Nel processo Mps a Milano i giudici della seconda Corte d’Appello hanno ribaltato la sentenza di primo grado e assolto tutti gli ex vertici della banca – compresi l’ex presidente Giuseppe Mussari e l’ex dg Antonio Vigni – imputati nel procedimento su presunte irregolarità in operazioni finanziarie che, dal dicembre 2008 al settembre 2012, sarebbero servite a occultare le perdite causate dall’acquisto di Antonveneta (costata circa 10 miliardi di euro nel 2008). (Redazione Start Magazine)
IL COMMENTO DI LANDO MARIA SILEONI:
Le sentenze dei giudici, per la quale nutro profondo rispetto, non si discutono. E questo è un punto fermo perché, nonostante alcuni problemi, senza la magistratura il nostro Paese sarebbe ridotto peggio di quanto non sia.
Nella storia d’Italia ci sono molti buchi neri e, quando ci sono scandali evidenti, sembra che siamo un Paese di fantasmi.
Non si trova mai un colpevole, gli avvocati sono sempre molto bravi e più bravi rispetto alla controparte. Insomma, si trova sempre o un’assoluzione in primo grado o in appello o una soluzione che in qualche modo mette pietre tombali sopra circostanza ed eventi che sono stati catastrofici.
Quello di MPS che ancora oggi è un problema nonostante ci lavorino bene oltre 22.000 lavoratori e famiglie, è un problema che sta incidendo pesantemente all’interno dello sviluppo stesso del settore bancario in Italia; è fallita recentemente la trattativa tra Unicredit e il ministero dell’Economia per la vendita del Monte dei Paschi.
Al momento non ci sono soluzioni di mercato. Questa situazione deve essere certamente risolta, perché la Banca centrale europea ha dato del tempo, ma non sarà infinito.
E’ chiaro che ci aspettavamo una sentenza che ci potesse dire perché e’ stato creato questo buco.
Ma sembra sempre che ci siano dei fantasmi dietro decisioni gravissime che hanno prodotto enormi problemi al Paese e buchi enormi pagati dai cittadini con aumenti di capitale rilevanti a carico delle finanze dello Stato.