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BCE

Ecco come i mercati hanno reagito alla lBce

Dopo la mossa della Bce, i mercati hanno reagito in maniera piuttosto volatile. I tassi sono saliti su quasi tutte le scadenze e l’euro si è rafforzato. Il commento di Roberto Rossignoli, Portfolio Manager Moneyfarm

 

Il meeting di oggi della Bce ha riservato poche sorprese lato tassi d’interesse.

Nessun movimento per ora e poca intenzione di alzare i tassi nell’immediato futuro.

Secondo il punto di vista della Lagarde, per ora non ci sono i presupposti per vedere l’inflazione stabilmente al 2% né un mercato del lavoro abbastanza solido da giustificare un rialzo dei tassi d’interesse.

Anche se ovviamente ha confermato che l’inflazione sia al centro delle preoccupazioni del direttorio. E questo è stato, forse, percepito come più Hawkish rispetto a dicembre.

Ma era sul programma di acquisto titoli che gli operatori erano più focalizzati. Infatti, con l’avvicinarsi di marzo, come da accordi, il PEPP verrà dismesso, ma fino ad oggi avevamo pochi indizi su cosa l’avrebbe sostituito.

Ora sappiamo che il programma di acquisto titoli “tradizionale” (non contingentato alla pandemia) verrà incrementato di 40 miliardi nel secondo, 30 nel terzo e 20 nel quarto trimestre, compensando parzialmente l’eliminazione del piano pandemico.

I mercati hanno reagito in maniera piuttosto volatile. I tassi sono saliti su quasi tutte le scadenze e l’euro si è rafforzato.

C’è la convinzione tra gli operatori che la BCE non potrà in realtà aspettare un anno a muoversi e dovrà quindi farlo in anticipo. Anche alla luce di quanto fatto dalla Bank of England oggi.

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