziale”.

L’Ansa riporta poi che durante la call Lovaglio ha annunciato la “possibilità di anticipare la distribuzione del dividendo a valere sull’utile 2024” mentre in merito alla possibile interruzione dei rapporti con Axa “al momento attuale non consideriamo questo scenario ma data la forte posizione patrimoniale riteniamo che anche questa opzione possa essere facilmente assorbita dalla nostra banca”.

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