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Mps, ecco gli esposti anti Caltagirone e pro Mediobanca

Giuseppe Bivona di Bluebell Partners ha presentato quattro esposti - alla Commissione Ue, alla Consob, alla Bce e all'Agcm - chiedendo di bloccare l'operazione di Mps su Mediobanca.Tutti i dettagli

Svelato l’autore degli esposti contro Mps e Caltagirone su Mediobanca. Ecco tutti i dettagli.

BIVONA ANTI MPS E CALTAGIRONE

Giuseppe Bivona (fondo Bluebell Partners) ha presentato quattro esposti indirizzati rispettivamente alla Commissione Europea (DG Comp), alla CONSOB, alla Banca Centrale Europea (BCE) ed all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), chiedendo di bloccare la scalata ostile di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) su Mediobanca.

L’ESPOSTO ALLA COMMISSIONE DI BRUXELLES

Alla Commissione Europea (DG Comp), Bivona ha richiesto l’apertura di un procedimento di indagine finalizzato a ottenere la restituzione di 7,5 miliardi di euro di aiuti di Stato ricevuti da MPS nel periodo 2017-2022, usati surrettiziamente per ripianare 7,5 miliardi di omesse svalutazioni sui crediti nel Bilancio 2015. Per le omesse svalutazioni, il 6 giugno scorso il Tribunale di Milano ha disposto il processo per gli ex presidenti di MPS Alessandro Profumo, Massimo Tononi e l’ex AD Fabrizio Viola, chiamati a rispondere di falso in bilancio e manipolazione informativa. È inoltre in corso un secondo procedimento, in fase di indagine, che vede gli ex amministratori di MPS indagati per truffa ai danni dello Stato, proprio in relazione agli aiuti di Stato percepiti da MPS nel 2017.

COSA CHIEDE BIVONA ALLA CONSOB

Alla CONSOB, l’esponente del fondo Bluebell ha chiesto di accertare l’esistenza di un concerto tra Delfin e il Gruppo Caltagirone, sottolineando che «risulta di palmare evidenza che Delfin e Caltagirone avrebbero posto in essere condotte congiunte, caratterizzate da azioni sinergiche e temporalmente coordinate» volte a ottenere il controllo di Assicurazioni Generali, da ultimo attraverso la scalata di MPS su Mediobanca. Bivona ha chiesto il sequestro delle azioni Mediobanca detenute da Delfin e Caltagirone, per impedire la consumazione del patto occulto, ove accertato, con l’apporto delle azioni in OPS.

L’ESPOSTO DI BLUEBELL ALLA BCE

Alla Banca Centrale Europea (BCE), Bivona ha chiesto di negare a MPS l’autorizzazione ad acquisire il controllo di Mediobanca, posto che Delfin e Caltagirone avrebbero superato congiuntamente la soglia del 10% in MPS senza la necessaria autorizzazione preventiva. Viene inoltre segnalato il rischio sistemico derivante da una possibile “recovery decision” della Commissione Europea, ove fosse effettivamente ingiunto a MPS di restituire gli aiuti di Stato.

LA RICHIESTA DI BIVONA ALL’ANTITRUST

All’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), Bivona ha chiesto di non concedere l’autorizzazione richiesta da MPS per acquisire Mediobanca, contestando l’effetto anticoncorrenziale derivante da un possibile accordo tra Delfin e Caltagirone e la palese distorsione del mercato derivante dall’utilizzo di aiuti di Stato per acquisire un concorrente.

IL COMMENTO DI BIVONA

«L’operazione MPS-Mediobanca rappresenta un importante banco di prova per la credibilità di tutte le autorità coinvolte nel processo autorizzativo. Che credibilità può vantare la Commissione Europea nei negoziati internazionali, ad esempio con gli Stati Uniti sulle tariffe, se non riesce nemmeno a garantire la concorrenza nel proprio mercato interno, contrastando le distorsioni causate da imprese europee ai danni di altri operatori europei? Che credibilità può avere la DG Comp se, di fronte a un’evidenza a dir poco monumentale – inclusi i recenti interventi della magistratura – arrivasse a rifiutarsi persino di aprire un’indagine sugli aiuti di Stato ottenuti da MPS e, allo stesso tempo, concedesse l’autorizzazione affinché quegli stessi aiuti vengano utilizzati per acquisire una banca concorrente?».

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