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Mps, ecco come e perché il Monte svetta in Borsa

I dati della semestrale di Mps, i riflessi in Borsa e le parole di Lovaglio. Fatti, numeri e commenti

 

Strappa a Piazza Affari Mps, dopo aver chiuso il primo semestre del 2024 con utile netto pari a 1.159 milioni di euro, in crescita dell’87,3% rispetto allo stesso periodo del 2023 (di cui 827 milioni nel secondo trimestre che includono un positivo effetto netto delle imposte per 457 milioni) e sopra le attese.

La banca senese ha incrementato il suo outlook sull’utile ante imposte a 1,42 miliardi al 2026 dai 909 milioni che aveva indicato nel piano al 2026 di due anni fa. Inoltre, il CET1 ratio fully loaded è stato confermato ai vertici del sistema bancario: 18,1%, includendo l’utile del primo semestre al netto dei dividendi, con payout ratio aumentato dal 50% della precedente guidance al 75%.

Il CdA ha approvato il Piano Industriale 2024-2028. Il CET1 Ratio è atteso rimanere al di sopra del 18% in arco Piano, assumendo illustrativamente un livello di distribuzione di dividendi in linea con quanto previsto per il 2024, risultando in una dotazione di excess capital superiore ai 2 miliardi di euro nel periodo 2025-2028, sulla base del target CET1 Ratio del 14%. “Ciò offre alla Banca la possibilità di perseguire varie alternative strategiche finalizzate alla creazione di valore”, viene sottolineato.

Amplia il margine di guadagno l’istituto di Rocca Salimbeni, rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 4,75 euro, con un aumento del 9,50%. Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 4,813 e successiva a quota 4,937. Supporto a 4,689.

Ecco tutti i dettagli.

COME SI CHIUDE IL PRIMO SEMESTRE DI MSP

Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi complessivi per 2.031 mln di euro, in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse è risultato pari a 1.172 mln di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+8,3%, pari a 89,4 mln di euro). Le commissioni nette, pari a 736 mln di euro, evidenziano una crescita del 9,8%).

L’UTILE DEL MONTE

L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 1.159 mln di euro al 30 giugno 2024 (+87,3% a/a), quasi raddoppiato rispetto all’utile di 619 mln di euro conseguito nel primo semestre del 2023, di cui 827 milioni di euro nel secondo trimestre che includono un positivo effetto netto delle imposte per 457 milioni di euro.

NUMERI E INDICI DI MPS

CET1 ratio fully loaded confermato ai vertici del sistema bancario: 18,1%, includendo l’utile del primo semestre al netto dei dividendi, con payout ratio aumentato dal 50% della precedente guidance al 75%. Costi operativi a 925 milioni di euro, +1,2% a/a, con la continua ottimizzazione dei costi non HR (-6,7% a/a) che in gran parte compensa l’impatto dei costi HR (+5,9%) per il nuovo contratto nazionale. Cost/income del semestre al 46% (49% al 30 giugno 2023). Stock dei crediti deteriorati lordi a 3,7 miliardi di euro, con NPE ratio lordo al 4,6% e NPE ratio netto al 2,4%; copertura complessiva dei crediti deteriorati al 49,8% (+70 punti base da dicembre 2023).

CHE COSA HA APPROVATO IL CDA DI MPS

Il CdA ha approvato il Piano Industriale 2024-2028 con un aggiornamento dei target finanziari, a seguito del superamento dei principali obiettivi del precedente Piano 2022-2026, e delle linee guida strategiche per rafforzare il posizionamento di “Clear and Simple Commercial Bank” attraverso una trasformazione digital-driven e una crescente specializzazione del modello di servizio per famiglie e imprese.

L’ARTICOLAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE

Il Piano si articola attorno a cinque pilastri cardine: 1. Evoluzione della proposta di prodotti e servizi “fee-based”; 2. Nuovi modelli di servizio per attività ad alto valore aggiunto; 3. Potenziamento dell’offerta dei prodotti di finanziamento per le famiglie e sviluppo di nuove verticali per le piccole e medie imprese; 4. Rinnovamento e ottimizzazione della piattaforma; 5. Approccio “zero-based” alla gestione del rischio.

CAPITOLO IT

Prevosto un piano completo di sviluppo IT, supportato da investimenti di 500 milioni di euro nel periodo 2024-2028 (di cui 420 milioni di euro di Change Capex e 80 milioni di euro Run Capex). Il Piano prevede inoltre l’assunzione di circa 800 risorse con distinte competenze in ambiti ad alta priorità quali IT e Advanced Analytics/GenAI.

Dall’implementazione delle iniziative di Piano, è attesa una evoluzione del Pre-tax Profit da 1.300 milioni di euro nel 2024, a 1.420 milioni di euro nel 2026 e 1.657 milioni di euro al 2028.

I RICAVI COMMERCIALI PREVISTI

Ricavi commerciali (margine di interesse relativo ad attività commerciali e commissioni nette) attesi in leggera contrazione tra 2024 e 2026, pari a circa -14 milioni di euro, mentre in espansione tra 2024 e 2028, pari a circa 260 milioni di euro. Cost/income ratio pressoché stabile in arco piano, dal 49% nel 2024 al 51% nel 2026 e al 50% nel 2028, per effetto delle iniziative di risparmio costi di Piano a mitigazione dell’incremento della base costi risultante da inflazione, rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro e costi di trasformazione. Costo del rischio in significativa e costante contrazione da 54 punti base nel 2024E, a 44 punti base al 2026 e 34 punti base al 2028.

STIME E PREVISIONI DEL PIANO INDUSTRIALE

Il CET1 Ratio è atteso rimanere al di sopra del 18% in arco Piano, assumendo illustrativamente un livello di distribuzione di dividendi in linea con quanto previsto per il 2024E, risultando in una dotazione di excess capital superiore ai 2 miliardi di euro nel periodo 2025-2028E, sulla base del target CET1 Ratio del 14%. “Ciò offre alla Banca la possibilità di perseguire varie alternative strategiche finalizzate alla creazione di valore”, viene sottolineato.

CHE COSA HA DETTO LOVAGLIO

Al momento siamo focalizzati sui dividendi. Abbiamo davanti a noi diverse opportunità e cercheremo di coglierle nel migliore interesse dei nostri azionisti”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio (nella foto), rispondendo a una domanda degli analisti su eventuali buyback.

“Siamo una banca normale, quindi se abbiamo un eccesso di capitale e non troviamo opportunità da sfruttare dobbiamo ottimizzare questo eccesso di capitale. Ma vogliamo usarlo per investire nella crescita e sfruttare le opportunità che si presenteranno”, ha aggiunto, pressato sulla questione in conference call dopo la pubblicazione della semestrale e l’approvazione del nuovo piano.

“Siccome abbiamo capitale significativo, teniamo gli occhi aperti per capire se ci sono opportunità, per aumentare le commissioni o migliorare in campo assicurativo – ha proseguito l’AD – Ma abbiamo messo nel piano quello che dipende da noi, che è un po’ anche la nostra filosofia ora”.

MPS prevede di cedere 2 miliardi di euro di crediti deteriorati nel corso del nuovo piano industriale, trovandosi al 2028 con 3,2 miliardi di crediti deteriorati lordi, a fronte dei 3,7 miliardi in portafoglio alla fine dello scorso giugno. “Per centrare gli obiettivi sugli NPL la banca userà cessioni selettive come opzione alternativa”, ha detto Lovaglio.

Per quanto riguarda il perimetro dei dipendenti e possibili nuove uscite, l’AD ha detto che “non pianifichiamo particolari azioni su questo fronte, ma turnover naturale e assunzioni in ruoli chiave come nella tecnologia. Crediamo che con questo in mente possiamo essere efficaci e avere una graduale ottimizzazione della nostra organizzazione. Avremo persone che saranno in qualche modo riqualificate e utilizzate in diverse attività, quindi ci muoviamo da costi a ricavi”.

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