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Moncler deve temere il freddo (in Borsa)?

Nonostante risultati trimestrali superiori alle stime del mercato, il titolo Moncler ha subito forti vendite a Piazza Affari, posizionandosi in coda al Ftse Mib. Fatti, numeri e commenti

 

Il gruppo Moncler chiude il terzo trimestre del 2025 con risultati contrastanti: ricavi in lieve flessione, ma superiori alle stime del mercato e, in Borsa, l’andamento riflette sia le attese degli investitori sia i giudizi contrastanti degli analisti sul potenziale di crescita del titolo.

La società milanese, intanto, continua a puntare sulla solidità del marchio e sulla centralità dei propri valori, mentre l’Asia e in particolare la Cina restano i principali motori di crescita.

RICAVI IN CALO, MA MENO DEL PREVISTO

Nel terzo trimestre 2025, il gruppo Moncler, di cui fanno parte l’omonimo brand e Stone Island, ha registrato ricavi in diminuzione dell’1% a tassi di cambio costanti, penalizzato dalla debole domanda turistica in Europa e in Giappone, nonostante un aumento delle vendite nelle Americhe. L’azienda, con sede a Milano e conosciuta per i suoi piumini di lusso, nel periodo luglio-settembre, ha riportato ricavi pari a 616 milioni di euro, al di sopra della stima media degli analisti fornita dalla società, pari a 604 milioni di euro. Nel dettaglio, Moncler ha raggiunto i 514,2 milioni (-1% anno su anno) e Stone Island è rimasta stabile sui 101,4 milioni.

Nel commentare i risultati dei primi nove mesi, il presidente e amministratore delegato Remo Ruffini ha dichiarato: “Chiudiamo i primi nove mesi dell’anno restando concentrati sull’esecuzione della nostra strategia con disciplina, flessibilità e una direzione chiara, consapevoli delle sfide, ma anche aperti alle opportunità che ci attendono”.

CINA IN CRESCITA, EUROPA IN CALO

I ricavi del gruppo, riferisce Teleborsa, sono rimasti stabili in Asia, area che rappresenta circa la metà del totale, grazie alla buona performance della Cina, che ha continuato a sovraperformare rispetto al resto della regione, dove Giappone e Corea hanno registrato risultati deboli.

Durante la conference call con gli analisti, Luciano Santel, chief corporate and supply officer del gruppo Moncler, ha sottolineato che i brand del gruppo (Moncler e Stone Island) sono “forti” in Cina e che nella regione “ottobre è andato bene”, così come la golden week. Santel si è detto fiducioso che il business cinese stia migliorando e ha aggiunto: “Siamo prudentemente soddisfatti”, pur ricordando che “il terzo trimestre è iniziato solamente da una ventina di giorni” e che novembre e dicembre rappresentano mesi chiave “che si confrontano con mesi dell’anno scorso forti”.

BILANCIO DEI PRIMI NOVE MESI 2025

Nel periodo gennaio-settembre 2025, secondo quanto scrive Teleborsa, il gruppo ha consuntivato ricavi consolidati pari a 1.841,3 milioni di euro, stabili a cambi costanti (-1% a cambi correnti). Il marchio Moncler ha registrato ricavi per 1.553,2 milioni, stabili a cambi costanti (-1% a cambi correnti), mentre Stone Island ha riportato un fatturato di 288,1 milioni, in calo dell’1% a cambi costanti.

LA REAZIONE DELLA BORSA

Questa mattina, Teleborsa riferisce di forti vendite per il titolo Moncler, che si porta in coda al FTSE MIB. Le azioni della maison del piumino cedono il 3,9%, a fronte di un rialzo dello 0,41% del paniere principale. Il titolo mostra una flessione del 3,56%, con un rallentamento del trend rispetto all’indice FTSE MIB.

ANALISI DEGLI ESPERTI E ANDAMENTO GEOGRAFICO

Secondo gli analisti, “mentre il segmento chiave Moncler Retail è stato in linea con il consensus compilato dalla società (stabile), riteniamo che le aspettative del buy side siano state probabilmente superiori a questo dato, a seguito delle diverse crescite organiche registrate dai concorrenti del lusso nel terzo trimestre”.

A livello geografico, precisa Teleborsa, le Americhe hanno guidato la crescita con un aumento del 5% del tasso di cambio effettivo, grazie a un DTC in crescita double-digit, compensato da una performance più debole del canale Wholesale. L’Asia-Pacifico ha registrato un andamento stabile, con performance positive in Cina continentale e nel cluster cinese, ma cali in Corea e nel resto della regione. L’Europa ha invece segnato un calo del 4%, a causa dei deboli flussi turistici.

A livello di canale, il DTC di Moncler è rimasto stabile, mentre il Wholesale ha registrato un calo del 4%. Stone Island ha mostrato una crescita organica stabile, superando le aspettative.

GUIDANCE 2025-2026 E I GIUDIZI DEGLI ANALISTI

Durante la conference call, Santel ha aggiornato la guidance per il 2025 e fornito le prime indicazioni per il 2026. Barclays ha sottolineato che “per il 2025 è stata indicata una guidance migliorata per il Wholesale, ora prevista in calo mid-single-digit rispetto al calo mid-to-high-single-digit previsto in precedenza”, mentre per il 2026 “è stato indicato un contributo dei prezzi low-single-digit e un contributo dello spazio di low-to-mid-single-digit”.

Barclays ha aggiunto che “i commenti sull’andamento attuale hanno indicato che i trend di ottobre sono partiti bene in tutte le regioni e rimangono positivi; tuttavia, il resto del trimestre presenterà risultati comparativi difficili”.

A seguito della pubblicazione dei risultati, Barclays ha confermato il giudizio Equal Weight sul titolo con target price a 55,00 euro, che implica un potenziale upside del 2,2% rispetto al prezzo di chiusura del 27 ottobre (53,80 euro). Jefferies ha invece mantenuto il rating Hold con target price a 49,00 euro, corrispondente a un downside implicito del -9%.

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