Per Mps si apre il dossier dell’aggregazione. Entro la fine dell’anno il Tesoro (oggi azionista di maggioranza con quasi il 70%) dovrà comunicare alle autorità europee il piano di exit e i primi sondaggi esplorativi sul mercato sarebbero già partiti.
CHE COSA HA DETTO MORELLI SUL FUTURO DI MPS
Proprio ieri del resto, nel corso dell’assemblea di bilancio, l’amministratore delegato Marco Morelli ha spiegato che il cda ha già iniziato a valutare «prospettive di scenari su aggregazioni o diversificazioni dimensionali», anche se poi «spetta all’azionista di riferimento verificare se possano esserci».
I TEMPI PER MPS
Ovviamente l’individuazione di un partner non sarà un percorso breve e c’è comunque tempo fino al 2021 per completare il processo. La banca senese dovrà però trovarsi nella condizione di attirare potenziali investitori, italiani o esteri. Ecco perché nelle banche d’affari ha iniziato a circolare l’ipotesi di una nuova, ampia pulizia dell’attivo.
I NUMERI DI MPS
Un anno fa Siena ha chiuso la cartolarizzazione da 24 miliardi e da allora ha messo sul mercato diversi pacchetti di crediti deteriorati (npl e utp), portando a fine 2018 lo stock di sofferenze lorde a 8,58 miliardi e gli unlikely to pay a 8,06 miliardi, mentre il npl ratio lordo si è attestato al 17,3%.
I TARGET MPS PER LA BCE
Anche se i progressi sono stati significativi, la banca è ancora lontana dai target richiesti dalla Bce che punta a portare gli istituti vigilati sotto il 10%. Nell’ipotesi di lavoro che potrebbe presto arrivare al vaglio del board, la banca potrebbe deconsolidare in una volta sola un portafoglio dal valore nominale vicino a 10 miliardi.
IL NODO DEL PREZZO PER MPS
Il nodo resta ovviamente quello del prezzo che però potrebbe essere risolto coinvolgendo soggetti con un rendimento atteso meno aggressivo rispetto ai fondi speculativi.
IL RUOLO DELLA SGA DEL TESORO PER MPS
Una descrizione che si adatta perfettamente alla Sga, un soggetto ormai sempre più attivo sul mercato italiano del credito deteriorato. Per come è stata concepita dai banker che vi stanno lavorando la strategia da un lato consentirebbe a Mps di avere npl ratio in linea alle migliori banche italiane e dall’altro costituirebbe la premessa del processo di cessione.
IL WARNING DI MORELLI SU MPS
Nel frattempo ieri a Siena si è tenuta l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2018. Nel suo intervento Morelli ha lanciato un warning sul futuro di Mps, in un quadro macroeconomico che si presenta «molto peggiore» del 2018 e che, complici anche i vincoli del piano di ristrutturazione, rende più urgente «una riflessione ovvia sulla tenuta nel lungo termine del modello di business di una banca come il Monte».
CAPITOLO TASSI
Il banchiere ha ricordato la situazione dei tassi e il fatto che la capacità di funding per Mps nel contesto italiano è «più complicato e più elevato rispetto allo scorso anno».
(estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza; qui la versione integrale)